venerdì 4 maggio 2012

Decreti Rinnovabili: futuro preoccupante


Fonte: rinnovabili.it    Dopo le proteste delle associazioni di categoria, arriva anche il parere negativo della Commissione Ambiente della Camera. Nel parere sul documento di economia e finanza, la Commissione ha posto due condizioni: modificare i recenti schemi dei decreti interministeriali recanti la disciplina degli incentivi  statali per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da energie rinnovabili al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi di politica ambientale assunti in sede europea e di promuovere il rafforzamento e il consolidamento di una filiera industriale integrata delle energie rinnovabili.

Come da più parti evidenziato, questo decreto renderebbe impervia la strada per una espansione delle  energie rinnovabili.

Nelle premesse si afferma: “tenendo conto delle esigenze di bilanciamento del mix di fonti, dei tempi e costi di adeguamento della rete, si ritiene che il nuovo target di energia elettrica da energie rinnovabili al 2020 possa essere pari al 32-35% dei consumi elettrici totali.” Il raggiungimento di questo target comporterà un costo indicativo cumulato di tutte le tipologie di incentivi statali degli impianti a energie rinnovabili, con esclusione di quelli fotovoltaici, non superiore a 5,5 miliardi di euro annui (art. 3 c.2).

Questa cifra, che ai non addetti ai lavori può sembrare alta, in realtà non è sufficiente. Infatti, come si legge in una recente relazione al Parlamento, l’AEEG stima per il 2012 un costo cumulato per gli incentivi statali alle energie rinnovabili (escluso Conto energia e incluso Cip6 solo quota FER) pari a 3,5 miliardi di euro. In sostanza, il nuovo decreto coprirebbe soltanto i due miliardi di euro di differenza, (il “costo indicativo cumulato” comprende anche i costi di tutti gli impianti già in esercizio).

Inoltre dal prossimo anno si prevedono ulteriori oneri: introduzione di un registro, contingentamento annuo della potenza incentivabile e aste al ribasso per i grandi impianti.

Per gli impianti di potenza superiore a 5 MW (superiore a 20 MW per idroelettrico e geotermoelettrico) sono previste delle procedure pubbliche di asta al ribasso, in forma telematica. Il bando relativo alla prima procedura d’asta, per il contingente di potenza disponibile per l’anno 2013, sarà pubblicato entro il 31 luglio 2012. Il decreto ha fissato per il periodo 2013-2015 i contingenti in MW da mettere ad asta (art. 12 c.4)....continua a leggere

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

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