giovedì 29 dicembre 2011

Buon Anno 2012

Auguri di un Fantastico 2012 da Innova



1° in Sardegna nel Fotovoltaico

Il fotovoltaico da verde a... nero: troppi specchi


Fonte: ilrestodelcarlino.it

Pesaro, 29 dicembre 2011 - LA CHIAMANO energia pulita. Forse è vero ma solo perché non produce fumo puzzolente. Dai raggi del sole ci ricava energia elettrica. Solo che a forza di installare impianti fotovoltaici sta andando in malora l’immagine di una terra tanto cara a Dustin Hoffman e al suo spot pubblicitario.

Le migliori colline della provincia di Pesaro e Urbino con quei colori che francesi e tedeschi si sognano, vengono oscurate giorno per giorno da ettari di specchi. La Provincia, competente ad autorizzare le richieste, ne ha deliberati in pochi mesi almeno 60 impianti.
I Comuni fanno da passacarte. Qualcuno prova a dire di no temendo la devastazione del territorio, ma vengono zittiti. Come è successo a quello di Pergola. Lo si legge nella determina provinciale n. 913 del 31 marzo 2011: «....preso atto che il Comune di Pergola esprime parere contrario alla realizzazione dell’impianto, ritenuto di non poter condividere il parere negativo espresso dal Comune in quanto il regolamento comunale non ha validità giuridica (bizzarra teoria, ndr) mentre la Dacr n. 13 del 30/09/2011 non ha valore retroattivo per le istanze presentate antecedente alla sua entrata in vigore, pertanto si approva». In questo caso, la domanda di installare l’impianto l’ha proposta una società immobiliare. In questo modo scompaiono centinaia di ettari di terreno fertile che fino all’anno prima producevano grano, mais, giarasoli o carciofi. Ora specchi.


I PRIMI a sbarazzarsi del terreno sono stati proprio gli imprenditori agricoli, piccoli e grandi. Tra il 2003 e il 2010 hanno offerto i loro appezzamenti di terreno, anche nei punti più belli della Provincia, a chi pagava di più. I primi a presentarsi sono stati i tedeschi. Una società in particolare: la Solcontex international ag-Monaco di Baviera. Ha ottenuto una serie di autorizzazioni per installare impianti a Mondavio e Lucrezia. Sono tutti sotto un 1 megawatt di potenza, perché in questo modo non occorre chiedere l’autorizzazione alla regione per il «Via», il via libera ambientale. Così gli impianti sono tutti di potenza pari a 999,96 mw. Una presa in giro, ma a quanto pare piace a tutti. Ci sono prescrizioni da osservare: nei terreni agricoli ad esempio non possono esserci messi casottini prefabbricati per ospitare la centrale di trasformazione ma vanno fatte opere murarie «conformi» all’ambiente agricolo. Non ce n’è una. Si vedono solo box orribili prefabbricati.


PER RENDERE meno sgradevole la pillola al cianuro riservata all’ambiente, la Provincia prescrive di di piantare alberi tutt’intorno ma la dirigente Elisabetta Cecchini sogna che il verde sia «arealmente esteso». Scrive infatti: «...sono da preferire formazioni arboree ed arbustive che non accentuino la linearità dei confini degli impianti ma, al contrario, contribuiscano a recare elementi di transizione arealmente estesi ed irregolari». Cosa vorrà dire è difficile da intendere, ma sembra quasi che si debbano piantare alberi in mezzo agli specchi per garantire gli «elementi di transizione arealmente estesi». L’autorizzazione vale 20 anni, e si può rinnovare ma a determinate condizioni. Se l’impianto rimane inattivo due anni, il titolare perde il diritto a continuare e l’impianto va dismesso. Affinché si riporti il territorio alle sue condizioni originarie, l’imprenditore deve versare una fidejussione valida per 15 anni che copra i costi della dismissione degli specchi in caso di inadempienza del titolare. Il quale ripaga in 6 anni l’investimento per poi incassare ingenti guadagni. Che non dividerà con nessuno, tantomeno risarcirà i danni per quelle colline «rubate» per 20 anni ai libri d’arte.

Energia: Cipro annuncia importante scoperta di gas off-shore

Fonte: ansa.it
 
Un giacimento tra i 140 e i 230 miliardi di metri cubi

(ANSAmed) - NICOSIA, 29 DIC - Un giacimento sottomarino al largo della costa Sud dell'isola di Cipro, dove dai primi di settembre la societa' petrolifera texana Noble Energy ha avviato una serie di prospezioni, conterrebbe un'enorme quantita' di gas naturale stimata fra i 140 e i 230 miliardi di metri cubi. Lo ha annunciato, citando cifre fornite dalla compagnia Usa, il presidente cipriota Demetris Christofias secondo cui con questa scoperta, la piccola isola mediterranea entra di diritto nella mappa energetica dell'Europa attirando l'interesse di molti investitori stranieri. La scoperta, pero', rischia pure di innalzare le tensioni mai sopite con la rivale Turchia che dal 1974 occupa militarmente la parte settentrionale dell'isola e non riconosce la Repubblica di Cipro (membro dell'Ue) come Stato sovrano. E' questa la prima volta da settembre che vengono fornite cifre ufficiali circa le dimensioni del giacimento - denominato Lotto 12 o Afrodite - che sono state stimate sulla base di una trivellazione condotta dai tecnici a bordo della piattaforma petrolifera Homer Ferrington dislocata 185 km a Sud dell'isola, a ridosso di un altro enorme giacimento sottomarino israeliano, il Leviatan, che dovrebbe contenere 480 miliardi di metri cubi di gas.

La Turchia si oppone a qualsiasi ricerca di fonti energetiche sottomarine da parte dei greco-ciprioti sostenendo che il governo di Nicosia sta conducendo le prospezioni in acque territoriali turche e teme che dagli eventuali ricavi prodotti dallo sfruttamento delle fonti energetiche sarebbero esclusi i cittadini turco-ciprioti che vivono nel Nord dell'isola.

Quarto Conto Energia: come accedere anche nel 2012 agli incentivi per il fotovoltaico












Fonte: greenbiz.it

A qualche giorno dalla fine del 2011 ricordiamo che anche per il prossimo anno saranno disponibili incentivi statali a favore di chi sceglie di installare impianti fotovoltaici, sebbene con qualche differenza rispetto al passato. Riassumiamo allora tutte le novità principali.

E’ il ben noto Quarto Conto Energia a regolare i meccanismi incentivanti a favore di chi installa impianti fotovoltaici nel 2012, ma con regole diverse da quanto previsto fino all’anno in corso. In particolare, il decreto interministeriale del 5 maggio 2011 ha introdotto il nuovo Conto Energia indicando che le tariffe siano previste “a scalare” per gli impianti entrati in funzione tra il 31 maggio 2011 e il 31 dicembre 2016. Inoltre, lo stesso decreto fissa ai 23 mila Mwp la soglia oltre la quale gli incentivi non saranno più concessi.
Non a caso, dopo questi annunci, si è scatenata una nuova corsa all’incentivo, visto che installare un impianto più avanti significa godere di ecobonus meno generosi. D’altra parte, basta qualche mese di titubanza per ricadere in una fascia di incentivi meno remunerativa, ecco perché gli italiani si sono affrettati. In ogni caso, resta il fatto che i finanziamenti statali restano di durata pari a 20 anni e che un certo guadagno, alla fine, c’è eccome.

Ma quanta differenza c’è tra tariffe 2011 e tariffe 2012? Per l’anno in corso si varia da 0,172 euro / kWh a 0,387 euro / kWh, mentre per il 2012 da 0,133 euro / kWh a 0,274 euro / kWh, appunto a seconda del momento di entrata in esercizio dell’impianto e della sua potenza unitaria.

Ricordiamo anche alcune precisazioni che avevamo sottolineato ad inizio mese e che provengono dal Gestore dei Servizi Energetici. Innanzitutto, la certificazione antimafia e i requisiti per ottenere la maggiorazione della tariffa incentivante del 10% legata all’utilizzo di componenti UE/SEE (compresi i moduli in silicio cristallino extra UE/SEE facenti uso di silicio cristallino o wafer o celle prodotte in UE/SEE). La novità è che occorre inserire informazioni aggiuntive nell’Attestato di controllo del processo produttivo nel caso si utilizzino moduli fotovoltaici non assemblati in Europa. Se si tratta di fabbricati rurali, questi possono essere accatastati come edifici sui quali installare i pannelli fotovoltaici, ma l’accatastamento deve essere precedente all’entrata in esercizio dell’impianto installato.

Per quanto riguarda la cumulabilità degli incentivi, sarà possibile solo in particolari casi e a condizione che i bandi di gara per la concessione degli aggiuntivi al Conto Energia siano stati pubblicati prima dell'entrata in vigore del decreto ministeriale del 6 agosto 2010. Inoltre, gli impianti dovranno entrare in esercizio entro e non oltre il 31 dicembre 2011.

Infine, il bonus eternit. Il premio assegnato a chi sostituisce tetti in amianto con pannelli fotovoltaici viene assegnato se l’intervento di smaltimento dell’amianto è stato effettuato contestualmente all’installazione dell’impianto fotovoltaico e deve comportare la rimozione o lo smaltimento della totale superficie di eternit su cui verranno installati i pannelli. Esiste un “Formulario per il trasporto dei rifiuti” e occorre mostrare le fotografie del tetto prima e dopo l’intervento. La superficie dell’impianto fotovoltaico dovrà essere identica a quella bonificata con un margine di tolleranza intorno al 10%.

