Fonte: altadefinizione.hdblog.it
Inizialmente la “Compact Hyper-Insulated Prototype” (CHIP House) era stata pensata come un modulo abitativo a zero emissioni in grado di provvedere all’esigenze di energia elettrica ma, il prodotto finale è andato ben oltre le aspettative riuscendo a sviluppare una quantità di energia pari a tre volte quella necessaria tramite i pannelli solari e l’interazione con sensori della Kinect per una gestione più intelligente delle risorse.
La luce solare, che certo non manca nel nostro bel paese, viene sfruttata al meglio nella CHIP House conservando il calore generato dall’illuminazione diretta prontamente trattenuto grazie ai particolari materiali con cui è stato concepito ed un sistema d’areazione estremamente efficiente.I sensori della Kinect provvedono invece a tracciare di continuo gli abitanti del modulo assicurando una coordinazione personalizzata dell’illuminazione artificiale che ne segue gli spostamenti attivando e disattivando quelle che sono normalmente fonti di spreco nelle nostre abitazioni. L’interazione con la luce esterna è completa con una graduale attenuazione delle fonti artificiali qualora il Sole lo permetta.
La luce solare, che certo non manca nel nostro bel paese, viene sfruttata al meglio nella CHIP House conservando il calore generato dall’illuminazione diretta prontamente trattenuto grazie ai particolari materiali con cui è stato concepito ed un sistema d’areazione estremamente efficiente.I sensori della Kinect provvedono invece a tracciare di continuo gli abitanti del modulo assicurando una coordinazione personalizzata dell’illuminazione artificiale che ne segue gli spostamenti attivando e disattivando quelle che sono normalmente fonti di spreco nelle nostre abitazioni. L’interazione con la luce esterna è completa con una graduale attenuazione delle fonti artificiali qualora il Sole lo permetta.
Il progetto è stato sviluppato in due anni da oltre 100 studenti della Caltech e della SCI-Arc a fronte di una spesa da 1 milione di dollari che si ridurrà a 300 mila dollari per la produzione di un modulo simile. Una cifra tutto sommato contenuta (226 mila euro) per una casa ultra tecnologica che rispetta le esigenze sempre più pressanti di energia elettrica a basso costo.
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