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domenica 4 marzo 2012

European Solar Days: continuano le registrazioni


C'è ancora tempo per le registrazioni agli European Solar Days 2012 sul sito www.eusd.it, la più importante campagna di informazione europea che promuove l’utilizzo dell’energia solare. Fra i 17 “Eventi Solari” attualmente già registrati vi sono:
  • Laboratorio sull’energia solare: Explora, il Museo dei Bambini di Roma, attraverso iniziative ludico-didattiche, promuove la cultura delle energie sostenibili nei più piccoli.
  • Ka_Ba edificio solare ad Energia Zero: KlimArK Consulenze & Progetti presentano, a Brenta, l’edificio a sola energia solare, di classe energetica A+.
  • Autocostruzione solare termica, corso dimostrativo: Rete Solare per l’Autocostruzione, a Torino, organizzano un corso i cui partecipanti potranno costruire praticamente un pannello solare dimostrativo di 4 mq con impianto a circolazione forzata.
  • Eco&Food il Festival Ecosostenibile: Il comitato Bio & Food, a Ferrara, nel Chiostro di San Paolo, organizza 3 giorni ricchi di incontri, laboratori, dibattiti, stand espositivi di prodotti naturali di agricoltura ed allevamento, proposte di servizi e tecnologie, concerti, una cucina sostenibile al 100% e senza glutine.

Chiunque può organizzare un “evento solare”, e i passi da fare sono estremamente semplici:

• ideare e progettare uno o più eventi da organizzare, autonomamente, su scala locale o nazionale, nel periodo compreso tra il 1 e il 13 maggio che includano, tra i temi centrali, quello dell’energia solare;

• registrare l’evento sul sito www.eusd.it, alla sezione “Registra il tuo evento”, compilare l’apposito form con tutti i dati dell’evento in corso di organizzazione.

Ultimata la fase di registrazione, sarà possibile visualizzare quanto da voi organizzato sulla mappa degli eventi.
Nel caso di iscrizione di più eventi, è necessario inserire ogni evento in una riga differente del modulo.

Le iscrizioni scadono il 31 Marzo e sono gratuite.

Partecipare agli European Solar Days consente:

• di entrare in contatto con altre realtà del vostro territorio che si occupano di energia solare;

• di vedere le iniziative di ciascuno inserite nella lista degli eventi sul sito www.eusd.it, sul profilo Facebook e sulla nuova pagina degli European Solar Days Italia;

• di aver promossi gli eventi, dalla Segreteria Nazionale dei Solar Days, presso i media nazionali e locali tramite interviste e articoli, nonché in convegni, fiere e seminari;

• di utilizzare il logo dei Solar Days, dimostrando così l’inserimento in una campagna nazionale ed europea;

• di avere inserite le vostre foto sul profilo Facebook dei Solar Days.

La Segreteria Nazionale dei Solar Days è disponibile per ogni richiesta di informazione e chiarimenti all’indirizzo mail: solardays@ambienteitalia.it.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

sabato 3 marzo 2012

Gli Stati Uniti investono nell'eolico offshore

Grande iniziativa del Dipartimento dell'Energia Statunitense (DOE), facente parte di un ampio progetto voluto dal presidente Obama, che annuncia una prima trance di investimenti in progetti sull'eolico offshore per circa 180 milioni di dollari. I progetti avranno una durata di 6 anni, questi sono stati studiati per aumentare la produzione di energia pulita e creare occupazione. I primi 20 milioni di dollari saranno impiegati per la costruzione di 4 innovativi impianti eolici a largo delle coste USA. 

Il Segretario del Dipartimento dell’Energia Statunitense, Steven Chu, afferma"Sfruttare le vaste risorse energetiche della nostra nazione è una parte importante del progetto del presidente Obama per una economia americana che punta ad utilizzare tutte le risorse energetiche americane”, continua il Segretario del DOE: ”La nuova iniziativa legata all'energia eolica off-shore annunciata oggi aiuterà a catalizzare lo sviluppo dell’energia eolica offshore in America, anche a supporto degli innovatori degli Stati Uniti che stanno cercando di diffondere il design e delle tecnologie di nuova generazione di energia eolica. Questi investimenti sono fondamentali per garantire all'America di rimanere sempre più competitiva a livello globale in questo settore, in grado di pilotare nuovi processi di fabbricazione, lavori di costruzione, installazione e il funzionamento di tutto il paese”.