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mercoledì 28 dicembre 2011

Solarch, il padiglione degli impianti integrati

Fonte: tekneco.it
Le tecnologie per gli incentivi del quarto conto energia in mostra a Solarexpo, focus sugli impianti integrati.
Quasi una fiera nella fiera Solarch, occupa un intero padiglione proprio all’ingresso di Solarexpo, la fiera veronese dedicata alle energie solari in calendario dal 9 al 12 maggio. Protagonista è l’architettura solare integrata e in mostra si potranno conoscere le soluzioni più innovative.
Lanciato dalla direzione scientifica della fiera quando ancora il conto energia non prevedeva incentivi privilegiati per il solare integrato in architettura, Solarch è diventato la risposta espositiva e di mercato alle indicazioni contenute nel Quarto Conto energia sul “fotovoltaico integrato con caratteristiche innovative”. Il Quarto conto energia stabilisce che gli impianti fotovoltaici che utilizzano moduli non convenzionali e componenti speciali, sviluppati specificatamente per integrarsi e sostituire elementi architettonici degli edifici, hanno diritto a specifiche tariffe incentivanti.
“Il Terzo e il Quarto Conto Energia hanno enfatizzato l’architettura come luogo privilegiato per la tecnologia fotovoltaica che, plasmandosi sull’edificio con una variegata quantità di prodotti edilizi, ha visto la sua funzione evolversi dalla semplice generazione di energia a una vera e propria sostituzione di elementi funzionali della costruzione” ha detto Gerardo Montanino, direttore della divisione operativa del Gestore dei Servizi Energetici, ospite anche quest’anno di Solarexpo. www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna

Conto Energia: tutte le novità del 2012

Fonte: vostrisoldi.it
In virtù di quanto stabilito all’interno del quarto Conto Energia, a partire dal prossimo anno chi installerà un impianto fotovoltaico si vedrà riconosciute tariffe incentivanti diverse da quanto stabilito per l’anno in corso. Vediamo pertanto quali saranno le novità del 2012, in un rapido raffronto con la situazione del 2011.
Iniziamo con il ricordare che il decreto del 5 maggio 2011 ha definito la quarta versione del Conto Energia, introducendo una nuova disciplina decrescente delle tariffe per tutti quegli impianti che entreranno in esercizio dopo il 31 maggio 2011 ed entro il 31 dicembre 2016, con un limite complessivo a livello di Sistema Paese pari a 23.000 Mwp.

La logica delle tariffe stabilite dal quarto Conto Energia è quella che privilegia coloro che installano e attivano un impianto fotovoltaico il prima possibile: ritardando infatti tali operazioni, il proprietario dell’impianto rischia di vedersi riconosciute delle tariffe incentivanti meno convenienti del passato, che comunque assicurano un rapido ritorno dell’investimento e un vantaggio economico significativo. Rimane invece inalterata la durata di tali benefici, per un totale di 20 anni.
La tariffa incentivante prevista dal quarto Conto Energia dipende dall‘attivazione dell’impianto e della sua potenza unitaria. Per quanto concerne il 2011, le tariffe del Conto Energia variano in un range da 0,172 euro / kWh a 0,387 euro / kWh. Per quanto riguarda invece le tariffe 2012, il Conto Energia riserva benefici compresi tra un minimo di 0,133 euro / kWh a un massimo di 0,274 euro / kWh, con la solita parametrazione relativa a data di entrata in funzione e potenza dell’impianto. Una discreta flessione, pertanto, che potrebbe tuttavia essere controbilanciata dalla maggiore efficienza degli impianti in vendita con decorrenza dal prossimo anno. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Razzia di pannelli solari a Torricella, bottino di 90mila euro

Fonte: lavocedimanduria.it
TARANTO — Un maxi furto di pannelli solari è stato messo a segno nella notte di Natale. I ladri dopo aver tranciato la rete perimetrale si sono introdotti con un camion all’interno di una stazione fotovoltaica in contrada Giustiniani a Torricella facendo razzia di pannelli. Solo ieri mattina i proprietari della struttura, una società per azioni composta da tre imprese della provincia di Taranto che operano nel settore elettrico nei comuni di Sava, Grottaglie e Taranto, si sono accorti del danno ammontante a circa novantamila euro. All’appello sono mancati 399 pannelli. Il furto è coperto da assicurazione.
La denuncia è stata presentata ai carabinieri della stazione di Torricella che l’hanno già trasmessa alla procura della Repubblica di Taranto dove esiste già un’attività investigativa avviata lo scorso 20 dicembre a seguito di un precedente furto-fotocopia compiuto nella stessa provincia jonica a qualche chilometro di distanza dalla stazione di contrada Giustiniani. In quel caso i ladri, probabilmente facenti parte della stessa squadra, sono entrati in azione nella notte tra il 17 e 18 dicembre in un’area nelle campagne di Pulsano dove è situato un altro impianto ad energia solare.
I malviventi, utilizzando la stessa tecnica del colpo di Natale, sono riusciti a portar via, 276 pannelli marca Tesol PQ200 di proprietà di una nota società che ha sede a Milano. I danni denunciati ammontano a circa sessantamila euro, anche quelli coperti da assicurazione. Per identificare gli autori di questi due maxi furti, stanno indagando i carabinieri delle stazioni di Torricella e Pulsano e della Compagnia di Manduria a cui fanno capo.
Non sono pochi i furti in impianti fotovoltaici che si stanno registrando sia nel versante orientale sia in quello occidentale della provincia di Taranto. Una piaga per il settore energetico che si completa con il furto di cavi elettrici. La sola Enel proprio di recente ha denunciato un danno pari ad un milione di euro per furti sopportati nel 2011 in tutta la provincia. I pannelli solari, al pari del rame, hanno un fiorente mercato clandestino sia per il riuso delle strutture che per lo sfruttamento e riciclo del materiale di cui sono composti. In Puglia il furto record in questo settore è stato compiuto lo scorso mese di febbraio a Galatina, provincia di Lecce, dove furono portati via ben quindicimila pannelli solari da un cantiere incustodito per un valore di circa sei milioni di euro. I pannelli erano stati trasportati in Campania e depositati in un capannone industriale dell’Interporto di Maddaloni-Marcianise, nel casertano. Gli agenti delle squadre mobili di Caserta e Lecce calcolarono che per trasportare il carico gli autori del furto utilizzarono 14 tir. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

La Puglia a Madrid per le 'Olimpiadi del solare'

La Puglia a Madrid per le 'Olimpiadi del solare'
Fonte: baritoday.it 
A settembre del prossimo anno, la nostra regione concorrerà per la prima volta al Solar Decathlon Europe 2012 con il prototipo di una casa in pietra completamente autosufficiente. La Puglia a Madrid per le 'Olimpiadi del solare'.

La Puglia parteciperà per la prima volta alle olimpiadi dell'energia solare, il Solar Decathlon Europe 2012, in programma in Spagna nel settembre 2012. Al concorso internazionale, giunto alla seconda edizione in Europa, si sfidano 19 diversi paesi provenienti dai cinque continenti.
La nostra regione sarà in gara alle olimpiadi di Madrid con una casa in pietra di 100 metri quadri in stile mediterraneo e completamente autosufficiente. Il prototipo, frutto di un progetto internazionale 'Astonyshine' tra Politecnico di Bari e Scuola Superiore di Parigi, sarà realizzato nel cantiere scuola di formazione per l'edilizia Formedil delle province di Bari e Bat. La Puglia a Madrid per le 'Olimpiadi del solare'
La Puglia, assieme a Calabria, Campania e Sicilia, potrà contare, anche per consolidare e migliorare i primati nel solare, sul Poi Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013, che cerca con una dotazione complessiva di circa 1.6 miliardi di euro, di portare le regioni dell'obiettivo 'convergenza' all'avanguardia nel settore della produzione di energia pulita. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)



Potrebbe interessarti: http://www.baritoday.it/cronaca/olimpiadi-energia-solare-solar-decathlon-europe-settembre-2012-madrid.html
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Cina: 866 grandi imprese realizzano l'obiettivo del risparmio energetico dell'11° Piano quinquennale

Fonte: cri.cn
Il 27 dicembre, la Commisione statale cinese per lo sviluppo e la riforma ha comunicato che nei cinque anni dal 2006 al 2010, 866 grandi imprese cinesi hanno risparmiato l'equivalente di 165 milioni di tonnellate di carbone standard.
Secondo la Commissione, tra le 881 imprese sottoposte a verifica, 866 hanno realizzato l'obiettivo del risparmio energetico dell'11° Piano quinquennale, ossia un risparmio in 5 anni corrispondente a 165 milioni di tonnellate di carbone standard. Le altre 15 imprese non hanno raggiunto l'obiettivo. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Eolico: nell'offshore grande battaglia da 10 mld fra Areva e Alstom

Fonte: ilsole24ore.com
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 28 dic - Dieci miliardi di euro e 500 pale eoliche giganti sono l'oggetto di una grande battaglia in corso in Francia per assicurarsi la gara orchestrata dal governo francese per la realizzazione di giganteschi parchi eolici in mare, al largo delle coste francesi. Il prossimo 11 gennaio e' il termine per il deposito delle offerte da parte delle imprese in corsa per assicurarsi il grande business.
Il gruppo pubblico Areva, scrive il quotidiano Le Figaro, si e' lanciato nella battaglia per la costruzione di cinque parchi marini della potenza totale comparabile a tre reattori nucleare. Il gruppo francese fornira' le turbine al consorzio guidato da Gdf Suez sui tre siti della Normandia e al consorzio della spagnola Iberdrola per i due siti della Bretagna, a condizione di importare l'energia prodotta. A sua volta Alstom e' il produttore di turbine scelto da Edf Energie Nouvelles (Edf En) per i quattro parchi a cui e' candidato.
L'eolico in mare, scrive il quotidiano francese, vanta un potenziale di produzione di energia quasi doppio rispetto ad un buon eolico terrestre e una turbina da 5 megawatt puo' produrre 2,8 milioni di euro di elettricita' in un anno. E la battaglia fra Areva e Alstom si sta consumando proprio sulla realizzazione di una turbina ad alta efficienza e durata.
Mentre Areva sta testando le sue prime turbine da 5 Mw a quaranta chilometri dalla costa tedesca, Alstom non ha ancora scoperto le carte sulla sua nuova turbina offshore. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Fotovoltaico: tutte le richieste al governo e agli enti locali per il rilancio del settore

Fonte: greenbiz.it
E’ stato firmato dai rappresentanti della Provincia di Padova, dalle associazioni sindacali e di categoria e dalle aziende partecipanti al tavolo del fotovoltaico, un documento che fissa le linee guida e le strategie per il futuro a sostegno del settore. Ecco i dettagli della proposta rivolta a governo ed enti locali.

