mercoledì 29 febbraio 2012

Nello stivale aumentano gli impianti fotovoltaici


Secondo alcuni dei dati contenuti nel rapporto sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili nel Mezzogiorno, presentato a Bari, nel 2020 l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili nel sud potrebbe raggiungere i 38,4/Tw ora. Un valore che è quattro volte superiore ai 10/Tw ora del 2010. In testa alla classifica spicca la Puglia, seguita da Sicilia, Sardegna e Campania. Più di 76.000 impianti fotovoltaici entrati in servizio al 10 febbraio 2012 in tutto il Sud Italia (con una potenza superiore a 54.000 Mw) oltre 23.000 sono in Puglia (circa 15.000 in più rispetto al 2010, con una potenza di quasi 2.200 Mw). Seguono Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Molise. Nel rapporto si evidenzia che lo sviluppo delle energie rinnovabili ha reso necessaria la realizzazione di servizi di rete come i sistemi di accumulo per gestire in modo sicuro e efficiente la trasmissione dell'energia.
L'energia prodotta nei momenti di massima produzione ma di consumi bassi Terna ha previsto la realizzazione di 130 Mw di batterie da installare nelle province di Foggia, Avellino, Salerno e Benevento con un investimento di circa 29 milioni di euro che sarà in grado di far risparmiare al sistema circa 60 mdl. Il Poi Energia coinvolge Campania, Calabria, Puglia e Sicilie ed è diretto ad aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili e migliorare l'efficienza energetica ed il risparmio energetico, promuovendo opportunità di sviluppo locale e valorizzando i collegamenti tra produzione di energie rinnovabili, efficientamento e tessuto sociale ed economico.


-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Nuovo parco eolico ad Alcamo


Oggi il nuovo parco eolico di Alcamo in provincia di Trapani è stato inaugurato da E.ON. Il parco eolico è formato da 16 aerogeneratori della potenza di 2 MW ciascuno, con una capacità complessiva pari a 32 MW e una produzione annua di 74 GWh, in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di 25.000 famiglie. Il nuovo parco eolico ha creato anche opportunità di lavoro. Alla costruzione del parco, completato in 9 mesi, hanno lavorato oltre 45 ditte in prevalenza locali con l'utilizzo di personale con una media di 80 persone al giorno. Oltre al parco eolico di Alcamo, E.ON ha altri due parchi eolici sull’isola: un impianto a Vizzini, in provincia di Catania, di 24 MW, e un altro parco eolico a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, della capacità di 32 MW. La Sicilia, con 88 MW di potenza eolica installata, è la seconda Regione di E.ON in Italia.
Sempre a trapani E.ON gestisce una centrale importantissima per il sistema elettrico nazionale in quanto una volta completato l'ammodernamento, la centrale beneficerà dell’aumento dell’efficienza e della riduzione delle emissioni, fornendo maggiore stabilità alla rete elettrica. 

Intervistato Miguel Antoñanzas, Presidente e Amministratore Delegato di E.ON Italia ha dichiarato: “Proprio l’Italia rappresenta un mercato strategico per il Gruppo E.ON nello sviluppo delle rinnovabili, collocandosi al secondo posto per capacità eolica onshore del nostro Gruppo, subito dopo la Spagna con circa 380 MW in funzione.” 

Al livello globale E.ON, opera nello sviluppo delle rinnovabili in 11 Paesi, in Europa e negli Stati Uniti, con un ampio portafoglio di impianti da fonti eoliche, solari e da biomassa. In quattro anni E.ON ha aumentato la capacità da fonte pulita di oltre 6 volte: da oltre 600 MW di fine 2007 a circa 3,8 GW attuali. E.ON ha investito globalmente in questo settore circa 7 miliardi di euro negli ultimi 5 anni e ulteriori 7 miliardi previsti nelle rinnovabili per i prossimi 5 anni.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

martedì 28 febbraio 2012

Europarlamentari chiedono taglio 20% consumi Ue entro il 2020


Dovrebbe diventare giuridicamente vincolante l'obiettivo entro il 2020 del risparmio di energia del 20% consumata dall'Unione Europea
Con grande maggioranza di voti, 51 contro 6, e 3 astenuti, la Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo, ha approvato una serie di emendamenti alla proposta di direttiva Ue sull'efficienza energetica. 
Secondo la modifica approvata, il consumo previsto per il 2020 nell'Ue dovrà essere tagliato a 1.474 milioni di tonnellate di equivalente petrolio, con una riduzione di 368 milioni di tonnellate. L'Italia dovrebbe arrivare a 159,8 milioni di tonnellate, con una riduzione di 49 milioni. Inoltre, le società energetiche dovranno ridurre i loro consumi finali di energia del'1,5% all'anno, mentre le pubbliche amministrazioni saranno obbligate a rinnovare ogni anno a fini di efficienza energetica il 2,5% della superficie dei loro edifici (invece che il 3% proposto dalla Commissione).
Inoltre la commissione europarlamentare con 31 voti contro 22 e 5 astenuti  ha approvato un mandato per contrattare con la Commissione europea e Consiglio Ue un accordo in prima lettura, prima quindi della prevista discussione in sessione plenaria in cui le lobby industriali e le forze politiche contrarie sperano di poter ribaltare il risultato del voto. Nel 2008 nel pacchetto Clima/Energia, l'Unione Europea aveva previsto di raggiungere entro il 2020 una serie di tre obiettivi, il cosiddetto 20-20-20:
  • ridurre le emissioni a effetto serra del 20%
  • aumentare del 20% la quota di rinnovabili nell'energia prodotta
  • aumentare del 20% l'efficienza energetica
Di questi 3 obiettivi solo i primi due erano vincolanti mentre rimaneva sospeso quello sull'efficienza energetica. Questo a causa della contrarietà di alcuni Stati membri, nonché delle reticenze della Commissione europea a entrare in un altra complessa trattativa sui 'sotto-obiettivi' nazionali per ognuno dei Paesi membri ('burden sharing'), dopo il difficilissimo accordo già condotto a termine per emissioni e rinnovabili. L'Esecutivo Comunitario, tuttavia, stimando che, con gli sforzi fatti fino a oggi, al 2020 si raggiungerebbe solo la metà dell'obiettivo indicativo, ha recentemente aperto all'ipotesi di rendere il terzo 20% obbligatorio a partire dal giugno 2014.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Variazione delle tariffe incentivanti per il fotovoltaico