Il potenziale attuale dell'eolico offshore negli Stati Uniti è stimato in 4000 GW, con questi nuovi progetti si arriverà così a raggiungere gli obiettivi ambientali, energetici e di riduzione delle emissioni.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

sabato 25 febbraio 2012

Meno tasse nel settore delle energie rinnovabili

Le energie rinnovabili sono importantissime per la sostenibilità ambientale e per la lotta all'inquinamento, per questo la Regione Lazio ha previsto un premio per chi investe sulle rinnovabili, ossia meno tasse. Un'idea proposta dal consigliere regionale del Lazio Andrea Bernaudo. Oltre che dare gli ecoincentivi che incoraggiano a investire nelle energie pulite, si ha bisogno anche un aiuto da parte della regione nel mantenimento. Per questo è necessario un piano di regole che riguardano le tasse nel settore dell'energia, per favorire gli investimenti nell'efficienza energetica
Intervistato Andrea Bernaudo ci spiega: “Occorre ridefinire un nuovo quadro di regolazione e tassazione del settore, che promuova gli investimenti diretti all’efficienza energetica, all’implementazione di tecnologie pulite. Un meccanismo che calibri l’aliquota dell’imposta sui redditi a seconda delle emissioni di CO2. Solo così sapremo promuovere lo sviluppo di tecnologie più efficienti dal punto di vista ambientale ed energetico, senza creare distorsioni sul mercato“.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

L'importanza delle energie rinnovabili nel mondo


Il 2012 è stato inaugurato come l'anno internazionale dedicato alle energie rinnovabili e sostenibili per tutti. Cosi è stato stabilito dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di promuovere l'importanza della sostenibilità ambientale, l'uso delle ecoenergie e, soprattutto, a far in modo che le fonti rinnovabili siano accessibili a tutti in vista di un grande e moderno sviluppo economico.

 Sarà anche l’anno in cui si cercherà di soddisfare la richiesta di energia, facendo investimenti nelle tecnologie innovative per favorire lo sviluppo delle rinnovabili.

Secondo il GSE le energie rinnovabili sono fondamentali per il nostro Paese, anche perché le fonti di energia pulita sono vantaggiose dal punto di vista del risparmio energetico ed economico.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato che si attiveranno mettendo in atto delle politiche nazionali specifiche atte a  favorire su scala globale la possibilità di impiegare le fonti di energia pulita.


-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

venerdì 24 febbraio 2012

Biomasse: energia per il futuro

La fonte di energia più antica che l'uomo ha usato è stato il legno. Nel tempo è passato in seconda linea,  dal punto di vista dell'utilizzo, del trasporto e della maggiore intensità energetica, facendo strada a fonti fossili più vantaggiose come il petrolio. Ma negli ultimi anni viene di nuovo utilizzato come fonte di energia rinnovabile.
Le biomasse legnose si utilizzano tramite caminetti, caldaie, stufe, e vengono rese utilizzabili tramite macchinari e attrezzature che nel tempo si sono evolute. 
Una delle forme più comode e produttive per utilizzare la biomassa legnosa sono i pellet. Ci sono delle organizzazioni che controllano la provenienza e la qualità così da essere più sicuri di bruciare un prodotto "pulito".
Infine, anche la lavorazione delle biomasse richiede delle procedure di sicurezza. Ci sono da rispettare delle procedure costruttive e di installazione per garantire la piena efficienza e sicurezza. Per questi motivi è necessario e raccomandabile rivolgersi sempre a tecnici esperti e qualificati.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

giovedì 23 febbraio 2012

Nuovo parco eolico da 56 MW


Ormai è un dato di fatto. Le energie rinnovabili aiutano creare posti di lavoro, a far risparmiare le famiglie e a rispettare l'ambiente. 

Il nuovo parco eolico di Castellaneta (TR), sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 143.000 persone in Italia ed eviterà l'emissione di 63.000 tonnellate di CO2 nell'atmosfera.
L'impianto ha una capacità totale di 56MW e una produzione di circa 162000 MWh l'anno. Sarà interamente costruito dalla società di Tozzi Holding Group che opera nel settore delle energie rinnovabili
Le 28 turbine eoliche V90 da 2 MW, per un totale di 56 MW, saranno fornite dalla Vestas la cui consegna è prevista per il secondo trimestre del 2012 ed il completamento del parco, invece, entro la fine di quest'anno.