Come ricorda una nota della Provincia, il documento è la sintesi dei lavori svolti dal tavolo riaperto lo scorso ottobre e riassume la situazione indicando alle istituzioni nazionali e territoriali le linee guida "per salvaguardare il fotovoltaico".
"Questo documento – ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro e Formazione, Massimiliano Barison – è frutto di un lavoro particolarmente complesso svolto da molteplici soggetti. Sindacati, associazioni di categoria, istituzioni e aziende si sono messi insieme per proporre al governo una serie di suggerimenti a sostegno di un settore che consideriamo strategico per l’economica italiana e padovana. Abbiamo voluto chiudere questo percorso con la fine dell’anno perché nei prossimi mesi il Governo affronterà una serie di questioni per varare il decreto legato allo sviluppo e noi riteniamo che questo documento vada inserito nelle linee che verranno indicate per la ripresa. Solo nella provincia di Padova il fotovoltaico dà impiego a 5.000 addetti tra lavoratori diretti e indiretti. Come punto prioritario chiediamo che si dica in maniera chiara che questo settore è strategico per l’Italia e si agisca di conseguenza".

Tutto è nato subito dopo l’approvazione del decreto Romani lo scorso marzo e in vista dell’approvazione del Quarto Conto Energia: la Provincia ha convocato un tavolo e ha redatto un primo documento con richieste in parte accolte in sede ministeriale. Poi però è arrivata la crisi ed è stato necessario convocare ancora il tavolo provinciale.

Il documento che ne è stato il frutto si struttura in quattro parti. La prima contiene un’analisi del settore, la seconda le criticità, la terza i costi e i benefici e la quarta le proposte a costo zero indicate al governo e agli enti locali come soluzione di rilancio del fotovoltaico.

Tra gli elementi sottolineati con più enfasi, la mancanza di un Piano energetico nazionale e di un Piano energetico regionale, le difficoltà di accedere al credito causato dalla crisi in atto, l’incertezza dei tempi di erogazione dei contributi da parte del Gestore dei Servizi Energetici, i ritardi nei tempi di allaccio da parte di Enel o Terna, che stanno "mettendo a dura prova le aziende padovane che rappresentano il maggiore ‘distretto’ di questo settore in Italia – si legge sulla stessa nota - Nel nostro territorio, infatti, tra lavoratori diretti e indiretti sono occupati circa 5.000 lavoratori".

Le sette più importanti realtà della provincia hanno anche manifestato il problema di dover ricorrere alla cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali per centinaia di posti di lavoro diretti, trascinando nella stessa difficoltà la rete di piccole aziende e artigiani dell’indotto. Inoltre, le previsioni per il 2012 non sono certo rosee: sarà "un anno ancora più pesante per le aziende del settore, con conseguente perdita di molti posti di lavoro, di ricerca e sviluppo anche dell’indotto. Saranno inoltre penalizzati quegli istituti specialistici che formano i giovani nel campo fotovoltaico sia nella produzione che nell’installazione e manutenzione. Il mancato sostegno a questo comparto provocherebbe effetti devastanti non solo per le migliaia di posti di lavoro a rischio, ma anche per la strategicità di un’area produttiva che, solo nel 2010, ha contribuito al 2% del Pil".

Così, si chiede di riflettere. Al governo, in particolare, la richiesta è di sostenere il settore, istituire fondi dedicati alla ricerca e allo sviluppo, coinvolgendo le aziende del settore con progetti mirati, fare in modo che il Gse eroghi i contributi e dia le risposte previste nei tempi di legge e che si riducano i tempi da parte dell’Enel in tutte le procedure legate all’autorizzazione e all’allaccio degli impianti alla rete elettrica. E ancora: fornire garanzie al sistema bancario perché continui ad erogare il finanziamento per la costruzione degli impianti fotovoltaici, istituire un tavolo istituzionale costituito dalle parti sociali e presieduto dal ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente per monitorare lo sviluppo e le principali criticità del settore fotovoltaico, e per definire il "dopo" IV Conto Energia; semplificare le procedure del Gse.

Agli enti locali, invece, si chiede di agevolare l’autorizzazione da parte dei diversi enti all’installazione degli impianti, promuovere il coordinamento delle aziende del territorio per proporsi nei mercati esteri, con il supporto degli istituti bancari, delle parti sociali, della Provincia e della Regione, individuare la filiera fotovoltaica come strategica a livello regionale attraverso progetti specifici di finanziamento e attivare presso l'Agenzia provinciale per l'energia, un tavolo tecnico per progetti di ricerca, formazione e informazione.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Elettricita': Gme, fermo prezzo Borsa. Pari a 80,84 euro/Mwh, volumi scambiati -2,8%

Fonte: ansa.it
(ANSA)- ROMA, 28 DIC - Nella settimana da lunedi' 19 a domenica 25 dicembre, la n. 51 del 2011, il prezzo medio di acquisto dell'energia nella borsa elettrica (PUN) e' stato pari a 80,84 euro/MWh, diminuito di appena 3 centesimi di euro/Mwh rispetto alla settimana precedente. Lo ha comunicato il Gme con una nota. In flessione i volumi di energia elettrica scambiati in borsa, pari 3,6 milioni di MWh (-2,8%); la liquidita' del mercato e' invece salita di 0,8 punti percentuali attestandosi a 59,2%. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Le rinnovabili non accendono i fondi


Fonte: morningstar.it
Gli strumenti che investono in energie alternative chiudono l'anno in rosso, ma l'industria italiana si fa sempre più green. Nel mercato italiano del risparmio gestito, i fondi comuni specializzati in energie alternative e rinnovabili non sono numerosi (il totale ammonta oggi a 31). Il settore è molto volatile e così è l’andamento dei fondi, come tutte le industrie giovani. Alcuni di questi sono stati analizzati dai nostri analisti ottenendo, grazie al rigore dei processi di investimento e alle performance di lungo termine, rating Bronze. Sono strumenti di nicchia e, come tutti i fondi settoriali, sono indicati per ricoprire ruoli marginali nel portafoglio degli investitori per strategie tattiche e non core. I costi di gestione totali (Ter) della categoria sono tendenzialmente tutti equiparabili.
Per investire sulle energie alternative, si possono scegliere anche gli Etf. Nel mercato EtfPlus di Borsa Italiana, attualmente, sono attivi 6 Etf, lanciati dai principali emittenti come iShares, Lyxor, PowerShares e Credit Suisse. Sono fondi armonizzati, a replica sia fisica che sintetica, con un buon grado di diversificazione per numero e nazionalità di imprese quotate del settore. I loro Ter variano da un minimo di 0.60% a un massimo di 0,75%.
L’andamento di questi fondi nell'ultimo anno non è stato positivo per nessuno. In media la performance è stata di –20% circa. Gli Etf sono andati ancora peggio, soprattutto quelli di iShares e PowerShares, rispettivamente con rendimenti di -43% e -38%, calcolati rispetto ai prezzi di riferimento.

Come si sta muovendo l’industria?
Sempre più le aziende sono spinte a ridurre il proprio impatto sull’eco-sistema. Da un lato, il legislatore, interessato al cambiamento climatico e agli impatti di un modello di produzione e consumo insostenibile, sta introducendo direttive e normative per scoraggiare l’attività inquinante delle aziende. Dall’altro, il consumatore sta diventando attento ai prodotti che compra e riconosce il valore di scelte d’acquisto a ridotto impatto ambientale.

Nel 2011, la cifra investita dalle imprese in Italia per l’energia solare ha superato i 2,8 miliardi di euro. A rivelarlo è l’Irex Annual Report di Althesys, in cui emerge il fatto che le strategie degli operatori stanno mutando e molte delle iniziative imprenditoriali italiane puntano all’estero, per approfittare di incentivi maggiori e più vantaggiosi. Nell’anno in corso, infatti, le operazioni condotte al di fuori dei confini nazionali hanno raggiunto il 4% del totale, contro solo l’1% del 2010.

Le prospettive nel nostro Paese sono sempre più interessanti, soprattutto in vista del raggiungimento della grid parity (ovvero l’equivalenza di costo tra l’energia fotovoltaica e le fonti fossili) entro il 2013. A livello europeo, leggendo l’ultimo rapporto trimestrale di Ernst&Young “Renewable Energy Country Attractiveness Indices”, si scopre che l’Italia è al quinto posto a livello generale, seconda in Europa solo alla Germania, quarta nel fotovoltaico, e settima nell’eolico. A guidare però il mondo sono i paesi emergenti, con la Cina che si attesta leader del settore nonostante abbia subito un rallentamento rispetto al 2010. La Cina ha la più alta capacità installata di energia eolica; è il più grande produttore di pannelli solari e in costante sviluppo nell’implementazione delle vetture elettriche. A cercare di contenderle il podio, gli Stati Uniti che sono secondi.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

martedì 27 dicembre 2011

I semafori a risparmio energetico costano caro alle casse del Comune

Fonte: ilgiorno.it

Quasi 900mila euro per cambiare 85 semafori. Il tutto per uniformarsi alle direttive dell'Autorità per l'energia elettrica.Costa caro il risparmio energetico al Comune alle prese con le lampadine dei suoi 85 semafori. Ammonta a ben 860mila euro il progetto definitivo per la riqualificazione degli impianti semaforici appena approvato dalla Giunta, un intervento che prevede in 43 incroci semaforizzati di Monza una serie di miglioramenti di cui i principali sono dettati dall’Autorità per l’energia elettrica secondo le norme del 2010 in materia di risparmio energetico.
Le direttive infatti richiedono al municipio di sostituire le vecchie lampade semaforiche con nuove luci a Led. Un’azione che nel lungo periodo garantirà risparmi nei consumi energetici e nelle spese di manutenzione, ma che nell’immediato costa caro. Oltre 300mila euro in più rispetto al primo progetto del Comune redatto nel 2008 per la sistemazione dei semafori, che non prevedeva lampade a Led.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Enel Green Power realizza parco eolico in Usa

