domenica 29 gennaio 2012

Casa efficiente: l'Italia sfida l'Europa

Fonte: corriere.it

Med in Italy parteciperà alla gara di Madrid per la migliore costruzione autosufficiente a energia solare

MILANO - Nel 2002 il dipartimento per l’energia degli Stati Uniti diede il via a Solar Decathlon, un concorso a cadenza biennale che invita atenei di tutto il mondo a progettare una casa autosufficiente a energia solare. Una volta selezionati, venti team di progetto vengono invitati a Washington dove, nella fase finale della competizione, assemblano la propria abitazione in scala reale, la mostrano al pubblico nel National Mall e si sottopongono a dieci prove di qualità (da qui il nome di decathlon). Il buon seguito dell’iniziativa ha spinto verso l’istituzione della versione europea, cosicché dal 2007 il Solar Decathlon Europe-Sde (a settembre di anni alterni, a Madrid) prosegue nella ricerca di case «industrializzate, solari e sostenibili».

MED IN ITALY - Il primo progetto italiano ammesso a Sde 2012 si chiama Med in Italy, e fino al 29 di gennaio è stata visibile in anteprima, in piccola porzione, a Klimahouse, la fiera di Bolzano dedicata all’efficienza energetica. Frutto della collaborazione tra docenti e studenti dell’Università di Roma Tre, del Laboratorio di disegno industriale della Sapienza, del Casaclima Master Research Team della Libera Università di Bolzano e di Fraunhofer Italia, Med in Italy ripropone, leggendola in chiave tecno-ecologica, la tipologia della casa mediterranea con patio. Per quanto pensata «per una coppia giovane che punta a recuperare il tradizionale stile di vita mediterraneo» (e per questo dotata di «un grande tavolo, per invitare amici e parenti per mangiare e stare insieme», come spiega Chiara Tonelli, team leader del progetto), Med in Italy ha uno dei suoi punti di forza nell’adattabilità a contesti molto diversi.

EFFICIENZA - Con i suoi 150 metri quadri totali (45 calpestabili, il resto è occupato dal patio o dalle murature, spesse 50 centimetri) e la completa assenza di allacci «può essere realizzata in zone non urbanizzate, o in situazioni di emergenza, vista la facilità di costruzione (due giorni, ndr), o persino per alberghi ecosostenibili sulle coste mediterranee». Nella parte in mostra a Bolzano – l’angolo nord est della casa – è possibile osservare uno dei componenti che caratterizza questa abitazione «ad alta efficienza e totale autoproduzione energetica»: pannelli fotovoltaici verdi a tecnologia Cis. «Volevamo un prodotto che consentisse anche qualità architettonica», continua Tonelli, «e il fotovoltaico nero non si integrava. La tecnologia Cis invece si presta bene: è sottile come quella del silicio, cosa che permette la sua installazione anche in facciata; produce energia per radiazione diffusa, quindi funziona anche in una giornata nuvolosa, e inoltre non utilizza il cadmio».

ELEMENTI - La sezione di Med in Italy installata a Klimahouse mostra anche alcuni degli elementi tecnici integrati: pannelli radianti a bassa temperatura e binari elettrificati a bassa tensione che ospitano led realizzati su misura. L’energia necessaria per elettrodomestici, riscaldamento e raffrescamento dell’aria, illuminazione artificiale, utilizzo di televisione e computer è prodotta dal fotovoltaico, mentre la stratigrafia delle pareti, realizzata da Rubner, contribuisce alla gestione energetica dell’intera abitazione. Grazie a speciali guaine impermeabilizzanti e a un cool roof, Med in Italy è equipaggiata per resistere anche a piogge torrenziali e al surriscaldamento estivo.

COMPETIZIONE - A settembre dovrà competere con 19 costruzioni dello stesso tipo, e rivaleggiare su dieci prove: architettura, ingegneria e costruzione, sistemi solari e acqua calda sanitaria, bilancio di energia elettrica, condizioni di benessere, funzionamento della casa, comunicazione e azione sociale, industrializzazione fattibilità di mercato, innovazione, sostenibilità. Durante il concorso, delle centraline di rilevamento, posizionate al loro interno, misureranno temperatura interna, qualità e umidità dell’aria, livelli di illuminazione, efficienza dei sistemi fotovoltaici e consumo elettrico. Il vincitore (ovvero il team che raggiunge sulle varie prove il punteggio più alto) guadagnerà la gloria, «ma non soldi o cose del genere. Ogni squadra ha già ottenuto 100 mila euro per partecipare al concorso con il proprio progetto. Essere stati ammessi tra i venti partecipanti di Sde», conclude Tonelli, «è una vittoria di per sé».

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