Juan Araluce, Presidente di Vestas Mediterranean, afferma che la piattaforma 2MW è la centrale eolica più testata del settore, con oltre 9300 turbine in tutto il mondo. Anche il Managing Director di Vestas Italia, Rainer Karan, afferma che le energie rinnovabili sono un settore con un grande potenziale per Italia e può contribuire allo sviluppo di energia pulita, dell'occupazione e della crescita economica. (ANSA)

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

Energia Alternativa Pulita: esite da oggi!

di Marco Sotgiu

E' sorprendente scoprire che abbiamo la possibilità di utilizzare le fonti naturali per produrre energia.
Guardiamoci attorno, siamo circondati da una carica di energia infinita, il sole accompagna la nascita di ogni nuovo giorno, il vento soffia in ogni angolo del mondo, la terra ci dona le piante e il suo calore e l'acqua è il simbolo di vita. Queste fonti di energia rinnovabile, sono: il sole (fotovoltaico) , il vento (l'eolico), le piante (biomasse) il calore della terra (geotermico) e l'acqua (idroelettrico).
Sono nuove fonti di energia naturale e pulita, sono inesauribili e la cosa incredibile è che sono a disposizione di tutti, GRATIS!
Immaginate che cambiamento può portare nella nostra vita questa sensazionale scoperta: siamo sempre stati abituati a spendere per avere una fonte di energia, generalmente derivanti da fonti fossili e ci siamo abituati a non farne a meno ed a spendere sempre di più per soddisfare e migliorare il nostro benessere. Col tempo ci siamo anche resi conto dei danni che questo meccanismo stava creando al nostro pianeta. E' stata una vera e propria aggressione alla salute della terra, che ha causato inquinamento, eventi catastrofici, creando anche morte e distruzione.
La notizia sensazionale è che possiamo cambiare tutto questo! La soluzione è già nelle nostre mani, alla portata di tutti. Grazie alle energie rinnovabili,  queste fonti naturali  di energia pulita ci danno la possibilità di cambiare il nostro modo di vivere, di migliorarne la qualità ed il benessere.
Ci sono milioni di persone che vivono ancora senza energia elettrica, ora grazie al fotovoltaico, tantissime persone nello Sri Lanka, con una piccolissima spesa hanno potuto cambiare la propria vita. Sono diventati produttori di energia elettrica per alimentare la propria abitazione ed il luogo di lavoro. In Africa vengono realizzati pozzi per l'acqua alimentando le pompe di pescaggio grazie ai pannelli fotovoltaici e viene scaldata l'acqua grazie ai pannelli solari termici. Sono tantissime le testimonianze da tutto il mondo che ci raccontano come l'energia solare sia in grado di portare grandi migliorie alla vita delle persone.
Una scoperta come questa è in grado di cambiare incredibilmente la propria vita. La tecnologia ha migliorato sempre di più la qualità e l'efficienzadei prodotti ed il prezzo è diventato sempre più accessibile. Considerate poi che non dobbiamo più spendere niente per avere la fonte di energia,  quindi nel giro di breve tempo la spesa iniziale è ammortizzata e riusciamo ad avere un impianto a costo zero.
Diventare produttori di energia pulita non è più un sogno, ora è realtà.    
Su  www.ermy.it, il blog di Ermanno Franceschini, potete trovare notizie e aggiornamenti in merito alle sue scoperte sviluppate da lui e dal suo team.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-


statistiche web

giovedì 16 febbraio 2012

Green economy: 52mila posti di lavoro con investimenti nelle rinnovabili



Grazie agli investimenti nelle energie rinnovabili il mercato del lavoro aumenta. 

E' quanto emerge dal report “Investire sul futuro, redatto dal WWF e da altre ONG internazionali in occasione dell’anniversario del Protocollo di Kyoto.
Questo deve far riflettere l’unione europea. Infatti se investisse nei settori dell’energia pulita creerebbe un aumento dei posti del lavoro a un costo inferiore rispetto a quelli attualmente sostenuti.