Le tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici cambiano come previsto dal Primo conto energia. Lo comunica il GSE, spiegando che: "Per l'anno 2012 la tariffa base aggiornata (al netto della eventuale riduzione del 30% per il riconoscimento di detrazioni fiscali) sarà pari a 0,5091 Euro/kWh per lo scambio sul posto e a 0,5262 Euro/kWh per la cessione in rete. Si comunica che per gli impianti fotovoltaici incentivati ai sensi del DM 28/07/2005, la cui domanda di ammissione agli incentivi è stata inoltrata al Gse entro il 15 febbraio 2006 e per i quali si applica l’aggiornamento Istat delle tariffe – prosegue il comunicato - il tasso di variazione annuo relativo al 2011 (riferito ai 12 mesi dell'anno precedente) dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati rilevato dall'Istat è risultato pari a +2,7%" .Questa variazione degli incentivi è stata prevista dal decreto che aveva istituito il sistema di incentivazione.

Il comunicato si conclude così: "L'aggiornamento delle tariffe, precisa infine il Gestore dei servizi energetici, non si applica agli "impianti che abbiano usufruito della maggiorazione del 10% relativa all’integrazione architettonica".

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

lunedì 27 febbraio 2012

Il riciclo dei pannelli fotovoltaici


Il 30 giugno 2012 le aziende produttrici di pannelli fotovoltaici dovranno aderire a una organizzazione o consorzio che garantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici. Lo stabilisce l’articolo 11, comma 6, del dm 5 maggio 2011 (Quarto Conto Energia). Infatti con l'aumentare della produzione dei pannelli, diventa importante il loro riciclo a fine utilizzo. Una necessità ribadita dalla stessa Unione Europea anche nella revisione della direttiva sui raee (dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). Se non viene rispettato l'articolo la pena sarebbe il mancato accesso agli incentivi per la produzione di energia elettrica dal sole. Sono già iniziati i primi programmi per garantire ai produttori di pannelli il pieno rispetto delle disposizioni del Quarto Conto Energia.
ReMedia, tra i più importanti Sistemi Collettivi italiani per la gestione eco-sostenibile di tutti i Raee, delle pile e accumulatori esausti, è organizzato e strutturato per svolgere anche attività di raccolta, trattamento e riciclo di tutte le componenti degli impianti fotovoltaici, compresi i moduli. Ci spiega Danilo Bonato, direttore generale di ReMedia "in Italia, nel gennaio 2012, sono stati superati i 330.000 impianti in esercizi con una crescita del 450% posizionando il nostro paese al primo posto come potenza entrata in esercizio nel 2011" continua "Con questi dati, dopo aver generato energia rinnovabile, i pannelli fotovoltaici possono portare un beneficio all'ambiente anche a fine vita perché si può ricavare vetro, alluminio, ma molto importanti anche l' indio, gallio, selenide, a rischio di esaurimento per la richiesta esponenziale". 

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Fondi UE nel settore delle rinnovabili



L'Unione Europea attraverso il bando Intelligent Energy Europe 2012 pubblicato lo scorso 20 dicembre mette a disposizione un fondo per finanziare progetti nel settore delle rinnovabili, all'efficienza e sostenibilità energetica. I dettagli si possono vedere nel sito del GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Il budget verrà utilizzato in quattro aree diverse: Save – Efficienza energetica (bilancio indicativo: 15 milioni di euro); Altener – Fonti di energia nuove e rinnovabili (bilancio indicativo: 11,5 milioni di euro); Steer – Energia nei trasporti (bilancio indicativo: 12,5 milioni di euro); Iniziative integrate (bilancio indicativo: 27 milioni di euro). Potranno richiedere i finanziamenti tutte le persone giuridiche pubbliche o private, residenti in uno dei Paesi dell’UE, ma anche in Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Croazia ed ex-Repubblica Iugoslava di Macedonia, le organizzazioni internazionali e le agenzie energetiche locali e regionali create nell’ambito del programma EIE, inoltre e aperto anche per il Centro comune di ricerca della Commissione europea.
I progetti che saranno finanziati non dovranno superare i 3 anni e saranno coperti per il 75% della spesa, e ogni proposta deve essere presentata da un partenariato costituito da almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ciascuno con sede in un paese diverso.
Le candidature possono essere presentate online, utilizzando il Servizio Elettronico di Presentazione delle Proposte (EPSS). Il termine per l’invio delle domande scade il prossimo 8 maggio. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo email eaci-iee-enquiries@ec.europa.eu.


-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

domenica 26 febbraio 2012

In Italia superati i 12GW di installazione fotovoltaica


Nel sito GSE è possibile visualizzare gli ultimi dati riguardanti l'installazione degli impianti fotovoltaici. Innanzitutto, il dato più importante è il superamento dei 12GW del conto energia italiano, dato indicato dal Contatore Fotovoltaico degli impianti fotovoltaici per un totale di 334.155 impianti fotovoltaici in funzione in Italia.

Inoltre sempre nel sito del GSE è possibile individuare il numero di impianti fotovoltaici installati in ogni singola regione grazie all'"Atlasole", un Atlante sempre aggiornato e visualizzabile. Dall'Atlasole si nota che la regione italiana con il maggior numero di impianti fotovoltaici è la Lombardia, che ne possiede 49.188 per una potenza di 1.334,2 MW, a seguire il  Veneto con circa 45.767 impianti fotovoltaici installati e l'Emilia Romagna con 31.454 impianti fotovoltaici.


Il Presidente Mario Zannetti, titolare dell'Azienda ProfitSolar SpA ci spiega:
"credo fermamente nelle energie rinnovabili e non nei combustibili fossili; infatti abbiamo deciso di seguire la strada di incentivare l'installazione di un numero sempre maggiore di impianti fotovoltaici, accompagnando i nostri Clienti dalla A alla Z sia per quanto riguarda l'installazione, sia nell'iter burocratico e contrattualistico".

