Fonte: pienosole.it Il settore delle energie rinnovabili ha avuto un periodo di forte incremento quando i sostegni economici erano in grado di supportare la scelta degli imprenditori e dei privati. In questo modo, considerando l’investimento piuttosto esoso, l’ammortamento avveniva in maniera agevolata e questo induceva verso un futuro dove il risparmio energetico unito a quello economico, permetteva con facilità di preferire le energie rinnovabili alle tradizionali.
I diversi cambiamenti cui ora il settore delle energie rinnovabili si vede sottoposto, compreso il quinto conto energia, rischia di vanificare gli sforzi fino ad oggi fatti. Tempistiche e modalità diverse dove l’imprenditore, soprattutto se operante nel piccolo settore si sente fortemente penalizzato. In questo modo si scoraggia l’investimento e tutto rischia di rimanere fermo creando anche il problema dell’eventuale fase di licenziamento.
Gli incentivi statali offrono un supporto per una spesa massima di 100 milioni a semestre attraverso l’iscrizione in registri. Al momento è ancora poco chiaro intuire quanto tutto ciò dovrebbe entrare in funzione quindi si barcolla ancora nel buio. Per definire una graduatoria di assegnazione sono stati definiti anche dei criteri di priorità, tra i primi c’è l’adozione di soluzioni impiantistiche che fino ad oggi hanno avuto benefici con premi sulla tariffa.
Per gli impianti già in fase di realizzazione occorre considerare la data di entrata in esercizio. Gli impianti sotto i 12 KW avranno modo di accedere alle tariffe incentivanti senza iscriversi in nessun registro. Per tutto ciò che rientra nella categoria altri impianti, bisogna aver ottenuto il titolo autorizzativo entro la data in cui sarà effettivamente in vigore il quinto conto energia.
-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-
Nessun commento:
Posta un commento