Secondo delle stime effettuate da studiosi, investendo un miliardo di euro in infrastrutture sostenibili e programmi ambientali in agricoltura, nel prossimo bilancio 2014-2020 si potrebbero originare 29 mila posti di lavoro. I nuovi occupati diventerebbero circa
52.700, invece, finanziando il settore delle energie rinnovabili, mentre altri 25.900 posti di lavoro sarebbero disponibili nel comparto del risparmio energetico. Non solo tutto questo è vantaggioso per l’unione europea ma anche per i suoi stati membri. Addirittura Tutto questo può avvenire con obiettivi specifici e un organizzazione competente con investimenti minori rispetto a quelli attuali , fatti in maniera imprecisa. 
Creando un bilancio verde destinando “solo” il 14% del budget totale si potrebbe investire nelle energie rinnovabili, nel risparmio energetico degli edifici e nei trasporti, creando migliaia posti di lavoro e soprattutto nel rispetto della nostra natura.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

lunedì 13 febbraio 2012

600 milioni di euro per la riduzione delle emissioni


L’Onda energetica.
Pensieri sull’energia rinnovabile e sviluppo ecosostenibile.
Di Marco Sotgiu

Il Ministero dell’Ambiente ha definito gli ultimi dettagli del Fondo rotativo di Kyoto, che prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro di finanziamenti ad un tasso dello 0,5% a favore di privati, piccole e medie imprese ed enti pubblici.
Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha dichiarato “ il fondo permette di investire in tecnologie e sistemi per l’efficienza energetica” in particolare nel suo intervento ha citato l’esempio degli impianti a micro-trigenerazione che generano elettricità, calore e fresco con cui  “si crea un meccanismo per cui l’efficienza si raddoppia e il ritorno dell’investimento è in 36-48 mesi”.
Il Ministro Clini ha proseguito dicendo che “il meccanismo di finanziamento si autoalimenta, stimando, alla fine del 2012, la somma di 400 mln all’anno derivanti dalle risorse del mercato delle emissioni. Al fondo si potrà accedere attraverso la cassa depositi e prestiti dal prossimo mese di Marzo”.

Finalmente abbiamo una buona notizia! È dal 2007 che aspettavamo questo provvedimento, istituito dalla Legge Finanziaria, il Fondo rotativo è una risorsa prevista dal Protocollo di Kyoto,
ci darà la possibilità di realizzare i nostri progetti per produrre energia pulita ed aumentare l’efficienza energetica degli edifici.
Dal 2011 gli istituti di credito avevano effettuato una restrizione dei crediti, rendendo impossibile a molti la realizzazione degli impianti, chiedendo garanzie spropositate ed aumentando i tassi dei finanziamenti.
Nonostante tutto in Italia ci sono stati grandi risultati, il numero degli impianti fotovoltaici nel 2011 è raddoppiato ed il numero di kW è quasi triplicato e  per l’eolico è stato confermato lo stesso risultato del 2010.
Mi auguro che il Fondo rotativo, possa essere uno strumento di semplice attuazione e che  apra le porte agli altri provvedimenti che tanto aspettiamo, fra cui lo snellimento delle procedure burocraticheper la realizzazione degli impianti ed a rivedere divieti a costruire in alcuni comuni (in centri  storici e centri matrice).
Da una indagine del progetto PV Legal, effettuata su 12 paesi europei, in Francia, Grecia, Germania, Olanda e Portogallo le procedure  per l’installazione degli impianti sono diventate molto più rapide, mentre l’Italia è fra i paesi più lenti.
Come ha già dichiarato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini a metà Gennaio 2012, è importante semplificare la burocrazia e l’iter autorizzativo per gli impianti rinnovabili.
Spero che la realizzazione degli impianti possa essere più semplice ed accessibile a tutti, anche  grazie al Fondo rotativo di Kyoto ed alla sperata semplificazione della burocrazia, per far si che il sogno di tante persone di produrre energia puliti diventi realtà.

mercoledì 8 febbraio 2012

Rifiuti agricoli per produrre energia solare

L’energia solare è una fonte molto usata soprattutto perché, in questi anni di largo utilizzo, ha permesso di constare dei risultati positivi e interessanti. La ricerca prosegue la sua strada affinché si possano ottenere sempre nuovi risultati sui quali lavorare per cercare di utilizzarla nei più svariati settori. Il ricercatore Andreas Mershin ha concentrato la sua attenzione sull’uso dei rifiuti agricoli per la produzione di pannelli solari.