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

13 milioni per la sostituzione dell'amianto con energie pulite


Alla campagna promossa da Legambiente "AzzeraCO2" che riguarda la sostituzione dell'amianto con impianti fotovoltaici hanno aderito diverse regioni. Tra queste spicca l'Emilia Romagna che ha concesso 13 milioni di euro per la sostituzione dell'amianto con i pannelli fotovoltaici e per l'efficienza energetica di alcune strutture, nonchè un fondo di 3.500.000 per la coibentazione delle strutture.

Questi fondi saranno destinati a 214 aziende, scelte tra le 286 che hanno presentato richiesta.
In sostituzione dell'amianto (209 mila metri quadrati) verrà installata una potenza fotovoltaica di 23mila KW.

Grazie all’inclusione degli interventi di coibentazione, il provvedimento strutturato dalla regione punta a sostenere quel pacchetto clima 20/20/20 promosso dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2, gli sprechi energetici e aumentare le fonti rinnovabili.

L'importanza della sostituzione dell'amianto con le energie rinnovabili non riguarda solo l'aspetto economico ma soprattutto mette in sicurezza un materiale molto inquinante e pericoloso per chi ne è a contatto. 

A spiegarlo è Massimo Becchi di Legambiente:

"Solo nel 2011 sono stati oltre una cinquantina gli abbandoni, a volte con pochi materiali, altre volte con pacchi di lastre, scaricate da mezzi dotati di gru, con quintali di materiale, e il costo di smaltimento ricade quasi sempre sulla collettività. Una pratica che si è intensificata negli ultimi due anni. Basta purtroppo addentrarsi in vie secondarie o carraie per trovare dell’Eternit abbandonato cui si aggiunge il problema del degrado di vecchi edifici industriali o zootecnici, con crolli di parte del tetto e la conseguente dispersione e frantumazione della copertura in Eternit."

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

sabato 25 febbraio 2012

Meno tasse nel settore delle energie rinnovabili

Le energie rinnovabili sono importantissime per la sostenibilità ambientale e per la lotta all'inquinamento, per questo la Regione Lazio ha previsto un premio per chi investe sulle rinnovabili, ossia meno tasse. Un'idea proposta dal consigliere regionale del Lazio Andrea Bernaudo. Oltre che dare gli ecoincentivi che incoraggiano a investire nelle energie pulite, si ha bisogno anche un aiuto da parte della regione nel mantenimento. Per questo è necessario un piano di regole che riguardano le tasse nel settore dell'energia, per favorire gli investimenti nell'efficienza energetica
Intervistato Andrea Bernaudo ci spiega: “Occorre ridefinire un nuovo quadro di regolazione e tassazione del settore, che promuova gli investimenti diretti all’efficienza energetica, all’implementazione di tecnologie pulite. Un meccanismo che calibri l’aliquota dell’imposta sui redditi a seconda delle emissioni di CO2. Solo così sapremo promuovere lo sviluppo di tecnologie più efficienti dal punto di vista ambientale ed energetico, senza creare distorsioni sul mercato“.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

L'importanza delle energie rinnovabili nel mondo


Il 2012 è stato inaugurato come l'anno internazionale dedicato alle energie rinnovabili e sostenibili per tutti. Cosi è stato stabilito dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di promuovere l'importanza della sostenibilità ambientale, l'uso delle ecoenergie e, soprattutto, a far in modo che le fonti rinnovabili siano accessibili a tutti in vista di un grande e moderno sviluppo economico.

 Sarà anche l’anno in cui si cercherà di soddisfare la richiesta di energia, facendo investimenti nelle tecnologie innovative per favorire lo sviluppo delle rinnovabili.

Secondo il GSE le energie rinnovabili sono fondamentali per il nostro Paese, anche perché le fonti di energia pulita sono vantaggiose dal punto di vista del risparmio energetico ed economico.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato che si attiveranno mettendo in atto delle politiche nazionali specifiche atte a  favorire su scala globale la possibilità di impiegare le fonti di energia pulita.


-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

venerdì 24 febbraio 2012

Biomasse: energia per il futuro

La fonte di energia più antica che l'uomo ha usato è stato il legno. Nel tempo è passato in seconda linea,  dal punto di vista dell'utilizzo, del trasporto e della maggiore intensità energetica, facendo strada a fonti fossili più vantaggiose come il petrolio. Ma negli ultimi anni viene di nuovo utilizzato come fonte di energia rinnovabile.
Le biomasse legnose si utilizzano tramite caminetti, caldaie, stufe, e vengono rese utilizzabili tramite macchinari e attrezzature che nel tempo si sono evolute. 
Una delle forme più comode e produttive per utilizzare la biomassa legnosa sono i pellet. Ci sono delle organizzazioni che controllano la provenienza e la qualità così da essere più sicuri di bruciare un prodotto "pulito".
Infine, anche la lavorazione delle biomasse richiede delle procedure di sicurezza. Ci sono da rispettare delle procedure costruttive e di installazione per garantire la piena efficienza e sicurezza. Per questi motivi è necessario e raccomandabile rivolgersi sempre a tecnici esperti e qualificati.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Anche in Germania gli incentivi si abbassano

Come nel resto d'Europa anche gli incentivi tedeschi si abbasseranno.
I Ministri dell'Ambiente e dell'Economia del governo tedesco hanno trovato un accordo sulla base delle tariffe per il fotovoltaico, che saranno tagliate dal 20 al 30% ma non sarà introdotto un tetto alle installazioni. Il taglio delle sovvenzioni entrerà in vigore dal 9 marzo, anticipando e inasprendo la riduzione del 15% già prevista della normativa di settore, che sarebbe dovuta scattare solo il 1 luglio. L'entità del taglio, comunque, è diverso in base alla potenza degli impianti: quelli fino a 10 kW subiranno una diminuzione degli incentivi di circa il 20,2%, taglio compreso tra il 25 e il 29%, invece, per le installazioni da 10 a 1000 kW; stangata del 26%, in ultimo, per gli impianti con potenza superiore ai 1.000 kW. 
Per tutti, tra l'altro, l'ammontare degli incentivi sarà calcolato solo su una parte dell'elettricità prodotta: l'85% per gli impianti più piccoli e il 90% per quelli di taglia media e grande. Niente a che vedere, con impianti maggiori di 10.000 kW, per i quali gli incentivi saranno eliminati definitivamente.

