La lunga ombra di Flavio Carboni. Entro la prossima potrebbe essere fissata l'udienza preliminare sulla cosiddetta P3. SASSARI. Entro la prossima potrebbe essere fissata l'udienza preliminare sulla cosiddetta P3. Secondo la Procura di Roma, 14 dei 20 indagati tra politici, imprenditori, funzionari, avrebbero costituito un'associazione segreta (violazione della legge Anselmi) con lo scopo, fra gli altri, d'invadere la Sardegna con parchi eolici, facendo affari su terreni a prezzi di saldo perché inquinati.
Braccio operativo, per l'accusa, Flavio Carboni, che avrebbe contato sulla nomina di un suo uomo, Ignazio Farris, a capo all'Arpas (Agenzia protezione ambiente), decisa dal presidente Ugo Cappellacci, indagato per abuso d'ufficio. Al vertice della presunta loggia, oltre a Carboni, i big del Pdl Marcello Dell'Utri e Denis Verdini: l'avrebbero utilizzata per condizionare esiti giudiziari, dal Lodo Alfano alla decisione sull'arresto di Nicola Cosentino. Tutto - rivelano le intercettazioni - per compiacere "Cesare", Berlusconi.
I sardi indagati sono Farris, presunto esecutore dei piani di Carboni nella gestione delle licenze per l'eolico, Pinello Cossu, capo del Consorzio Tea che si occupa di bonifiche e zio di Antonella Pau, compagna di Carboni nonché presunta sodale nella gestione dei 5,5 milioni messi a disposizione dalle imprese di Forlì interessate all'eolico; poi l'ex funzionario del Comune di Porto Torres Marcello Garau e la consorte di Carboni, Maria Laura Scanu Concas. Prima dell'udienza preliminare, l'aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Rodolfo Sabelli dovranno esercitare l'azione penale, e forse archiviare - salvo inchiesta-stralcio - la posizione dell'dell' ex assessore all'Urbanistica, Gabriele Asunis, e dell'allora commissario dell'Autorità d'ambito, Franco Piga, inizialmente sospettati di corruzione (come Cappellacci) per la nomina di Farris. (www.linnova.it 1° nel Fotovoltaico in Sardegna)
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