L’idea sarebbe quella di dare vita a dei pannelli solari usando l’erba tagliata con l’aggiunta di prodotti chimici, una vernice che andrebbe applicata sul tetto della casa per produrre energia pulita. La ricerca parte dalla fotosintesi e poi sviluppa un sistema capace di sostituire il tradizionale silicio. L’efficienza prodotto in termini energetici, al momento, risulta essere piuttosto bassa e dunque si sta cercando di portarla a dei livelli soddisfacenti in grado di soddisfare concretamente un fabbisogno energetico minimo.

In questo modo l’erba tagliata sarebbe utilizzata per produrre pannelli solari e, in questo caso l’idea potrebbe essere anche applicata ad altri rifiuti agricoli. Le novità nel settore dell’energia rinnovabile non mancano mai, questo sottolinea come ci sia una grande attenzione rivolta verso questo tema di grande attualità. In effetti, ci si concentra in maniera importante sulla possibilità di produrre pannelli solari ad un costo accessibile e si focalizza l’attenzione anche su materiali di scarto.

I costi per la realizzazione di un impianto con pannelli solari sono ridotti rispetto a qualche tempo fa ma non sono certo ancora alla portata di chiunque, la ricerca mira anche a poter offrire questo beneficio così che si possa risparmiare energia.

Fonte: pienosole.it

domenica 5 febbraio 2012

Incentivi fotovoltaico 2012, le associazioni ambientaliste sono d’accordo ai tagli

La questione degli incentivi per il fotovoltaico 2012 è molto controversa. Soprattutto non si sono placate le polemiche sul provvedimento sull’argomento che il Governo ha preso con il decreto liberalizzazioni. Da una parte le imprese, con le associazioni di categoria, continuano a far sentire il loro dissenso, mentre dall’altra intervengono anche le associazioni ambientaliste, in molte dimostratesi favorevoli alle misure che sono state prese. Il punto resta sempre quello dellasostenibilità ambientale. Il blocco degli incentivi favorirebbe i paesaggi agricoli.

Nello specifico Enzo Cipressi, della sezione Puglia della Lipu, ha fatto presente che ci sono, soprattutto nel sud Italia, tante aree che sono state distrutte dal ricorso alle energie rinnovabili, che tanto riscontro hanno trovato negli ultimi tempi. Il tutto rappresenta un grande rischio in termini di impatto ambientale.

Ecco che cosa è stato dichiarato dal rappresentante della Lipu: “Vaste aree del Mezzogiorno sono ormai snaturate e devastate dalla corsa alle rinnovabili ‘senza se e senza ma’. Un capitolo triste, ascrivibile a quella miseria politica che ha gratificato speculatori e faccendieri, con il sostegno di una evidente sottocultura con la quale gli impianti industriali fotovoltaici (come quelli eolici), sono stati addirittura definiti ‘parchi’. A fronte di distese solari disseminate qua e là, senza criterio e rispetto alcuno nelle aree agrarie e pastorali, poco più in là le urbanizzazioni, le aree industriali o comunque antropizzate da decenni di cemento selvaggio rimangono invece del tutto o quasi inutilizzate da tali insediamenti.”

Commenti positivi allo stop agli ecoincentivi arrivano anche dal Comitato Nazionale controFotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi, che chiede alle autorità governative di fermare la realizzazione degli impianti già autorizzati, in modo da non mettere a rischio la natura.

Incentivi fotovoltaico 2012: che cosa stabilisce il decreto liberalizzazioni

È vero che il pacchetto liberalizzazioni non fornisce più incentivi statali per l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra, sui terreni agricoli? Così sembrava, per garantire lo sviluppo delleenergie rinnovabili coniugato, però, alla tutela ambientale. Così è, in effetti, ma ai più è sfuggito un particolare. Nello stesso pacchetto, c’è una norma che permette di aumentare l’ammontare dei sussidi per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra. Come dire, da una parte faccio finta di toglierti, e dall’altra ti do (basta che non lo fai sapere in giro).