Fonte: a-realestate.it

L'impianto da 200 MW ha richiesto un investimento di 350 mln di dollari. ANSA) - ROMA, 27 DIC - Enel Green Power Nord America ha messo in esercizio l'impianto eolico di Caney River in Kansas, l'impianto ha una capacità installata di 200 Mw e porta così la capacità totale dell'azienda in Nord America a 986 Mw. Il nuovo impianto, che ha richiesto un investimento totale di 350 milioni di dollari, è costituito da 111 turbine eoliche da 1,8 MW ciascuna per una capacità totale installata di circa 200 Mw. A regime produrrà 765 milioni di kWh all'anno, in grado di soddisfare i consumi annuali di circa 70 mila famiglie americane e di evitare l'emissione in atmosfera di oltre 580 mila tonnellate di CO2 all'anno. L'energia prodotta dal parco eolico di Caney River, sviluppato dal partner TradeWind Energy, verrà acquistata dalla Tennessee Valley Authority nell'ambito di un contratto di durata ventennale. Il progetto di Caney Wind River prevede un finanziamento di 8,5 milioni di dollari destinato al piano per la conservazione del patrimonio ambientale della Tallgrass Prairie in Kansas.(ANSA).(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Provincia Macerata dice no a impianto fotovoltaico Nereo srl

Fonte: ansa.it
(ANSA) - MACERATA, 27 DIC - La Provincia di Macerata ha espresso un giudizio di compatibilita' ambientale negativo sul progetto di impianto fotovoltaico che la Nereo Marche Energia srl di Roma vorrebbe realizzare in contrada Boschetto, nel territorio di Macerata. La dimensione dell'impianto - 18 Mw in 37 ettari di superficie - e' eccessiva, e non compatibile con le caratteristiche ambientali del sito. anche in vista della futura realizzazione di una stazione di smistamento Terna. Cosi' il settore Ambiente della Provincia. (ANSA).(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Fotovoltaico: proposte anti-crisi dagli imprenditori padovani „Fotovoltaico, tavolo provinciale per salvare la "lobby" dalla crisi

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otovoltaico: proposte anti-crisi dagli imprenditori padovaIn un documento, le principali aziende padovane del settore, che dà lavoro a circa 5 mila addetti, hanno messo nero su bianco le proprie richieste e proposte "a costo zero" al Governo e agli Enti locali. Fotovoltaico: proposte anti-crisi dagli imprenditori padovani

Le speranze del settore sono tutte racchiuse nel documento sottoscritto oggi in Provincia, dove i maggiori esponenti della "lobby" padovana del fotovoltaico si sono ritrovati per mettere nero su bianco le proprie proposte e suggerimenti a "costo zero" rivolti al Governo e agli enti locali per risollevare l'intero comparto dalla crisi in atto.
Il documento è stato firmato dall'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Barison e dai rappresentanti delle associazioni sindacali, di categoria e delle aziende che hanno partecipato al Tavolo del fotovoltaico attivato nei mesi scorsi. "Abbiamo voluto chiudere questo percorso con la fine dell'anno - ha spiegato l'assessore Barison - perché nei prossimi mesi il Governo affronterà una serie di questioni per varare il decreto legato allo sviluppo e noi riteniamo che questo documento vada inserito nelle linee che verranno indicate per la ripresa".

LA REALTÀ PADOVANA. Le aziende padovane rappresentano il maggiore "distretto" del settore in Italia. Tra lavoratori diretti e indiretti sono occupate circa 5 mila persone. Le sette più importanti realtà del territorio hanno manifestato la necessità di dover ricorrere alla cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali per centinaia di posti di lavoro diretti, trascinando in questa dinamica tutta la rete di piccole aziende e artigiani dell'indotto.

DIFFICOLTÀ, LE RAGIONI. La sofferenza si è aggravata per la mancanza di un Piano energetico nazionale e di un Piano energetico regionale, per le difficoltà di accedere al credito causato dalla crisi in atto, per l'alto costo del denaro con conseguenze sulla competitività con le ditte asiatiche, per l'incertezza dei tempi di erogazione dei contributi da parte del Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e per i ritardi nei tempi di allaccio da parte di Enel o Terna.

Fotovoltaico: proposte anti-crisi dagli imprenditori padovani
LE RICHIESTE AL GOVERNO:

Fotovoltaico: proposte anti-crisi dagli imprenditori padovani
- attivare fondi di garanzia a sostegno delle imprese tramite strumenti già a disposizione (ad esempio "Fondo rotativo per Kyoto") per favorire il consolidamento della filiera produttiva italiana (in particolare per l'acquisto delle materie prime);
- fare in modo che il Gse eroghi i contributi e dia le risposte previste nei tempi di legge (o addirittura li riduca), con penali adeguate che vadano realmente a motivare il Gse a rispettare i tempi e/o a compensare i danni causati dai ritardi;
- fare in modo che si riducano i tempi da parte dell'Enel in tutte le procedure legate all'autorizzazione e all'allaccio degli impianti alla rete elettrica, con penali che vadano realmente a motivare la società elettrica a rispettare i tempi e/o a compensare i danni causati dai ritardi.
- fornire garanzie al sistema bancario perché continui o aumenti il finanziamento per la costruzione degli impianti fotovoltaici;
- istituire un Tavolo istituzionale costituito dalle parti sociali e presieduto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dell'ambiente per monitorare lo sviluppo e le principali criticità del settore fotovoltaico, e per definire il "dopo" IV Conto Energia, individuando le azioni di sostegno al settore;
- semplificare le procedure del Gse al fine di dare tempi certi, indispensabili all'erogazione dei prestiti da parte degli Istituti bancari.

LE RICHIESTE AGLI ENTI LOCALI:
- agevolare, nel rispetto dei regolamenti, l'autorizzazione all'installazione degli impianti su tetto e su terreno;
- promuovere il coordinamento delle aziende del territorio per proporsi nei mercati esteri, con il supporto attivo ed efficiente degli istituti bancari, delle parti sociali, della Provincia e della Regione;
- individuare la filiera fotovoltaica come strategica a livello regionale attraverso progetti specifici di finanziamento per piani di sviluppo industriale;
- attivare presso l'Agenzia provinciale per l'energia, un tavolo tecnico per progetti di ricerca, formazione e informazione.

I FIRMATARI. Il documento è stato sottoscritto da: Provincia di Padova, Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti, Upa, Cna, Confapi, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Solon Spa, Helios Technology Spa, Xgroup Spa, Ecoware Spa, Ambra Sol Srl, Ecoprogetti, Espe Srl. (www.linnova.it 1° nel fotovoltaico in Sardegna)

Energia, dalla Provincia di Padova un documento al Governo sul fotovoltaico

Fonte: iltempo.it

Padova, 27 dic. (Adnkronos) - Un documento per salvare il settore fotovoltaico con suggerimenti e richieste al Governo e agli Enti locali. La proposta rappresenta la sintesi dei lavori svolti dal Tavolo che si è riaperto lo scorso ottobre e ha riunito in Provincia di Padova istituzioni, associazioni sindacali e di categoria oltre alle imprese più importanti del territorio per programmare le strategie future a sostegno del comparto. La proposta che riassume la situazione e indica alle istituzioni nazionali e territoriali le linee guida per salvaguardare il fotovoltaico, è stata firmata questa mattina a Palazzo Santo Stefano dall'assessore provinciale al Lavoro e Formazione Massimiliano Barison e dai rappresentanti delle associazioni sindacali, di categoria e delle aziende che hanno partecipato al Tavolo del fotovoltaico.
Erano inoltre presenti il presidente della Terza commissione consiliare ''Attività produttive, formazione e lavoro'' Pietro Giovannoni e il consigliere regionale Stefano Peraro. Sono inoltre intervenuti il deputato Margherita Miotto, i sindacalisti Giovanni Acco (Fiom Cgil), Andrea Bonato (Fim Cisl) e Nello Cum (Uil), oltre agli imprenditori Carlo Cotogni (X Group), Leopoldo Franceschini (Ecoware) e Domenico Sartore (Rivs). ''Questo documento - ha spiegato l'assessore Barison - è frutto di un lavoro particolarmente complesso svolto da molteplici soggetti. Sindacati, associazioni di categoria, istituzioni e aziende si sono messi insieme per proporre al Governo una serie di suggerimenti a sostegno di un settore che consideriamo strategico per l'economica italiana e padovana. Abbiamo voluto chiudere questo percorso con la fine dell'anno perché nei prossimi mesi il Governo affronterà una serie di questioni per varare il decreto legato allo sviluppo e noi riteniamo che questo documento vada inserito nelle linee che verranno indicate per la ripresa. Solo nella provincia di Padova il fotovoltaico dà impiego a 5.000 addetti tra lavoratori diretti e indiretti. Come punto prioritario chiediamo che si dica in maniera chiara che questo settore è strategico per l'Italia e si agisca di conseguenza''. All'indomani dell'approvazione del ''Decreto Romani'' lo scorso marzo e in vista dell'approvazione di un secondo decreto denominato ''IV Conto Energia'', la Provincia di Padova si è subito attivata per convocare un tavolo e creare una ''lobby'' positiva sul territorio a sostegno del settore fotovoltaico. Ne è scaturito un primo documento con precise richieste che sono state in parte accolte in sede ministeriale. Nel frattempo, tuttavia, oltre all'incertezza determinata dai due decreti nella programmazione di nuovi interventi da parte delle aziende, la crisi economica ha peggiorato la situazione. Il Tavolo provinciale è quindi tornato a riunirsi per predisporre un secondo documento con le linee guida per lo sviluppo futuro del fotovoltaico. ''Questo documento - ha aggiunto Barison - si struttura in quattro parti. La prima offre un'analisi del settore, la seconda ne individua le criticità, la terza esplicita i costi e i benefici e la quarta elenca le proposte a costo zero che le aziende, le associazioni di categoria e sindacali indicano al Governo e agli enti locali per rilanciare il settore fotovoltaico''. In particolare, la sofferenza del comparto si è aggravata per la mancanza di un Piano energetico nazionale e di un Piano energetico regionale, per le difficoltà di accedere al credito causato dalla crisi in atto, per l'alto costo del denaro con conseguenze sulla competitività con le ditte asiatiche, per l'incertezza dei tempi di erogazione dei contributi da parte del Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e per i ritardi nei tempi di allaccio da parte di Enel o Terna. Tutto ciò sta mettendo a dura prova le aziende padovane che rappresentano il maggiore ''distretto'' di questo settore in Italia. Nel territorio padovano, infatti, tra lavoratori diretti e indiretti sono occupati circa 5.000 lavoratori.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