-Innova Energie Rinnovabili-

giovedì 23 febbraio 2012

1 miliardo per le Smart Cities


Tra gli aspetti negativi della politica italiana a volte qualcosa di buono esce. Il governo è pronto con 1 miliardo di euro a sostenere il progetto delle Smart Cities (comunità intelligenti ad alta densità tecnologica). I finanziamenti  verranno concessi tramite 2 fondi: uno da 260 milioni di euro che partirà a breve e saranno destinati alle regioni del sud, in particolare in Sardegna, Basilicata, Abruzzo, Molise. Il secondo fondo pari a 700 milioni di euro sarà stanziato prima dell'estate è sarà rivolto alle regioni del centro-nord.
Il ministro dell’istruzione Francesco Profumo intervenendo all'evento ‘Le Smart cities dell'Anci’ che si è tenuto a Torino afferma che "l’obiettivo è generare intelligenza, producendo inclusione e migliorando la qualità del nostro vivere", chiarendo che il piano complessivo e le risorse saranno pronte entro giugno. Continua il ministro profumo che "Investire nella ricerca, nella formazione, nella standardizzazione di tecnologia e innovazione, nella replicabilità degli investimenti privati e nella capacità di fare rete, sono le priorità del Governo per il futuro delle città italiane che devono diventare sempre più attive e protagoniste in Europa". Il ministro sottolinea la necessità di “imparare a recuperare gli investimenti fatti e trovare modalità di rinnovamento”. Dal 2014, continua, “ogni euro investito in energia deve essere moltiplicato n volte per creare benessere”.

Il Governo, si attiverà per incentivare e mettere in rete progetti per le comunità intelligenti e per stimolare la partecipazione ai bandi europei che mettono a disposizione 14 miliardi di euro da spendere fino al 2020. Chissà se questa volta l'italia si saprà organizzare e non farsi fuggire i bandi Europei.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Nuovo parco eolico da 56 MW


Ormai è un dato di fatto. Le energie rinnovabili aiutano creare posti di lavoro, a far risparmiare le famiglie e a rispettare l'ambiente. 

Il nuovo parco eolico di Castellaneta (TR), sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 143.000 persone in Italia ed eviterà l'emissione di 63.000 tonnellate di CO2 nell'atmosfera.
L'impianto ha una capacità totale di 56MW e una produzione di circa 162000 MWh l'anno. Sarà interamente costruito dalla società di Tozzi Holding Group che opera nel settore delle energie rinnovabili
Le 28 turbine eoliche V90 da 2 MW, per un totale di 56 MW, saranno fornite dalla Vestas la cui consegna è prevista per il secondo trimestre del 2012 ed il completamento del parco, invece, entro la fine di quest'anno.

Juan Araluce, Presidente di Vestas Mediterranean, afferma che la piattaforma 2MW è la centrale eolica più testata del settore, con oltre 9300 turbine in tutto il mondo. Anche il Managing Director di Vestas Italia, Rainer Karan, afferma che le energie rinnovabili sono un settore con un grande potenziale per Italia e può contribuire allo sviluppo di energia pulita, dell'occupazione e della crescita economica. (ANSA)

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Energia Alternativa Pulita: esite da oggi!

di Marco Sotgiu

E' sorprendente scoprire che abbiamo la possibilità di utilizzare le fonti naturali per produrre energia.
Guardiamoci attorno, siamo circondati da una carica di energia infinita, il sole accompagna la nascita di ogni nuovo giorno, il vento soffia in ogni angolo del mondo, la terra ci dona le piante e il suo calore e l'acqua è il simbolo di vita. Queste fonti di energia rinnovabile, sono: il sole (fotovoltaico) , il vento (l'eolico), le piante (biomasse) il calore della terra (geotermico) e l'acqua (idroelettrico).
Sono nuove fonti di energia naturale e pulita, sono inesauribili e la cosa incredibile è che sono a disposizione di tutti, GRATIS!
Immaginate che cambiamento può portare nella nostra vita questa sensazionale scoperta: siamo sempre stati abituati a spendere per avere una fonte di energia, generalmente derivanti da fonti fossili e ci siamo abituati a non farne a meno ed a spendere sempre di più per soddisfare e migliorare il nostro benessere. Col tempo ci siamo anche resi conto dei danni che questo meccanismo stava creando al nostro pianeta. E' stata una vera e propria aggressione alla salute della terra, che ha causato inquinamento, eventi catastrofici, creando anche morte e distruzione.
La notizia sensazionale è che possiamo cambiare tutto questo! La soluzione è già nelle nostre mani, alla portata di tutti. Grazie alle energie rinnovabili,  queste fonti naturali  di energia pulita ci danno la possibilità di cambiare il nostro modo di vivere, di migliorarne la qualità ed il benessere.
Ci sono milioni di persone che vivono ancora senza energia elettrica, ora grazie al fotovoltaico, tantissime persone nello Sri Lanka, con una piccolissima spesa hanno potuto cambiare la propria vita. Sono diventati produttori di energia elettrica per alimentare la propria abitazione ed il luogo di lavoro. In Africa vengono realizzati pozzi per l'acqua alimentando le pompe di pescaggio grazie ai pannelli fotovoltaici e viene scaldata l'acqua grazie ai pannelli solari termici. Sono tantissime le testimonianze da tutto il mondo che ci raccontano come l'energia solare sia in grado di portare grandi migliorie alla vita delle persone.
Una scoperta come questa è in grado di cambiare incredibilmente la propria vita. La tecnologia ha migliorato sempre di più la qualità e l'efficienzadei prodotti ed il prezzo è diventato sempre più accessibile. Considerate poi che non dobbiamo più spendere niente per avere la fonte di energia,  quindi nel giro di breve tempo la spesa iniziale è ammortizzata e riusciamo ad avere un impianto a costo zero.
Diventare produttori di energia pulita non è più un sogno, ora è realtà.    
Su  www.ermy.it, il blog di Ermanno Franceschini, potete trovare notizie e aggiornamenti in merito alle sue scoperte sviluppate da lui e dal suo team.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-