E invece no, noi vogliamo farlo sapere eccome. Perché è inutile che questo governo si professi attento alle problematiche del territorio e a basso impatto ambientale, se poi i fatti dicono il contrario. La tutela dei terreni fertili e del settore agricolo, infatti, è un tema importante per il nostro paese, che il mercato dell’energia pulita non potrà mai soppiantare. La convivenza è d’obbligo, senza però che il primo prevarichi il secondo. A questo, infatti, serviva una norma più stringente sui pannelli solari a terra. Se gli incentivi per gli impianti su serre e quelli sugli edifici sono però equiparabili (come previsto al comma 3 dello stesso articolo 65), tutti i discorsi fatti precedentemente non hanno più alcun valore. Se anche i pannelli fotovoltaici possono essere posizionati solo sul 50% della superficie, l’aumento degli incentivi (che li livella a quelli del posizionamento sugli edifici) elimina di fatto qualsiasi possibilità di risolvere efficacemente il problema. E se i produttori si stancassero di produrre cetrioli e pomodori, e scoprissero invece le energie rinnovabili hanno un rendimento molto maggiore? Non è possibile salvare un settore (anche a livello economico e occupazionale) sulle spalle di un altro. In questo dobbiamo dire al Ministro dell’Ambiente, a quello per le Politiche agricole e a tutto il governo che no, proprio non ci siamo.


Fonte: ecoo.it

venerdì 3 febbraio 2012

Super Bowl 2012: CO2 azzerata ed elettricità da fonti rinnovabili

Scatta anche quest’anno l’ora “x” per tutti gli appassionati di sport degli Stati Uniti e non solo: oltreoceano è tempo di Super Bowl. Quella in programma domenica 5 febbraio sarà la 46ima edizione della finale del campionato professionistico di football americano (National Football League). Si tratta della manifestazione sportiva più importante degli USA, che ogni anno inchioda davanti al teleschermo decine di milioni di spettatori in tutto il mondo.

Per la prima volta nella storia della NFL, il gran finale del campionato si terrà a Indianapolis, nell’Indiana, ma questa non sarà l’unica novità dell’edizione 2012. Il Super Bowl di quest’anno, infatti, è stato organizzato all’insegna della sostenibilità ambientale.

L’elettricità necessaria per alimentare le luci, i computer, i maxi-schermi e gli spogliatoi, tanto per cominciare, sarà fornita dalla Green Mountain Energy Company, una delle più grandi società americane del settore delle rinnovabili: in totale, saranno utilizzati circa 15.000 energia pulita.

La Green Mountain, inoltre, provvederà a neutralizzare le emissioni di CO2 causate dagli spostamenti aerei e terrestri delle due squadre finaliste, i Patriots e i Giants. Previsti, infine, il recupero e il riutilizzo dell’olio da cucina impiegato per servire pasti e spuntini durante la partita. I servizi di ristorazione all’interno del Lucas Oil Stadium di Indianapolis, infatti, sono affidati a una ditta (la Filta) che raccoglie i grassi di frittura esausti e li rigenera attraverso un processo di micro-filtraggio.

Difficile pensare a una misura di green washing, dato che il Super Bowl è uno degli eventi più seguiti del Pianeta, muove un giro d’affari considerevole e non ha certo bisogno di ulteriore popolarità. Quali che siano le motivazioni che hanno spinto la NFL in direzione della sostenibilità, in ogni caso, oltre 110 milioni di telespettatori assisteranno quest’anno a un evento un po’ più “verde”, e questa non può che essere una buona notizia. Vinca il migliore.

Fonte: greenstyle.it

giovedì 2 febbraio 2012

Incentivi fotovoltaico 2012, il decreto liberalizzazioni taglia anche sull’energia rinnovabile

Fonte: ecoo.it

È vero che il pacchetto liberalizzazioni non fornisce più incentivi statali per l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra, sui terreni agricoli? Così sembrava, per garantire lo sviluppo delle energie rinnovabili coniugato, però, alla tutela ambientale. Così è, in effetti, ma ai più è sfuggito un particolare. Nello stesso pacchetto, c’è una norma che permette di aumentare l’ammontare dei sussidi per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra. Come dire, da una parte faccio finta di toglierti, e dall’altra ti do (basta che non lo fai sapere in giro). E invece no, noi vogliamo farlo sapere eccome. Perché è inutile che questo governo si professi attento alle problematiche del territorio e a basso impatto ambientale, se poi i fatti dicono il contrario. La tutela dei terreni fertili e del settore agricolo, infatti, è un tema importante per il nostro paese, che il mercato dell’energia pulita non potrà mai soppiantare. La convivenza è d’obbligo, senza però che il primo prevarichi il secondo. A questo, infatti, serviva una norma più stringente sui pannelli solari a terra. Se gli incentivi per gli impianti su serre e quelli sugli edifici sono però equiparabili (come previsto al comma 3 dello stesso articolo 65), tutti i discorsi fatti precedentemente non hanno più alcun valore. Se anche i pannelli fotovoltaici possono essere posizionati solo sul 50% della superficie, l’aumento degli incentivi (che li livella a quelli del posizionamento sugli edifici) elimina di fatto qualsiasi possibilità di risolvere efficacemente il problema. E se i produttori si stancassero di produrre cetrioli e pomodori, e scoprissero invece le energie rinnovabili hanno un rendimento molto maggiore? Non è possibile salvare un settore (anche a livello economico e occupazionale) sulle spalle di un altro. In questo dobbiamo dire al Ministro dell’Ambiente, a quello per le Politiche agricole e a tutto il governo che no, proprio non ci siamo.