2011: l'anno orribile del pianeta Terra

Fonte: rassegna.it

Sta per finire l’anno peggiore di sempre per il nostro ecosistema. Gas serra alle stelle, ghiacciai ai minimi, temperatura in salita. E poi, terremoti, catastrofi nucleari, siccità e inondazioni. La Iea: "In crescita le rinnovabili, ma ancora non basta". Un "annus horribilis" per il nostro pianeta. Il 2011 finisce negli annali come l’anno peggiore di sempre per il nostro ambiente naturale . Il gas serra è salito a livelli record, lo scioglimento dei ghiacciai dell'artico è arrivato quasi ai livelli del 2007, mentre la temperatura ha toccato i livelli più alti mai registrati.
Ma c’è di più, in Europa ed in Africa si è raggiunto un numero record di catastrofi naturali, mentre negli Stati Uniti sono state registrate temperature massime e minime da record. Sempre nel 2011 la popolazione mondiale ha poi raggiunto i 7 miliardi di persone, c'è stato il peggior disastro nucleare di sempre e si è raggiunto un record di investimenti nelle energie rinnovabili.

Secondo il Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) istituto statunitense che monitora lo stato del mare e dell'atmosfera attraverso 41 indicatori, nel 2011 è aumentata la temperatura sulla Terra, in particolare tutti gli ultimi 25 anni hanno registrato temperature al di sopra della media e gli ultimi 15 anni sono stati quelli più caldi. Un fenomeno particolarmente allarmante nel 2011 perché è capitato proprio mentre era in corso la "Niña", un fenomeno naturale che quest'anno ha provocato un raffreddamento oceanico che, in condizioni normali, avrebbe invece dovuto provocare un abbassamento delle temperature.

Neanche la crisi economica ha dato una mano all'ambiente. Nonostante la stagnazione o la recessione in corso in molti Paesi industrializzati, infatti, la quantità di Co2 rilevata nell'area test di Manua Loa alla Hawai, ha raggiunto una concentrazione di 394 parti per milione nel maggio scorso. Un livello del 39% superiore a quello della concentrazione presente all'inizio dell'era industriale. Secondo l'università tedesca di Brema, nel settembre di quest'anno i ghiacci dell'Artico hanno raggiunto inoltre il minimo storico, la misurazione effettuata però attraverso un sensore istallato su un satellite della Nasa (l'ente spaziale americano), è stata tuttavia corretta qualche giorno dopo da altri dati, elaborati da satelliti diversi dall'US National Snow e Ice Data Center che hanno invece rilevato come la superficie dei ghiacciai sia invece più grande di quanto affermato dall'università tedesca.

Comunque sia la situazione resta gravissima, secondo Christophe Kinnard, del Centro di Studi Avanzati sulle zone aride a La Serena in Cile, la riduzione e la portata del declino del ghiaccio marino "sembrano essere i più gravi degli ultimi 1450 anni". Mentre le condizioni meteorologiche avverse nel 2010 si sono accanite di più su Europa orientale, Russia, Pakistan e Medio Oriente, nel 2011 è toccato agli Stati Uniti che hanno dovuto registrare alluvioni disastrose lungo i fiumi Mississippi e Missouri, record di incendi, 1600 tornado e gravissime siccità. Sono stati catalogati un totale di 14 gravi disastri per un totale di 50 milardi di dollari, quasi un "Madoff" ambientale.

Il 2011 è stato anche l'anno dell'acqua, troppa in alcuni casi, poca, pochissima in altri. Ed in entrambi ha provocato disastri, in Italia le alluvioni sono cominciate a marzo, e finite a novembre. In Australia un'alluvione ha devastato un'area grande quanto Francia e Germania messe insieme, mentre nelle Filippine la tempesta tropicale Washi ha ucciso 1000 persone distruggendo le case di altre 300 mila. Alluvioni anche in Thailandia, mentre la siccità che ha colpito la Cina nel 2010 è continuata, ed ancora continua, per tutto il 2011.
Ma a soffrire della più spaventosa siccità quest'anno sono state le aree più povere della terra, la Somalia ed il Corno d'Africa che hanno subito la peggiore siccità degli ultimi 60 anni, una tragedia che ha causato la morte di miglia di persone ed animali e che ha direttamente colpito, aggravando una condizione di vita già al limite della sussistenza, 10 milioni di persone.

E poi il 2011 verrà anche ricordato come l'anno straordinario per i grandi terremoti che hanno colpito in sette settimane, tra il 1° gennaio ed il 21 febbraio Argentina, Cile, Iran, Pakistan, Tagikistan, Tonga, la Birmania, le Isole Salomone, Tonga, Sulawesi, Fiji e Nuova Zelanda. Ma di gran lunga il terremoto più catastrofico è stato quello che ha causato il micidiale tsunami che si è abbattuto sulla costa orientale giapponese l'11 marzo scorso. Il sisma e l'onda assassina hanno ucciso 15.500 persone, hanno causato i crolli di tre reattori nucleari della centrale di Fukushima provocando l'evacuazione di 160 mila persone. La situazione del problema radioattivo nell'area della centrale e nelle sue zone limitrofe è ben lontana dall'essere risolta e anche se commentatori occidentali ed industria locale tendono a minimizzare i rischi di radiazioni, secondo le ultime rilevazioni fatte, il livello del cesio radioattivo registrato al largo della costa è risultato essere superiore di 50 volte rispetto al livello normale.

Dopo questo oceano di disgrazie una buona notizia: il Programma Ambiente delle Nazioni Unite ha annunciato che gli investimenti nelle energie rinnovabili sono cresciuti del 32% nel 2010, raggiungendo la cifra record di 211 miliardi di dollari dal 2004. Per la prima volta, gli investimenti nelle economie dei Paesi in via di sviluppo sono stati superiori a quelli nelle economie sviluppate. Secondo Bloomberg New Energy Finance gli investimenti nelle energie rinnovabili sono destinati a raddoppiare nei prossimi otto anni e raggiungeranno i 395 miliardi di dollari entro il 2020. La cattiva notizia, però, è che l'Agenzia internazionale dell'energia (IEA) dice anche questo non sarà sufficiente per stabilizzare le emissioni e a controllare il cambiamento climatico. Di strada da fare ne resta ancora moltissima. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Solar Energy Solidarity: solidarietà fotovoltaica

Fonte: pienosole.it

PROINSO ha lanciato un’azione di responsabilità sociale su Facebook, il mayor dei Social Network.
Il progetto si chiama Solar Energy Solidarity: l’idea è che ogni “clik” registrato sulla pagina Facebook viene considerato come 1 Watt.
Tutta la potenza complessiva, che niente non è che il totale dei clik degli utenti, diventerà materiale fotovoltaico da donare ai progetti attivi nei Paesi privi di risorse economiche e adatti per sfruttare l’energia solare.
L’obiettivo è quindi trasformare i “Mi piace” di energia solidale degli utenti in materiale solare fotovoltaico che PROINSO donerà destinandolo a progetti fotovoltaici solidali per zone in difficoltà.
La campagna Solar Energy Solidarity rimarrà attiva fino al 12 gennaio 2012 sulle pagine Facebook di PROINSO di Spagna, Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Stati Uniti e Canada.
Basterà un clik e gli utenti che visitano la pagina Facebook “SOLAR ENERGY SOLIDARITY” accumulerano 1 watt di energia fotovoltaica solidale e avranno la possibilità di contribuire con le proprie idee, intuizioni e consigli ai progetti di energia solidale che verranno realizzati. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Eolico e P3, lo scandalo che investe la Regione è arrivato alle ultime battute

Fonte: lanuovasardegna.gelocal.it

La lunga ombra di Flavio Carboni. Entro la prossima potrebbe essere fissata l'udienza preliminare sulla cosiddetta P3. SASSARI. Entro la prossima potrebbe essere fissata l'udienza preliminare sulla cosiddetta P3. Secondo la Procura di Roma, 14 dei 20 indagati tra politici, imprenditori, funzionari, avrebbero costituito un'associazione segreta (violazione della legge Anselmi) con lo scopo, fra gli altri, d'invadere la Sardegna con parchi eolici, facendo affari su terreni a prezzi di saldo perché inquinati.
Braccio operativo, per l'accusa, Flavio Carboni, che avrebbe contato sulla nomina di un suo uomo, Ignazio Farris, a capo all'Arpas (Agenzia protezione ambiente), decisa dal presidente Ugo Cappellacci, indagato per abuso d'ufficio. Al vertice della presunta loggia, oltre a Carboni, i big del Pdl Marcello Dell'Utri e Denis Verdini: l'avrebbero utilizzata per condizionare esiti giudiziari, dal Lodo Alfano alla decisione sull'arresto di Nicola Cosentino. Tutto - rivelano le intercettazioni - per compiacere "Cesare", Berlusconi.

I sardi indagati sono Farris, presunto esecutore dei piani di Carboni nella gestione delle licenze per l'eolico, Pinello Cossu, capo del Consorzio Tea che si occupa di bonifiche e zio di Antonella Pau, compagna di Carboni nonché presunta sodale nella gestione dei 5,5 milioni messi a disposizione dalle imprese di Forlì interessate all'eolico; poi l'ex funzionario del Comune di Porto Torres Marcello Garau e la consorte di Carboni, Maria Laura Scanu Concas. Prima dell'udienza preliminare, l'aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Rodolfo Sabelli dovranno esercitare l'azione penale, e forse archiviare - salvo inchiesta-stralcio - la posizione dell'dell' ex assessore all'Urbanistica, Gabriele Asunis, e dell'allora commissario dell'Autorità d'ambito, Franco Piga, inizialmente sospettati di corruzione (come Cappellacci) per la nomina di Farris. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Eolico in Capitanata Tar boccia la Regione

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

BARI - La Regione aveva detto no, il Tar ha deciso di riaprire i termini. I giudici amministrativi baresi hanno accolto i ricorsi cautelari di nove società operanti nel settore dell'energia (tutte legate da un denominatore comune: la sede sociale in via Gramsci 103, a Foggia) che avevano presentato istanza per la realizzazione di altrettanti parchi fotovoltaici in diversi comuni garganici.

