Fonte: repubblica.it La Consulta del Pdl "attività produttive" che presiedo, lo scorso settembre ha presentato un documento dal titolo: Quale energia per lo sviluppo del paese? con lo scopo di sensibilizzare i cittadini, il mondo politico, associativo ed imprenditoriale in merito alla complessità della situazione energetica italiana. Analizzando la storia degli ultimi anni, il disegno di legge sulla politica industriale varato dal governo Prodi nel 2006, si è rivelato purtroppo pernicioso e fallimentare. Il Governo Berlusconi, a sua volta, non ha potuto frenare quest’operazione avviata, perché avrebbe significato il fallimento di tante aziende e la messa a repentaglio di molti posti di lavoro. Il meccanismo di incentivi statali per i pannelli solari e per l’eolico ha fatto proliferare gli impianti, senza far corrispondere un adeguamento della rete per renderla completamente bidirezionale.La creazione di questo diffuso sistema di generazione, che oggi per il settore degli impianti fotovoltaici vale oltre 13GW con oltre 340.000 impianti in esercizio, ha creato un debito, relativamente agli incentivi statali concessi, che vale circa 170 miliardi e dovrà essere pagato da tutti gli italiani con la bolletta Enel per 20 anni.
Questo enorme debito non ha stabilizzato e reso efficiente il sistema ma sono stati soldi che per la maggior parte sono andati alla produzione industriale cinese e tedesca. Le recenti novità sul fronte delle energie rinnovabili da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico, ci confermano che l’Italia resta il paese con l’incentivo più alto di tutta Europa. Il problema però non è tagliare gli incentivi statali ma rendere gli incentivi un investimento fruttifero per il paese. La potenza delle sole energie alternative vale 24/25 GW ed è una potenza enorme. La vecchia rinnovabile, ossia l’idroelettrica, valeva e vale circa 18 GW. Abbiamo più che raddoppiato le energie rinnovabili con gli impianti fotovoltaici, l’eolico e le biomasse...continua a leggere
Questo enorme debito non ha stabilizzato e reso efficiente il sistema ma sono stati soldi che per la maggior parte sono andati alla produzione industriale cinese e tedesca. Le recenti novità sul fronte delle energie rinnovabili da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico, ci confermano che l’Italia resta il paese con l’incentivo più alto di tutta Europa. Il problema però non è tagliare gli incentivi statali ma rendere gli incentivi un investimento fruttifero per il paese. La potenza delle sole energie alternative vale 24/25 GW ed è una potenza enorme. La vecchia rinnovabile, ossia l’idroelettrica, valeva e vale circa 18 GW. Abbiamo più che raddoppiato le energie rinnovabili con gli impianti fotovoltaici, l’eolico e le biomasse...continua a leggere
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