lunedì 30 gennaio 2012

Pannelli fotovoltaici vecchi? Pronto il sistema di riciclo made in Italy

Fonte: gogreen.virgilio.it

Silicio, vetro, alluminio e plastica: i pannelli solari valgono doppiamente. Dopo aver prodotto energia verde possono essere riciclati grazie ad una filiera italiana dedicata al loro recupero.

Il fotovoltaico italiano arriva ad una potenza complessiva di 11.100 Mw, pari a 228.000 impianti installati sul territorio del Bel paese, con una crescita che non conosce precedenti: solo nel 2010, sottolineano i tecnici, il fotovoltaico italiano è cresciuto del 215% per quanto riguarda la numerosità degli impianti e del 324% in termini di potenza installata.

Un trend che fa sperare in una seria crescita delle rinnovabili, nonostante le incertezze normative degli ultimi mesi. Parliamo infatti di numeri positivi, di fronte ai quali non si può far altro che sorridere, pensando a quanta energia pulita sia stata prodotta da questi impianti. Ma resta ancora da risolvere un dettaglio non trascurabile: il recupero e lo smaltimento dei pannelli esausti. 

Parliamo di circa 52 milioni di panelli solari in esercizio, a fronte di un unico impianto di riciclaggio, in Germania. Unico fino ad ora, dato che Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), ha pensato di realizzare il primo sistema integrato tutto italiano per la raccolta e lo smaltimento dei pannelli solari. Una buona notizia dunque, che si somma al lavoro già iniziato qualche anno fa da PV CYCLE, l’associazione internazionale che raccoglie leaziende del fotovoltaico impegnate in un programma volontario di recupero e riciclo degli impianti a conclusione della loro vita.

L’idea di Ecolight è quella di garantire il ritiro dei pannelli solari rotti, o semplicemente vecchi, in tutto il territorio nazionale, assicurandone il corretto trattamento e il riciclo dei preziosi materiali contenuti negli impianti: «si tratta del primo servizio svolto interamente sul territorio italiano – spiega il direttore di Ecolight, Giancarlo Dezio - che anticipa, di fatto, le prescrizioni normative contenute nel decreto del 5 maggio 2011. La maggior parte dei pannelli solari non più funzionanti è interamente recuperabile. Opportunamente trattati, infatti, è possibile ottenere silicio, vetro, alluminio e plastica: tutte materie prime seconde, che possono essere reimmesse nei cicli produttivi facendo risparmiare energia e contribuendo a salvaguardare l'ambiente».

In effetti i numeri ci sono: solo nell’ultimo anno sono stati buttati via 50.000 pannelli solari, volume che, secondo gli esperti, è destinato a crescere esponenzialmente. Si stima infatti che in Italia sia in funzione un modulo fotovoltaico per ogni abitante: «calcolando che i moduli hanno una vita media stimata in 20-25 anni e che la diffusione in Italia ha preso corpo negli anni Novanta – conclude Giancarlo Dezio - stiamo registrando una crescita esponenziale nella generazione di questi rifiuti che, pur non essendo pericolosi, tranne quelli che contengono telloruro di cadmio, richiedono un trattamento particolare affinché sia possibile ottenere materie prime seconde».

domenica 29 gennaio 2012

Fotovoltaico: Italia prima al mondo!

         L’onda energetica.
     