Con distinti provvedimenti, la I sezione del Tar barese (presidente Corrado Allegretta, relatore Francesco Cocomile) ha ordinato alla Regione di riaprire l'istruttoria per il rilascio di autorizzazione unica richiesta tre anni fa per diversi parchi eolici con centinaia di «torri» da installare nei comuni di Foggia, Castelluccio dei Sauri, San Paolo Civitate, Orsara di Puglia e Stornarella.
Tuttavia, gli uffici regionali, avevano recentemente richiesto un'integrazione documentale e, a seguito di un ritardo da parte delle società interessate che avevano chiesto una proroga del termine, hanno formalizzato il «no» all'autorizzazione.

Tale comportamento è stato ritenuto «irragionevole e sproporzionato» dal Tar che non comprende il motivo per il quale «la Regione ha ritenuto di concludere definitivamente (ed in modo negativo, con un diniego), nel volgere di poco tempo, il procedimento autorizzatorio pendente da circa tre anni, nonostante l'espressa richiesta di proroga da parte della società istante». Insomma, per i giudici quel «no» è ingiustificato per cui la Regione dovrà rivedere i suoi provvedimenti.

Le stesse società, un anno fa, avevano avuto ragione dal Tar su un altro ricorso, quello relativo alla (mancata) attivazione della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione impatto ambientale (c.d. screening) per la realizzazione di impianti in alcuni comuni garganici per i quali la provincia dauna aveva congelato la pratica in attesa della pubblicazione del Prie, il piano regolatore degli impianti eolici. Per i giudici amministrativi, il ritardo di un onere amministrativo di un ente pubblico non poteva ricadere su un privato: morale, ricorso accolto e procedura avviata... d'ufficio.

Adesso la Regione, nei confronti delle stesse aziende, ha attuato un comportamento «chiuso». Perché? Alcuni provvedimentI recenti dell'amministrazione regionale hanno ritenuto eccessivamente impattanti alcuni progetti delle singole aziende, assoggettandoli così alla procedura di impatto ambientale. Sul punto va precisato che ad essere interessate a tale affare delle pale eoliche sono nove ditte diverse (tutte srl unipersonali con 10mila e 400 euro di capitale sociale, fonte dati Camera di commercio) riconducibili a soci unici amministratori: quattro fanno capo a Claudio De Bellis, 32 anni (Clean energy re srl, Clean energy se Uno srl, Clean energy Re Due srl, Clean energy re tre srl) e cinque al 49enne Giuseppe Casolaro (Free energy srl, Free energy Uno srl, Free energy Due srl, Free energy Tre srl, Fee energy quattro srl). Tutte e nove le aziende hanno la stessa sede sociale (in via Gramsci a Foggia) e presentano bilanci pressochè simili. Gli ultimi due esercizi finanziari non registrano alcuna attività particolare, fatta eccezione per alcune movimentazioni di liquidità (poche migliaia di euro) e un utile che oscilla tra 1 e 30 euro. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

ENEL GP: IN RETE PARCO EOLICO DI CANEY RIVER NEGLI USA

Fonte: agienergia.it

AGI) - Roma, 27 dic. - La controllata americana di Enel Green Power - Enel Green Power Nord America Inc. - ha messo in esercizio l'impianto eolico di Caney River nella contea di Elk, in Kansas, portando cosi' la capacita' totale installata in Nord America a 986 MW. Il nuovo impianto, che ha richiesto un investimento totale di 350 milioni di dollari, e' costituito da 111 turbine eoliche V-90 da 1,8 MW ciascuna per una capacita' totale installata di circa 200 MW.
A regime, si legge in una nota, produrra' 765 milioni di kWh all'anno, in grado di soddisfare i consumi annuali di circa 70.000 famiglie americane e di evitare l'emissione in atmosfera di oltre 580.000 tonnellate di CO2 all'anno. "Procediamo con regolare puntualita' nella crescita organica in USA -ha affermato Francesco Starace, CEO di Enel Green Power - Caney River costituisce un'importante dimostrazione della capacita' di realizzare in tempi record impianti di dimensioni ragguardevoli in questo importante mercato." L'energia prodotta dal parco eolico di Caney River, che e' stato sviluppato dal partner di EGP-NA, TradeWind Energy, verra' acquistata dalla Tennessee Valley Authority nell'ambito di un contratto di durata ventennale. Il progetto di Caney Wind River prevede un finanziamento di 8,5 milioni di dollari destinato al piano per la conservazione del patrimonio ambientale della Tallgrass Prairie in Kansas. In particolare, il finanziamento servira' alla costituzione dei vincoli necessari alla conservazione ambientale di oltre 18.000 ettari, alla riqualificazione di 6.000 ettari della Tallgrass Prairie Habitat e alla ricerca sul vento e sulla fauna selvatica di questo ecosistema. (AGI) Red/Il

Fotovoltaico, l’impianto da 15 MW non è stato autorizzato

Fonte: ilsannioquotidiano.it

SAN BARTOLOMEO IN GALDO - Si conclude il procedimento autorizzativo finalizzato alla costruzione ed esercizio di un impianto fotovoltaico di produzione di energia elettrica della potenza di 15 MW nel comune di San Bartolomeo in Galdo. Il progetto, presentato dalla Master Wind, non è stato autorizzato.
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, il 19 dicembre è stato pubblicato un Decreto Dirigenziale (il numero 639 del 14 dicembre 2011) che riporta un provvedimento di diniego alla costruzione ed esercizio dell’impianto.
La procedura di autorizzazione unica era stata attivata in Regione a seguito di istanza della stessa società, inoltrata a fine dicembre 2010.
Seguiva nel mese di maggio la convocazione della Conferenza di Servizi per il 15 giugno. Riunione che si è chiusa negativamente: dal verbale si rileva che dagli atti non risulta depositato quanto prescritto dalla lettera F del punto 13.1 delle Linee Guida nazionali.
Il verbale della seduta è stato trasmesso alla società proponente e agli enti convocati, e nei dieci giorni previsti la società interessata non ha presentato alcuna osservazione.
E dunque, l’istruttoria per l’iter autorizzativo si conclude ora con il Decreto Dirigenziale numero 639 del 14 dicembre 2011, con cui la Regione Campania ha disposto provvedimento di diniego alla costruzione ed esercizio dell’impianto. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Fotovoltaico: la Convert Italia pagherà l'Imu ai suoi dipendenti

Fonte: greenme.it

Invece di panettoni e pacchi aziendali, il titolare della Convert Italia, un’azienda romana nel settore del fotovoltaico ha deciso di regalare ai suoi dipendenti…l’Imu!

Così se il Governo Monti ha chiesto a tutti gli italiani di fare sacrifici introducendo la nuova imposta sugli immobili, Giuseppe Moro, presidente e amministratore delegato dell’azienda trentennale che produce il meccanismo che fa ruotare i pannelli solari in base alla posizione del sole ha deciso di rimborsare l’importo della nuova ICI ai suoi addetti. La Convert Italia conta ad oggi 60 dipendenti di cui il 30% donne.
Come spiega lo stesso Moro in un intervista al Corriere della Sera: «Quando abbiamo saputo che tornava l' Ici abbiamo visto che sarebbe stato doloroso per operai che guadagnano 1.400-1.600 euro», racconta Moro. «Saranno circa 35-40 i dipendenti coinvolti, con un reddito famigliare complessivo fino a 65 mila euro. Sono invece esclusi i dirigenti, che non ne hanno bisogno. Ci costerà tra 60 e 100 mila euro: su questo rimborso infatti noi ci pagheremo le tasse, visto che è considerato come un bonus». Non poco per un’azinda che fatturerà 30 milioni con un 8% di utili.

E stupisce anche l’equità e la progressività dei rimborsi che è alla base di questa che può definirsi una vera e propria azione di welfare aziendale. Perché, ad esempio, solo ai dipendenti con figli a carico verrà rimborsato il 100% dell’Imu, mentre a quelli senza figli il 70%, fino a un massimo di duemila euro.

«Lo faremo per il 2012, poi ci tareremo perché non possiamo ripeterlo tutti gli anni, anche se le cose per il nostro settore non stanno andando malissimo.» continua Moro, esponente di Assosolare, nell'intervista che si dichiara comunque fiducioso nelle misure previste dalla Manovra definita "una pillola amara ma va presa sperando di guarire e andare avanti. E senza cercare di salvaguardare ciascuno solo il proprio giardinetto".

Alla domanda finale del giornalista su quanto questa iniziativa sia solidarietà o marketing Moro risponde: «Beh, è come chiedere all' oste se il vino è buono. Le rispondo in percentuali: 70%-30%»

Un 30% che dovrebbe fungere da esempio non pensate? (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Edison, a Edf l'80% di foro Bonaparte. Accordo a 0,84 euro anche per opa

Fonte: adnkronos.com

Milano - (Adnkronos) - Delmi invece acquisirà il 70% di Edipower. L'operazione risulta "condizionata dalla conferma da parte di Consob. Passera: soddisfatto per accordo. Edf acquisirà il 50% di holding Transalpina di Energia da Delmi, arrivando così a possedere l'80,7% di Edison. E' quanto si legge in una nota diffusa dalla società francese in relazione all'accordo di principio siglato con i soci italiani per il riassetto di Foro Bonaparte. La stima del valore delle azioni di Edison alla base di questo accordo è di 0,84 euro per azione.L'operazione risulta "condizionata dalla conferma da parte di Consob che il prezzo dell'Opa obbligatoria non sia superiore a 0,84 euro per ogni azione Edison".
Delmi invece acquisirà il 70% di Edipower da Edf (50%) e Alpiq (20%) per circa 600 milioni e 200 milioni di euro, secondo quanto riferisce la nota. Il prezzo "sarà uguale al prezzo pagato da Edf per le azioni Tde, aumentato di 100 mln di euro".