statistiche web

mercoledì 22 febbraio 2012

L'italia perde le opportunità dei fondi europei

Con la "solita" cattiva gestione e organizzazione, l'Italia ha messo a rischio le opportunità finanziarie che mette a disposizione la Comunità Europea. I fondi destinati dall'Unione Europea per l'efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili stanno rimanendo inutilizzati, soprattutto in questo periodo di profonda crisi. Ricordiamo che i due settori, quelle delle rinnovabili e quello dell'efficienza energetica sono importantissimi dal punto di vista ecologico e strategico. Con le energie rinnovabili si hanno grandi risultati dal punto di vista finanziario mentre con l'efficienza energetica si abbassano i costi di manutenzione degli edifici. Per questi due settori, a disposizione dell'Italia, ci sono 4 miliardi di euro per il periodo 2007-2013; fino ad ora ne sono stati spesi "solo" il 25%. Presentare tutte le domande nell'ultimo periodo a disposizione comporterebbe per l'Italia la causa di ulteriori danni.
Da questi fatti si capisce che le nostre istituzioni e le nostre imprese non sono in grado di gestire gli aiuti dell'Unione Europea che possono aiutare il Paese a diventare più moderno dal punto di vista dell'ambiente. Regioni con una forte necessità di rilancio economico come Calabria, Campania, Puglia, Sicilia hanno utilizzato finora solo 292 milioni di euro, cioè il 10% di quanto era in loro potere. Questo ci fa capire la gravità della situazione.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Energia pulita dai batteri

Con le nuove tecnologie si sta scoprendo davvero di tutto. Molto interessanti sono le scoperte che avvengono nel settore delle energie rinnovabili. Alcuni ricercatori dell’Università di Newcastle, in Gran Bretagna, hanno scoperto che l'energia nel futuro potrebbe arrivare dai batteri. Quest'energia potrebbe essere rinnovabile, trasportabile e molto adatta per le popolazioni ancora tagliate fuori dall’accesso all’elettricità. Utilizzando alcuni microrganismi raccolti nell’estuario del fiume Wear, gli scienziati sono riusciti a ottenere una cella a combustibile microbico con una potenza di 200 Watt, in grado di alimentare una lampadina elettrica. Le colonie batteriche vengono utilizzate per il trattamento delle acque reflue, ma il loro potenziale nel settore della produzione di energia è per adesso ancora inesplorato.
La ricerca appena condotta potrebbe aprire nuovi scenari per questa tecnologia:

I risultati dello studio mostrano le potenzialità di questa tecnica – commenta Grant Burgess, professore di biotecnologia marina a Newcastle – Quello che abbiamo fatto è manipolare deliberatamente il mix da microrganismi per ottenere un biofilm che particolarmente efficiente nella produzione di elettricità.

I ricercatori hanno testato 75 specie di batteri, prima di riuscire a capire la combinazione più adatta alla produzione di energia. Uno dei microrganismi più indicati è risultato essere il Bacillus Stratosphericus, disponibile in grandi quantità nell’atmosfera, a una distanza di 30 km dalla superficie terrestre, e trasportato sul pianeta in seguito alla normale attività atmosferica. Si tratta della prima indagine sui diversi mix microbici, che porta a fare nuovi studi, anche nei confronti dei batteri che vivono nelle profondità marine. L’obiettivo è quello di riuscire a produrre batterie portatili a combustibile microbico in grado di attivarsi semplicemente immergendole in acqua o nel suolo.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

martedì 21 febbraio 2012

Iter per accedere ai 600 mln del Fondo per Kyoto


Il ministro dell'Ambienti Corrado Clini e dello Sviluppo Corrado Passera, hanno presentato ufficialmente il fondo rotativo per kyoto, che verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 01/03/2012. I 600 milioni messi a disposizione per le aziende, privati, fondazioni ed enti pubblici, verranno concessi sotto forma di prestiti al tasso agevolato dello 0,5% per realizzare progetti nel settore delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica e della riduzione delle emissioni
Le domande dovranno essere presentate online sul sito della CDP (Cassa Depositi e Prestiti) a partire dal prossimo 16 marzo. Già dal 2 marzo, però, sarà possibile accreditarsi sullo stesso sito web.
Il percorso on line non basta però. Infatti sarà necessario andare personalmente presso una delle banche che aderiscono alla convenzione Abi-Cdp per stipulare il contratto di finanziamento e concludere le pratiche. 
Le procedure per l'Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte sarà probabilmente diverso. Infatti le regioni si dovranno occupare direttamente alla fase istruttoria attraverso enti di sviluppo o società finanziarie regionali. 
Da ricordare che per tutti la presentazione delle domande scade il 14 luglio 2012. I finanziamenti potranno durare tra i 3 e i 6 anni mentre per i soggetti pubblici dai 3 ai 15 anni. 
Il prestito potrà essere concesso per progetti relativi a diverse aree di intervento: microcogenerazione diffusa, rinnovabili, motori elettrici, gestione forestale sostenibile, ricerca, protossido di azoto, usi finali.

