L’Onda energetica.
Pensieri sull’energia rinnovabile e sviluppo ecosostenibile.
Di Marco Sotgiu
Il Ministero dell’Ambiente ha definito gli ultimi dettagli del Fondo rotativo di Kyoto, che prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro di finanziamenti ad un tasso dello 0,5% a favore di privati, piccole e medie imprese ed enti pubblici.
Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha dichiarato “ il fondo permette di investire in tecnologie e sistemi per l’efficienza energetica” in particolare nel suo intervento ha citato l’esempio degli impianti a micro-trigenerazione che generano elettricità, calore e fresco con cui “si crea un meccanismo per cui l’efficienza si raddoppia e il ritorno dell’investimento è in 36-48 mesi”.
Il Ministro Clini ha proseguito dicendo che “il meccanismo di finanziamento si autoalimenta, stimando, alla fine del 2012, la somma di 400 mln all’anno derivanti dalle risorse del mercato delle emissioni. Al fondo si potrà accedere attraverso la cassa depositi e prestiti dal prossimo mese di Marzo”.
Finalmente abbiamo una buona notizia! È dal 2007 che aspettavamo questo provvedimento, istituito dalla Legge Finanziaria, il Fondo rotativo è una risorsa prevista dal Protocollo di Kyoto,
ci darà la possibilità di realizzare i nostri progetti per produrre energia pulita ed aumentare l’efficienza energetica degli edifici.
Dal 2011 gli istituti di credito avevano effettuato una restrizione dei crediti, rendendo impossibile a molti la realizzazione degli impianti, chiedendo garanzie spropositate ed aumentando i tassi dei finanziamenti.
Nonostante tutto in Italia ci sono stati grandi risultati, il numero degli impianti fotovoltaici nel 2011 è raddoppiato ed il numero di kW è quasi triplicato e per l’eolico è stato confermato lo stesso risultato del 2010.
Mi auguro che il Fondo rotativo, possa essere uno strumento di semplice attuazione e che apra le porte agli altri provvedimenti che tanto aspettiamo, fra cui lo snellimento delle procedure burocraticheper la realizzazione degli impianti ed a rivedere divieti a costruire in alcuni comuni (in centri storici e centri matrice).
Da una indagine del progetto PV Legal, effettuata su 12 paesi europei, in Francia, Grecia, Germania, Olanda e Portogallo le procedure per l’installazione degli impianti sono diventate molto più rapide, mentre l’Italia è fra i paesi più lenti.
Come ha già dichiarato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini a metà Gennaio 2012, è importante semplificare la burocrazia e l’iter autorizzativo per gli impianti rinnovabili.
Spero che la realizzazione degli impianti possa essere più semplice ed accessibile a tutti, anche grazie al Fondo rotativo di Kyoto ed alla sperata semplificazione della burocrazia, per far si che il sogno di tante persone di produrre energia puliti diventi realtà.
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