lunedì 6 febbraio 2012

Regione Piemonte: nuove regole per biomasse e fonti rinnovabili

Via libera dalla Giunta regionale del Piemonte, nella seduta del 30 gennaio, alle “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”. Una novità consiste nell'individuazione delle aree ed i siti non idonei all’installazione ed all’esercizio di impianti alimentati da biomasse, relativamente alle filiere dei combustibili ligno-cellulosici, liquidi e del biogas.

L'obiettivo è quello di conciliare la tutela del paesaggio, dell’ambiente, del territorio rurale e delle tradizioni agroalimentari locali con lo sviluppo e la valorizzazione delle energie rinnovabili stabiliti dalle normative europee. Sono stati dichiarati inidonei, tra gli altri, i siti inseriti o candidati a patrimonio mondiale dell’Unesco ed i tenimenti dell’Ordine Mauriziano, i Comuni che presentano le peggiori criticità sotto il profilo della qualità dell’aria, le aree agricole più fertili e quelle con elevato carico zootecnico, i boschi da seme o costituenti habitat ad interesse comunitario, gli impianti di arboricoltura finanziati con fondi comunitari, le zone soggette ad esondazione dei fiumi e fenomeni gravi di dissesto idraulico e idrogeologico. Nell'ottica della tutela dell’agricoltura sono considerate non idonee all’esercizio di impianti alimentati da fonti rinnovabili le aree agricole e specificamente i terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo, i terreni agricoli irrigati con impianti irrigui a basso consumo idrico realizzati con finanziamento pubblico, i territori dei Comuni individuati nell’“Elenco dei Comuni ad alto carico zootecnico” (questi ultimi, per i soli impianti a biogas con potenza elettrica superiore a 250 kW che utilizzano in prevalenza [>50% in peso] prodotti agricoli da colture dedicate), da redigersi a cura della Direzione Agricoltura.Rinnovabili, procedimento unico per l'autorizzazione).

Sono state inoltre definite le indicazioni per il procedimento unico per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Lo scopo è quello di conciliare le esigenze di semplificazione delle linee guida nazionali con le peculiarità del territorio piemontese, a tutela delle politiche di salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e del territorio rurale. Al fine di semplificare l'iter e superare le difformità presenti sul territorio regionale, vengono uniformati i procedimenti autorizzativi affidati alle Province, facendo particolare riferimento alla documentazione da allegare alla richiesta, agli oneri istruttori, alle modalità di conduzione dell’iter procedurale, alla compatibilità paesaggistica ed ambientale dell’intervento, alla variante al piano regolatore, alle garanzie finanziarie.

Fonte: Casa&Clima.com


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