Tutte le informazioni sul funzionamento del Fondo rotativo possono essere richieste al numero verde 800.098.754, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18, o all’indirizzo email cdpkyoto@cassaddpp.it.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Europa: il 70% dell’elettricità viene da eolico e fotovoltaico


L'Europa ha battuto un grandissimo record per quanto riguarda le energie rinnovabili.
I dati dimostrano che circa il 71% della nuova potenza elettrica installata nel 2011 proviene dalle fonti rinnovabili, soprattutto dall'eolico e dal fotovoltaico. I dati sono frutto di una (ricerca o statistica) effettuata dalla European Wind energy Association (EWEA). Inoltre, i dati indicano anche un'altro aspetto importantissimo: l'elettricità ricavata dal petrolio e dal nucleare è diminuita. 
Andiamo nel dettaglio. 
Nel 2011, 9.616 nuovi MW di potenza vengono da impianti eolici, che raggiungono in totale 93.957 MW, pari al 6,3% del totale elettrico europeo, grazie alla crescita dei parchi eolici in Germania, Svezia e Regno Unito (quest’ultimo con parchi eolici offshore). La Germania resta la nazione più eolica d’Europa, seguita in ordine dalla Spagna, Francia, Italia e Regno Unito. Ma il record l'ha fatto il fotovoltaico con i suoi 21 mila MW installati, pari al 46,7% della nuova potenza installata. 
Questo è noto, che l'Italia è uno dei paesi che investe di più nel fotovoltaico
Infine Segue il gas naturale, che con 9.718 (21,6%) andrà a sostituire del tutto il petrolio come fonte di generazione di energia elettrica. Se questo trend verrà confermato negli anni a seguire (anche se si sta andando incontro ai problemi degli incentivi statali) nel 2020 l’Europa supererà persino i target di Kyoto, raggiungendo il 34% di potenza elettrica generata dalle rinnovabili.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

lunedì 20 febbraio 2012

Biomasse: le potature diventeranno energia verde per legge

Meno sprechi più energia. Finalmente la camera lo scorso 16 febbraio ha riportato un'importante novità nel Testo Unico Ambientale. Si autorizza, stabilisce il documento, che gli scarti di legno derivanti dalle potature pubbliche o private, sarà utilizzato per produrre energia tramite biomassa.

Grande soddisfzione viene espressa dal presidente della (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili), Walter Righini:

Dopo un anno di continue sollecitazioni e chiarimenti nei confronti del Ministero dell’Ambiente, riceviamo la notizia con molto entusiasmo e positività.

L’emendamento all’articolo 185 del Testo Unico Ambientale va ad effettuare la seguente sostituzione:

All’articolo 185, comma 1, lettera f), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.?152, e successive modificazioni, le parole da: «per la produzione» fino a: «biomassa» sono sostituite dalle seguenti: «, ivi inclusi in tal caso quelli derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato sempreché soddisfino i requisiti di cui all’articolo 184-bis, per la produzione di energia da tale biomassa, in ogni caso».

In ultimo, Walter Righini, ringrazia tutti coloro che partecipato e contribuito a sostenere la questione del riciclo del legno e il suo possibile impiego come fonte rinnovabile:

Ora, continua Righini, aspettiamo la pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale per riattivare da subito la filiera”. facciamo un gorsso ringraziamento a tutte le associazioni ambientaliste, tra cui Amici della Terra che hanno combattuto in prima linea per far riconoscere il principio secondo cui il “legno non è un rifiuto!”.


-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Plastica ecologica senza petrolio


Come sappiamo da anni la plastica, materiale molto diffuso nel mondo, si ottiene dal petrolio. Ecco perché risulta difficile e anche pericoloso lo smaltimento dei rifiuti plastici in quanto non biodegradabili. Da qui, diversi studi per cercare di trovare una soluzione come per esempio le bioshopper che, dopo il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica in Italia, hanno subito una crescita esponenziale.

In un recente studio pubblicato su Science è emersa una nuova possibilità: creare plastica senza utilizzare nemmeno una goccia di greggio. Il componente principale sarebbe la biomassa che con un nuovo catalizzatore a base di nanoparticelle di ferro, sistemate e separate su nanofibre in carbonio, si trasformano in etilene e propilene, che sono le componenti di base della plastica. Inoltre, grazie alla riduzione della componente ferrosa in nanoparticelle e alla struttura regolare costituita da un’impalcatura in carbonio, i ricercatori dell’Università di Utrecht, Terneuzen e Delft sono riusciti a migliorare il tipo e l'efficienza ( fino ad arrivare al 60%) della reazione chimica, mutando più facilmente la biomassa nelle sostanze che compongono la plastica e senza generare gas inquinanti come il metano. Quindi, si può capire quanto è importante questa scoperta.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

domenica 19 febbraio 2012

In arrivo il Conto energia termico

Il ministro  dello Sviluppo economico Corrado Passera nel corso dell'incontro per la presentazione del Fondo rotativo di Kyoto alla Cassa depositi e prestiti (Cdp), annuncia che ci sarà un conto energia anche per le fonti rinnovabili termiche. Spiega il ministro, il governo sta organizzando e preparando (inizialmente adottato solo per il settore pubblico) misure per dare un importante e sostanzioso sostegno alle rinnovabili termiche, prendendo come esempio il modello del conto energia fotovoltaico.  Una volta avviato il meccanismo incentivante,  già previsto dal decreto legislativo 28/2011 (il cosiddetto “decreto rinnovabili”, che recepisce la direttiva Ue in materia 2009/28/CE), “saremo all'avanguardia in Europa”, ha aggiunto il ministro. Si tratterebbe di un intervento più volte richiesto dalle associazioni del settore per controbilanciare gli incentivi alle rinnovabili elettriche.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari -






Settore Eolico: a rischio 37 mila posti di lavoro negli Stai Uniti

Nel settore eolico a causa della diminuzione degli incentivi e delle esenzioni fiscali per le rinnovabili, negli Stati Uniti rischiano il posto di lavoro 37 mila persone. Chi lancia l'allarme è l’American Wind Energy Association sostenendo che a far paura è la mancata estensione del credito d'imposta che è stato lasciato fuori dalla nuova legge sui contributi attualmente in discussione al Congresso. Se non venisse riconfermato con la nuova legge, ogni lavoratore costerà molto di più di quanto non costi oggi. Denise Bode, CEO della American Wind Energy Association, traccia una situazione al quanto pessimista: 

Studi economici dimostrano che se il Congresso non approva il credito d’imposta ucciderà 37 mila posti di lavoro americani, chiuderà le centrali e cancellerà miliardi di dollari di investimenti privati. 