Pensieri sull’energia rinnovabile e sviluppo eco-sostenibile.
         di Marco Sotgiu


Il successo delle energie rinnovabili in Italia ci proietta in primo piano nel mondo intero. Il futuro sostenibile è nelle nostre mani, siamo diventati il punto di riferimento e adesso siamo noi che dobbiamo guidare lo sviluppo della produzione di energia pulita.
Il fotovoltaico nel 2011 ha registrato record in Europa di investimenti e di installazioni, tanto che nel 2011 abbiamo superato la potenza installata dalla Germania, che sembrava distante anni luce e siamo i primi al mondo per la potenza installata (dal rapporto IHS iSupply).
In Italia un quarto della produzione elettrica deriva dalle energie rinnovabili. L’idroelettrico, nel mix di produzione di energia pulita, è la più importante fonte di produzione, ma ha già raggiunto il suo massimo sviluppo. Le biomasse, il fotovoltaico l’eolico ed il geotermico sono in grande crescita.
Il Ministro dell’Ambiente Clini, ha di recente dichiarato: “il fotovoltaico ha un potenziale enorme di sviluppo, attualmente viene utilizzato solo il 10-12% del suo potenziale”.
Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite ha proclamato ufficialmente il 2012 “ Anno Internazionale dell’energia sostenibile per tutti” .
 Dai dati ENEA (primo rapporto sull’efficienza energetica), il risparmio energetico conseguito in Italia al  al 31/12/2010, è pari a 47800 GWh all’anno (dal 2007 al 2010).
Dai recenti sondaggi, ( Ipr marketing e la Fondazione Univerde) la maggior parte degli italiani dichiara che farebbero un impianto solare fotovoltaico
Da un’indagine diffusa da Fondazione impresa il 30% degli italiani ha effettuato interventi di riqualificazione energetica degli edifici, e un italiano su quattro si interessa al risparmio energetico degli edifici.
Siamo in attesa che entro la fine di Febbraio vengano ridefinite le basi per i nuovi incentivi che stanno portando al perfezionamento di un sistema che avvantaggi la filiera italiana, per favorire lo sviluppo tecnologico ed economico e che porranno fine sull’occupazione massiccia del fotovoltaico nei campi agricoli, avvantaggiando l’installazione sui tetti delle aziende agricole.
Ci sono tutti i presupposti per un altro anno di grande lavoro.
La consapevolezza degli italiani è chiara, la direzione verso lo sviluppo eco-sostenibile è già una certezza e diventa il volano di una ripresa economica che tutti speriamo.

mercoledì 25 gennaio 2012

Fotovoltaico, nei Comuni parte il “Conto energia”

Fonte: linformazione.com

Bologna ‘prende’ il sole per abbattere consumi energetici e bollette (e non incorrere nelle ‘multe’ dell’Ue): in sei Comuni bolognesi (Casalecchio, Sasso Marconi, San Lazzaro, Ozzano, Mordano e Medicina) sta partendo il ‘Conto energia locale’ per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici (che permettono di raggiungere l’autosufficienza energetica e riducono i costi delle bollette) ed evitare i ‘debiti’ energetici che la nuova direttiva comunitaria (entrera’ in vigore a giugno 2014) fara’ ricadere sulle amministrazioni locali che non raggiungono gli obiettivi di riduzione dei consumi.
Il Comune non virtuoso dovra’ infatti appianare il proprio debito attraverso l’acquisto della quota di energia ‘pulita’ che non e’ riuscito a produrre dai municipi che invece hanno superato gli obiettivi, e di conseguenza maturato crediti. Il ‘Conto energia’ funziona cosi’: attraverso il pagamento di una ‘carbon tarif’ (che varia da 60 a 120 euro in base ai consumi annuali di ENERGIA non rinnovabile), ogni famiglia entra a far parte della ‘comunita’ solare’ e contribuisce alla creazione di un fondo che verra’ ridistribuito tra gli aderenti che si impegnano a ridurre i consumi o produrre ENERGIA in maniera eco-sostenibile. Piu’ in dettaglio, secondo il meccanismo presentato e discusso ieri in commissione in Provincia, grazie alla ridistribuzione del fondo, ogni famiglia ricevera’ un ‘audit energetico’ (ovvero un’analisi sui consumi energetici della propria abitazione e una serie di indicazioni specifiche e concrete orientate alla loro riduzione) e potra’ usufruire di ‘bonus economici’ per ogni acquisto fatto per diminuire i consumi (come elettrodomestici a basso consumo o auto a metano) o per produrre ENERGIA ‘pulita’ attraverso impianti fotovoltaici o solare termici.