Saranno stipulati contratti per la fornitura di gas da Edison a Edipower a condizioni di mercato, per la copertura del 50% del fabbisogno di Edipower per i prossimi 6 anni. L'intesa è subordinata all'approvazione da parte degli organi societari di A2A, Edf, Delmi e Edison entro il 31 Gennaio 2012 e sarà efficace dall'ultima delle approvazioni. I contratti definitivi dovranno essere sottoscritti entro il 15 Febbraio 2012. Il Closing dovrà avvenire entro e non oltre il 30 giugno 2012.

Questa operazione, si legge ancora, rappresenta lo snodo di un percorso iniziato nel 2005 con l'acquisizione congiunta del gruppo Edison da parte di A2A (e degli altri soci di Delmi) e di EDF. Da tali accordi nasceranno due importanti poli energetici in Italia che, grazie alla stabilizzazione organizzativa e al rilancio delle attività, contribuiranno alla ripresa dello sviluppo economico del Paese, generando valore su tutto il territorio e offrendo nuovo impulso al tessuto produttivo italiano.

''Sono particolarmente soddisfatto per l'esito delle trattative tra il gruppo Edf e il gruppo A2A, unitamente ai suoi principali soci italiani. Due protagonisti del mondo energetico italiano - Edison ed Edipower - chiariscono le rispettive strutture azionarie e rafforzano validi e trasparenti rapporti di collaborazione operativa. A2A, con l'impegno in Edipower, diventa il secondo produttore nazionale di energia elettrica''. Così il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, a proposito dell'accordo raggiunto oggi tra i soci italiani e francesi di Edison.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Energia elettrica: Corte Ue respinge il ricorso dell’Enel contro Aeeg

Fonte: greenbiz.it

La Corte di giustizia europea ha risolto una domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tar Lombardia nell’ambito di un ricorso dell’Enel in materia di "offerte a condizioni fissate in via autoritativa" riguardante la controversia fra l'Enel Produzione Spa e l'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg).

A tale proposito la Corte Ue ha affermato la non contrarietà nei confronti della normativa Comunitaria (in particolare nei confronti della direttiva 54/2003 - norme comuni sul mercato interno dell'energia elettrica) della normativa nazionale italiana che impone ai produttori di energia elettrica che dispongono di impianti essenziali per il funzionamento della rete, a presentare offerte sulla base delle condizioni fissate dall’Authority (e non basate quindi sull'incontro fra la domanda e l'offerta).
Ma andiamo con ordine. La delibera del 2009 dell'Aeeg (Aeg/elt52/09) impugnata dall’Enel si fonda su di una legge nazionale del 2009, la cosiddetta “legge anticrisi” 2/2009. Questa è volta alla riduzione del prezzo dell'energia elettrica al fine di garantire minori oneri per le famiglie e a evitare che si crei nel mercato una condizione di potere dominante esercitato di fatto dai titolari delle unità di produzione essenziali.

Tale legge, in particolare all’articolo 3- comma 11, afferma che "i soggetti che dispongono singolarmente di impianti o di raggruppamenti di impianti essenziali per il fabbisogno dei servizi di dispacciamento, come individuati sulla base dei criteri fissati dall'Autorità per l'energia in conformità ai principi di cui alla presente lettera, sono tenuti a presentare offerte nei mercati alle condizioni fissate dall'Autorità, che implementa meccanismi puntuali volti ad assicurare la minimizzazione degli oneri per il sistema e un'equa remunerazione dei produttori: in particolare, sono essenziali per il fabbisogno dei servizi di dispacciamento, limitatamente ai periodi di tempo in cui si verificano le condizioni di seguito descritte, gli impianti che risultano tecnicamente e strutturalmente indispensabili alla risoluzione di congestioni di rete o al mantenimento di adeguati livelli di sicurezza del sistema elettrico nazionale per significativi periodi di tempo".

Secondo quanto stabilito dalla Corte di giustizia Ue quindi l’Aeeg ha il diritto di stabilire condizioni per le offerte sul mercato nazionale dell’energia elettrica se finalizzate alla riduzione dei prezzi “nell’interesse del consumatore finale e della sicurezza della rete elettrica”. Ciò in quanto la direttiva 54/ 2003 del Parlamento europeo e del Consiglio ,chiamata in causa dall’Enel nel ricorso, “deve essere interpretata nel senso che non osta ad una normativa nazionale, come quella in discussione nella causa principale".

La Corte Ue ricorda inoltre che la normativa italiana, "ai fini della riduzione del prezzo dell'energia elettrica nell'interesse del consumatore finale e della sicurezza della rete elettrica, impone agli operatori che hanno la disponibilità di impianti o di raggruppamenti di impianti considerati essenziali….., l'obbligo di presentare offerte sui mercati nazionali dell'energia elettrica alle condizioni previamente stabilite da tale autorità, purché tale normativa non vada oltre quanto necessario per il raggiungimento dell'obiettivo da essa perseguito ".

La palla passa quindi ora nuovamente al giudice amministrativo italiano che ha sottoposto la causa alla Corte Ue. Sarà lui che dovrà stabilire se la delibere dell'Autorità dell'energia, oggetto della controversia sollevata dall’Enel, non siano andate oltre alle finalità indicate dalla legge, ovvero la riduzione del prezzo dell'energia elettrica nell'interesse del consumatore finale e la sicurezza della rete elettrica. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Energia: apre a Firenze il primo 'Punto Enel partner' d'Italia

Fonte: liberoquotidiano.it

Firenze, 27 dic. - (Adnkronos) - Firenze citta' dei primati grazie ad Enel Energia: dopo l'inaugurazione del Punto Enel piu' tecnologico d'Italia a febbraio, in via Corridoni, e dopo l'indimenticabile Flash Show che il 22 ottobre ha illuminato Palazzo Vecchio con spettacolari giochi di luce in onore a Dante Alighieri e alla citta', arriva un altro record con l'apertura ufficiale nel capoluogo toscano del primo ''Punto Enel Partner'' d'Italia, in via Benedetto Accolti n. 25/A in zona Firenze Sud. Gli sportelli Enel sono gia' disponibili al pubblico. Si tratta a tutti gli effetti di un Punto Enel, dove i Clienti potranno recarsi e trovare assistenza per risolvere tutte le questioni inerenti il loro contratto di elettricita' e gas e per aderire alle vantaggiose offerte di Enel Energia sul libero mercato. A gestirlo sara' il personale del partner di Enel Energia, Mediatel Service, con apertura dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

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lunedì 26 dicembre 2011

Le “quattro mura” del futuro sono già qui

Fonte: ambienteambienti.com

Dai prototipi avveniristici alimentati totalmente da energia solare, alla casa ecologica tutta italiana e dai costi accessibili: il futuro delle abitazioni parla italiano.Una casa “farfalla”, che spiega le ali di un erboso tetto verde, pensato per trattenere la pioggia e poi riutilizzarla in un giardino verticale dove coltivare frutta e ortaggi. Una casa ispirata alla quarta dimensione, quella del tempo dopo quella dello spazio, che segue le esigenze familiari legate al susseguirsi delle stagioni. O ancora la casa ecologica per antonomasia, costruita con materiali tutti interamente riciclabili. Eccole; le abitazioni del futuro sono già qui.
La casa “farfalla”, alla quale è stato dato il nome Watershed, ha vinto la sesta edizione del Solar Decathlon 2011, una sorta di Oscar dell’architettura green degli Stati Uniti. Realizzata dall’Università del Maryland, Watershed è alimentata totalmente da energia solare. Anche la casa ispirata alla quarta dimensione, 4D Home per l’appunto, è un propotipo presentato al Solar Decathlon dal Massachusetts. Al Solar Decathlon europeo, che si terrà l’anno prossimo a Madrid, per la prima volta gareggerà un progetto italiano, frutto del lavoro del team dell’Università di Roma TRE con la partecipazione della Sapienza e del Lub.

MED in Italy,questo il suo nome, è il prototipo di una casa mediterranea: dal patio esterno in vimini intrecciato in cui si coltivano ortaggi, alla copertura fotovoltaica che ottimizza l’escursione termica tra giorno e notte, mantenendo una temperatura intermedia all’interno dell’edificio, e nello stesso tempo producendo tre volte più energia elettrica di quanta ne consuma.

C’è chi invece ha già realizzato una casa ad alto risparmio energetico (al costo di circa 780 euro al metro quadro chiavi in mano), con materiali tutti interamente riciclabili e senza gas, radon e formaldeide. La Casa Ecologica Group è una realta’ che da 25 anni si occupa di bioedilizia. Raccoglie sette aziende in Friuli Venezia Giulia e lavora su tutto il territorio italiano. «Il nostro intento – racconta l’amministratore delegato, Claudio Del Medico Fasano – è spiegare cosa significa realizzare una “casa passiva di classe a”. “Passiva” vuol dire che, in via teorica, non necessita di collegamenti, ossia che può fare a meno di gas ed elettricità pubblica. La “a” si riferisce alla classe di eccellenza, come per gli elettrodomestici». A tal fine, la Casa Ecologica e’ anche una rassegna itinerante, la più grande del genere in Europa, a cura di Progetti Alternativi per l’Energia e l’Ambiente, Paea, presentata finora nelle piazze di oltre 200 citta’ italiane ed europee. «La nostra unità abitativa – continua Del Medico Fasano – va avanti per un anno, estate e inverno, con un litro e mezzo di gasolio in tutto per riscaldare e rinfrescare gli ambienti».