Il credito d’imposta, a oggi, negli Stati Uniti viene detratto dalle tasse sui ricavi della produzione eolica alleggerendo il peso fiscale delle aziende. Per questo Denise Bode fa appello a tutto il Congresso affinché si arrivi a un accordo bipartisan.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

sabato 18 febbraio 2012

Con il fotovoltaico si risparmia

Kyoto club alla vigilia dell'anniversario della ratifica del protocollo di Kyoto, da la notizia che il 25 % dei consumi elettrici del settore domestico e il 6% dei consumi elettrici d'Italia arriva grazie al fotovoltaico.
 In classifica dopo la Germania spicca l'Italia nell'utilizzo del fotovoltaico con 12800 megawatt e 330000 impianti. "Nel giro di 3-4 anni il fotovoltaico avrà raggiunto la piena competitività e potrà continuare a crescere senza più incentivi grazie all'abbassamento del prezzo dei moduli fotovoltaici" sostiene il direttore scientifico del Kyoto Club, Gianni Silvestrini.
Dato importante è la produzione elettrica da rinnovabili,dove nel periodo 2008-2011 ha consentito una riduzione pari al 40% del taglio delle emissioni serra previsto per l'Italia permettendo cosi un risparmio che arriverà a 800 milioni di euro a fine 2012 per le sanzioni evitate. Altre riduzioni delle emissioni arrivano dai biocombustibili e dai miglioramenti dell'efficienza energetica. Grazie a questo, l'obiettivo assegnato all'Italia (485 milioni di tonnellate di CO2, cioè 6,5% in meno rispetto alle emissioni del 1990) è stato già sfiorato nel 2011 con 486 milioni di tonnellate. Alla fine del 2012 si prevede una grandissimo risultato.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Dal 2 marzo incentivi per le energie rinnovabili

Dal 15 marzo prossimo verranno concessi i finanziamenti del Fondo di Kyoto, 600 milioni  di euro, a favore di cittadini, imprese, condomini, soggetti pubblici e finanziamenti, per realizzare lavori di riduzioni delle emissioni di gas serra, come, ad esempio, l'insallazione di un impianto a celle combustibile, il mini eolico ad asse verticale, il pannello fotovoltaico o l' impianto di trigenerazione.
Previsto dalla finanziaria del 2007, il Fondo Kyoto è stato presentato ieri dai ministri dell' Ambiente Corrado Clini e dello Sviluppo economico Corrado Passera, il direttore generale dell' Abi Giovanni Sabatini, dal presidente e dal direttore generale della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini, che coordina e gestisce l' intero fondo di Kyoto.
I finanziamenti a tasso agevolato dello 0,5% hanno una durata massima di 6 anni e rappresentano una quota parte del progetto, ovvero: il 70% nel caso di persone fisiche e giuridiche, condomini, imprese; il 90% per i soggetti pubblici.
Le domande si possono presentare a partire dal 2 marzo (e fino al 14 luglio) e si possono compilare soltanto on line con il format che si trova sul sito della Cassa depositi e prestiti (www.cassaddpp.it).

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

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Si al fotovoltaico in aree con vincolo paesaggistico

di Marco Sotgiu

Il TAR del Veneto, con la sentenza n. 48/2012 ha stabilito che è possibile costruire impianti fotovoltaici anche in zone urbane a vincolo paesaggistico, a condizione che non aggravino preesistenti degradi o trasformino il contesto paesaggistico. I due coniugi del trevigiano che si erano visti respingere per ben due volte l'autorizzazione all'installazione di un impianto fotovoltaico completamente integrato, da parte della Sopraintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, ora possono festeggiare. Avevano presentato un ricorso e il TAR del Veneto gli ha dato ragione, annullando il parere della Sopraintendenza che sosteneva che "la presenza  dei pannelli fotovoltaici costituisca comunque un degrado per l'ambiente circostanze quale che siano le modalità d'installazione  e dimensioni"  motivando la sentenza sostenendo che il parere è  stato " viziato da travisamento e divieto di motivazione, in quanto la presenza dei pannelli fotovoltaici non è sempre un degrado per l'ambiente, con la considerazione che essi sono diffusamente presenti sul territorio e largamente incentivati dalle leggi statale regionali, pertanto affermare che un simile intervento possa alterare il panorama della zona non pare ragionalmente sostenibile. Considerata l'ampia e l'acquisita presenza sul territorio regionale di impianti simili, di contenute ed analoghe dimensioni, tali da essere ormai divenuti un elemento architettonico sostanzialmente insignificante".

Come ho già espresso in precedenti post, la mia speranza è che si possa dare la possibilità a tutte le persone che sognano di diventare produttori di energia elettrica, di installare un impianto fotovoltaico per diventare autonomi e riprendere il controllo dell'economia domestica. La sentenza del TAR del Veneto può essere il segno di un cambiamento che ci aspettiamo, accettare il fotovoltaico come bene integrante e sostenibile e come elemento che apporta  benessere alle persone e all'ambiente.


venerdì 17 febbraio 2012

Parco eolico a Fukushima entro il 2016

Fukushima, ricordiamo, è la città divenuta famosa a causa del terribile terremoto, di magnitudo 8.9, e dal maremoto, con onde alte 10 metri, che l'11 marzo 2011 colpì le coste del Giappone, mettendo in evidenza alcuni aspetti riguardanti la sicurezza del nucleare. Infatti, le centrali nucleari, costruite nelle coste, non resistetterò allo tzunami che causò la fusione dei noccioli dei reattori 1, 2 e 3, con un accumulo del materiale fuso alla base dei vessel.
Ora, al largo di fukushima, potrebbe sorgere un impianto eolico offshore.
La giapponese Marubeni sta progettando la costruzione di un parco eolico con una potenza di 12 Megawatt, pronto in funzione nel 2016, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 100.000 famiglie.
Il progetto verrebbe finanziato dal governo giapponese con i fondi destinati alla ricostruzione post terremoto. Non solo, il Giappone intende, entro il 2020, installare 1 gigawatt di impianti eolici offshore. Tutto questo rientra in una legge sulle energie rinnovabili già approvata dalla Camera alta del parlamento di Tokyo.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

giovedì 16 febbraio 2012

Energia dai rifiuti... questi si che sono soldi puliti!


di Carlo Carlini
Correva l’anno 1985, a Cagliari ci fu una nevicata indimenticabile, la gente che visse quello spettacolo ricorda l’immagine dei casotti ricoperti da un soffice manto bianco. Proprio in quell’anno il Comune di Cagliari avviò la raccolta differenziata con la distribuzione per le strade della città dei cassonetti per la raccolta del vetro (lo ricordo bene perchè ero alle elementari e vinsi un premio per la vignetta più originale per la rappresentazione della raccolta del vetro).

