È iniziato il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori di costruzione della centrale elettrica di Opicina alimentata a biomasse. Entro sei mesi, una volta concluso l’iter delle procedure di autorizzazione già avviate negli uffici della Regione, la “Iit srl” (Investimenti industriali triestini) potrebbe aprire il cantiere.
La previsione è di Paolo Giovanetti, l’ingegnere che ha già avviato a Livorno per la stessa società romana una analoga iniziativa. Lì in Toscana, per il completamento del percorso autorizzativo di una centrale elettrica da 25 megawatt alimentata a biomasse simile a quella che dovrebbe sorgere a Opicina, stati sufficienti cinque mesi. “Conferenza dei servizi” compresa. Va aggiunto che dovrà essere superato il giudizio negativo già espresso dal Wwf che più che su nuove centrali punta sull’efficienza energetica. A Opicina si sta costituendo anche un comitato di residenti che ritiene che l’impatto ambientale del nuovo impianto a biomasse sia incompatibile con l’area carsica individuata per l’iniziativa.
Se dalla Regione verrà invece il via libera all’iniziativa, verranno investiti tra i 50 e i 60 milioni di euro. Nei due anni previsti per la costruzione delle opere edili lavoreranno nel cantiere tra i 100 e i 130 operai. «Utilizzeremo manodopera locale, mentre gli specialisti saranno gli stessi impiegati nella realizzazione della centrale di Livorno» spiega Paolo Giovanetti, consapevole che oggi in anni di decrescita e di posti di lavoro in via di vaporizzazione, difficilmente i “no” alla centrale a biomasse potranno prevalere sui “sì” di coloro che ritengono questa iniziativa una opportunità che il nostro territorio non può perdere o rinviare a dopo le elezioni regionali e politiche....continua a leggere
Fonte: gelocal.it
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