Quali sono, dunque, le caratteristiche della “casa ecologica”? Utilizza in massima parte materiali riciclabili e rinnovabili reperibili in natura, che non necessitano di discariche per rifiuti inerti o radioattivi, in quanto interamente riutilizzabili. E’ antisismica, ancorata e assemblata con bulloneria passante zincata. Non ci sono infiltrazioni di radon, dal momento che i materiali utilizzati, per loro natura, non trasportano questo gas velenoso dal terreno in superficie. E niente scariche elettrostatiche: la sua “armatura” di legno, protetto con idoneo trattamento ecologico contro il fuoco, l’acqua e tutti i parassiti del legno, non riflette le onde elettromagnetiche prodotte dagli elettrodomestici di casa come normalmente accade nell’edilizia convenzionale. Ancora, l’isolamento termico e acustico: serramenti di grosso spessore, vetrocamera con liquido isolante e particolare conformazione delle pareti garantiscono una barriera contro le stagioni e i rumori. E per favore, non chiamatele più “quattro mura”. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Isofoton leader in ricerca fotovoltaica nella UE

Fonte: edilportale.com
In occasione del suo trentesimo anniversario, ISOFOTON, leader tecnologico del settore fotovoltaico spagnolo, fa il bilancio dell’attività di R+S+i nell’ambito europeo. L’Unione Europea possiede diversi strumenti per appoggiare la ricerca e lo sviluppo in tecnologia fotovoltaica. I più rilevanti sono il 7º Programma Quadro (Seventh Framework Programme for Research and Technology Development, denominato FP7) e le iniziative cosiddette NMP, che appoggiano progetti di nanotecnologia, nanoscienza e nuovi processi di produzione e sviluppo di materiali.
Dal 2007 al 2013 l’Unione Europea (U.E.) ha finanziato 39 progetti di R+S+i in tecnologia fotovoltaica, i quali si possono raggruppare in 7 categorie tematiche o cluster (per ulteriori informazioni sui cluster di R+S della U.E. vedasi documento ALLEGATO). La somma totale che la U.E. ha stanziato per tali progetti ammonta a 142,8 milioni di Euro, dei quali il 90% proviene dal FP7 [1]. Questi dati sono stati tratti dalla relazione pubblicata dalla Commissione Europea “Photovoltaics and nanotechnology: from innovation to industry”.

ISOFOTON prende parte a 4 progetti di R+S nei 4 cluster tecnologici sulla fabbricazione di dispositivi fotovoltaici esistenti. In altre parole, il fabbricante di Malaga partecipa in modo diretto a più del 10% dei progetti in corso riguardanti la tecnologia fotovoltaica su scala europea, collocandosi quindi come prima azienda privata europea per numero di progetti.

ISOFOTON sta sviluppando attività di R+S nelle quattro linee di lavoro che l’Unione Europea ritiene abbiano maggior potenziale per l’industria a medio termine. ISOFOTON figura nella lista degli enti di ricerca più importanti assieme a centri di ricerca di riconosciuto prestigio, quali l’Istituto Fraunhofer ISE (Germania), l’ECN (Olanda), l’IMEC (Belgio) o la Scuola Politecnica Federale di Losanna (Svizzera). Il secondo ente spagnolo, l’Università Politecnica di Madrid, si trova al diciottesimo posto. Tra i primi venti non vi è nessun’altra azienda europea.

Il notevole sforzo di ISOFOTON in quanto a R+S+i è giustificato dalla convinzione che, quanto maggiore è il controllo di una tecnologia in tutta la sua catena di valore, tanto minore è la probabilità di commettere errori strategici. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Fotovoltaico: Esito clamoroso di un ricorso di imprenditori

Fonte: edilia2000.it
Il TAR Puglia boccia le linee guida sulle rinnovabili. Con la sentenza del 14 dicembre 2011, n. 2156, la Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia ha "annullato" le linee guida della Regione per l’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, approvate con il Regolamento Regionale del 30 dicembre 2010.

Questo è l'esito clamoroso per l'accoglimento di un ricorso presentato contro la Provincia di Taranto e la Regione Puglia, per l'annullamento del provvedimento di diniego del rilascio di nulla osta a un impianto di generazione fotovoltaica della potenza di circa 1.000 kW.
I giudici del TAR, sezione di Lecce, hanno ribadito come le cosiddette “aree non idonee” non potessero essere qualificate come zone soggetto a un divieto preliminare assoluto, rifacendosi espressamente alle Linee Guida Nazionali in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili le quali così recitano all'allegato 3: "L'individuazione delle aree e dei siti non idonei non deve configurarsi come divieto preliminare, ma come atto di accelerazione e semplificazione dell'iter di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio, anche in termini di opportunità localizzative offerte dalle specifiche caratteristiche e vocazioni del territorio".

Quindi il Tar Puglia, con riferimento al Regolamento Regionale del 30 dicembre 2010 n. 24 contenente le "Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili", ha esplicitato ampiamente che l'individuazione di non idoneità delle aree, operata dalla Regione, comporta che per le stesse si determina una elevata probabilità di esito negativo delle valutazioni, in sede di autorizzazione, e non già una impossibilità di fatto automatica.

Pertanto, in base a queste ultime determinazioni del Tar, le Amministrazioni pubbliche - anche in presenza di un'area ritenuta non idonea dalla Regione - dovranno comunque svolgere l'esame delle effettive caratteristiche del sito interessato, in quanto "non sono ammissibili aprioristiche interdizioni estese ad intere porzioni di territorio, dovendosi comunque operare, anche nelle ipotesi in cui si tratti di aree di particolare pregio ambientale e/o paesaggistico, un bilanciamento in concreto dei diversi interessi contrapposti (da un lato i valori, come detto, di carattere ambientale/paesaggistico, dall'altra quelli alla produzione di energia nonché alla salubrità ambientale)".

E' una sentenza che fa molto discutere, ma ormai è fatta e se ne deve tener conto, ricordando che con questa sentenza le linee guida regionali non possono esprimere un divieto assoluto di ubicazione degli impianti in questione.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Energie rinnovabili in aumento nei paesi emergenti, secondo il report di Ernst & Young è in corso una vera e propria rivoluzione

Fonte: infobuildenergia.it

Secondo l'ultimo aggiornamento trimestrale dello studio Renewable Energy Country Attractiveness Indices di Ernst & Young, la crescita e la diffusione delle energie rinnovabili non è appannaggio delle sole nazioni industrializzate. Infatti, sotto la spinta dei cambiamenti demografici e della crescita delle economie emergenti, vi è un sempre maggiore interesse sulle energie alternative, soprattutto in Asia, America latina, Europa dell'est e Africa del nord.
Se nei paesi industrializzati, anche per rispondere alla crisi economica in corso, vi è una significativa riduzione della domanda e si punta sulla riduzione dei costi, nei paesi emergenti la rapida crescita dei mercati ha stimolato un "immenso appetito di energia." Sempre secondo Ernst & Young, "una rivoluzione è in corso" e l'industria delle rinnovabili si sta rapidamente adattando ai cambiamenti mondiali.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Energia:Afghanistan,accordo con Cina per estrazione petrolio

Fonte: unita.it
Il governo dell'Afghanistan ha dato oggi il via libera alla firma di un importante accordo con la Cina per la prospezione ed estrazione di petrolio nella regione del fiume Amu, comprendente le province settentrionali di Sar-e-Pul e Faryab. In un comunicato, il palazzo presidenziale precisa che il ministro delle Miniere, Wahidullah Shahrani ha ricevuto l'incarico di procedere alla firma del contratto fra la compagnia China National Petroleum Corporation (CNPC) e l'afghana Watan Group.(www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Il Tar boccia il parco eolico tra Abruzzo e Molise

Fonte: quotidianodabruzzo.it
Il Tar Molise ha bocciato la realizzazione di un impianto eolico progettato al largo della costa molisana, a ridosso con la riviera vastese. Per i giudici amministrativi e' fondato il ricorso di Provincia di Campobasso e comuni molisani, a cui si sono aggiunti quelli della Provincia di Chieti e dei comuni di Vasto e San Salvo, contrari alla sistemazione di 45 torri davanti alla costa di Petacciato. Per i ricorrenti il progetto della milanese 'Effeventi' avrebbe compromesso irrimediabilmente, con l'effetto cartolina, anche le prospettive dell'economia turistica locale. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)

Impianti fotovoltaici multikit

Fonte: vostrisoldi.it

Un impianto fotovoltaico multikit si configura come un impianto solare sul tetto di un edificio, attraverso la combinazione di più kit fotovoltaici. Tutto ciò dà la possibilità di sfruttare in maniera ancora più innovativa l’energia solare a vantaggio degli utenti e a beneficio dell’ambiente. Un impianto fotovoltaico multikit infatti permette di aumentare la potenza dell’energia prodotta nel corso dell’anno e una maggiore produzione di energia pulita corrisponde ad una minore quantità di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Impianto fotovoltaico integrato: le caratteristiche innovative
L’impianto fotovoltaico integrato innovativo utilizza moduli e componenti messi a punto in maniera specifica per sostituire gli elementi architettonici. I moduli fotovoltaici di questo tipo riescono a garantire differenti funzioni come la protezione, l’impermeabilizzazione e la regolazione termica dell’edificio, sul quale vengono installati. Il tutto deve naturalmente essere compatibile con la tenuta meccanica. Anche dal punto di vista estetico è importante che l’impianto si inserisca in maniera armoniosa all’interno del disegno architettonico della struttura.

Come è composto un kit fotovoltaico
Un kit fotovoltaico è costituito da alcuni elementi fondamentali: i moduli solari, il cavo elettrico unipolare, l’inverter solare, il quale ha al proprio interno degli inseguitori del punto di massima potenza del generatore fotovoltaico, la scatola di giunzione, i dispositivi per contare l’elettricità prodotta e le ore di funzionamento dell’impianto, il cavo elettrico tetrapolare, le strutture di sostegno per i pannelli solari.

L’impianto fotovoltaico multikit dell’offerta EDF ENR Solare
Un esempio di impianto fotovoltaico multikit dell’offerta EDF ENR Solare può essere un impianto solare integrato attraverso il ricorso a tre kit standard, i quali consentono di arrivare ad una potenza pari a 8,14 kWp. Complessivamente, si tratta di 48 moduli fotovoltaici, che si estendono per 57,2 mq e sono in grado di produrre ogni anno 8954 kWh di energia. In tutto si ha una riduzione delle emissioni di CO2 nella misura di 4 tonnellate. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)