Ricordo che per le strade si vedevano ancora persone molto povere che
pur di guadagnare qualcosina andavano in giro a cercare cartone per poi rivenderlo, persone che, forse inconsciamente, avevano fiutato quello che in futuro sarebbe stato un vero e proprio affare.

Quand’ero piccolo i miei genitori mi dicevano sempre di non buttare i rifiuti per terra perchè così facendo avrei inquinato il pianeta. Ora che anch’io sono diventato genitore insegno la stessa cosa a Matteo, ma con lui aggiungo che buttare i rifiuti è un po’ come buttare via i soldi. A 4 anni è difficile capire il perchè, ma spero che possa apprendere il vero valore del riciclaggio dei rifiuti, ciò che ancora moltissimi adulti non riescono a comprendere.

Negli anni scorsi scoppiò il caos per i rifiuti in Campania, situazione vissuta da noi come un problema difficile da risolvere e per porre rimedio arrivarono aziende dalla Svezia, paese che ha fatto di questo settore un vero e proprio business.

Sapete che proprio in Svezia il business delle biomasse ricavate dalla spazzatura genera ingenti profitti tali che, scarseggiando la materia prima,  costringe le aziende a ricercarla al di fuori dei confini nazionali?

In Svezia il primo inceneritore fu inaugurato nel 1911 e da allora l’industria delle biomasse è divenuta la principale fonte di energia davanti al petrolio ed al gas.

L’Italia come spesso accade è ancora tanto indietro rispetto ad un mercato che trasformerebbe in oro una piaga del nostro paese.

Anche in questo settore, come accaduto per il fotovoltaico, i precursori possono diventare i privati, infatti adesso il mercato propone macchinari per il biogas anche per piccoli quantitativi. Su tutti il Lilliput, il più piccolo impianto biogas adesso in commercio, brevettato dalla Bluenergy Control.

Il Lilliput ha potenza tra i 25 e i 50 kW ed è in grado di produrre energia elettrica e calore sfruttando i reflui zootecnici e le biomasse vegetali e proprio per questo motivo è l’ideale per le piccole e medie imprese agricole che in un sol colpo risolverebbero il problema degli scarti animali e vegetali trasformandoli in moneta sonante, oro che cola per un settore che spesso e volentieri mostra segni di crisi.

E allora perchè non investire in questa tecnologia?

I principali motivi sono 2, il primo è che le persone hanno timore della continua modifica delle leggi, spesso anche in maniera retroattiva, il secondo è la difficoltà di trovare i finanziamenti. 

Ad ogni problema esiste però una soluzione, infatti proprio il fatto di prescindere dai servizi altrui producendo energia per proprio conto risolverebbe il problema delle tasse che è il maggior motivo degli elevatissimi costi dell’energia e, per quanto riguarda la difficoltà economica per l’acquisto, si può risolvere partecipando all’acquisto insieme ad altre aziende.

Tante volte si aspetta che altri facciano l’investimento per andare poi sul sicuro ma molto spesso è chi fa l’investimento per primo che ci guadagna maggiormente. Come si suol dire, “chi primo arriva, meglio alloggia!”, e a quanto pare in Svezia alloggiano proprio bene. 

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Green economy: 52mila posti di lavoro con investimenti nelle rinnovabili



Grazie agli investimenti nelle energie rinnovabili il mercato del lavoro aumenta. 

E' quanto emerge dal report “Investire sul futuro, redatto dal WWF e da altre ONG internazionali in occasione dell’anniversario del Protocollo di Kyoto.
Questo deve far riflettere l’unione europea. Infatti se investisse nei settori dell’energia pulita creerebbe un aumento dei posti del lavoro a un costo inferiore rispetto a quelli attualmente sostenuti.

Secondo delle stime effettuate da studiosi, investendo un miliardo di euro in infrastrutture sostenibili e programmi ambientali in agricoltura, nel prossimo bilancio 2014-2020 si potrebbero originare 29 mila posti di lavoro. I nuovi occupati diventerebbero circa
52.700, invece, finanziando il settore delle energie rinnovabili, mentre altri 25.900 posti di lavoro sarebbero disponibili nel comparto del risparmio energetico. Non solo tutto questo è vantaggioso per l’unione europea ma anche per i suoi stati membri. Addirittura Tutto questo può avvenire con obiettivi specifici e un organizzazione competente con investimenti minori rispetto a quelli attuali , fatti in maniera imprecisa. 
Creando un bilancio verde destinando “solo” il 14% del budget totale si potrebbe investire nelle energie rinnovabili, nel risparmio energetico degli edifici e nei trasporti, creando migliaia posti di lavoro e soprattutto nel rispetto della nostra natura.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

mercoledì 15 febbraio 2012

Grammy Awards 2012 e le energie rinnovabili

La cinquantaquattresima edizione dei Grammy Awards sarà all’insegna del rispetto per l’ambiente, infatti l’evento sarà organizzato in un contesto decisamente green. Infatti, i 16MWH necessari per coprire l’evento saranno forniti dalle energie rinnovabili, come il solare. Non solo. Per quanto riguarda il cibo, verrà scelto a km o. La rimanenza delle pietanze saranno donati alle associazione di volontariato. Nella zona dell’evento invece ci saranno sparsi dei raccoglitori per la raccolta differenziata, le bevande sarranno in vetro o di alluminio mentre gli scarti della cucina come l’olio saranno riutilizzati nel settore industriale. Quindi grande attenzione per il i rifiuti e il loro riciclo. Altro punto molto importante è l’eliminazione della carta utilizzata per gli inviti. Gli inviti sono stati inviati tramite posta elettronica e tutta la cartellonistica e le buste con i vincitori sono stati realizzati con carta riciclata. In ultimo saranno colorati di verde gli oscar.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-