Fonte: ilsole24ore.com Verso il riordino degli incentivi statali alla produzione di energia elettrica da energia rinnovabili. Oltre al testo del quinto conto energia per il settore dei pannelli fotovoltaici (si veda Il Sole 24 Ore di lunedì 23 aprile), il ministero dello Sviluppo economico ha predisposto uno schema di decreto anche per le altre energie rinnovabili elettriche (eolico, idroelettrico, biomasse, energia geotermica). Entrambi i provvedimenti sono in attesa del parere della Conferenza unificata Stato-Regioni e dell'autorità per l'Energia.
Taglio progressivo del 2%
Fin dalle premesse della bozza di provvedimento sulle energie rinnovabili diverse dai pannelli fotovoltaici traspare l'intenzione del Governo di superare gli obiettivi fissati dal Pacchetto clima-energia 20-20-20, in cui viene dettata la strategia europea in tema di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, aumento del ricorso alle energie rinnovabili e incremento del l'efficienza energetica. All'Italia, il pacchetto clima-energia ha assegnato l'obiettivo generale del 17%, ma il trend degli ultimi anni appare favorevole, tanto da indurre a ben sperare sul raggiungimento anticipato dell'obiettivo del 17% rispetto alla scadenza del 2020. Per quanto riguarda il singolo obiettivo – sempre al 2020 – del 26% di consumo di energia rinnovabile rispetto al consumo complessivo nazionale di energia, il Governo intende innalzare questa soglia, fino al 32-35%, senza aggravi sulla bolletta energetica. D'altro canto, però, il testo è ispirato anche dalla necessità di ridurre gli incentivi statali rispetto a quelli erogati fino ad oggi.
La nuova bozza di decreto riduce il valore degli incentivi rinnovabili rispetto alla disciplina attuale. A parziale consolazione degli operatori, va però sottolineato che la durata delle agevolazioni viene nel complesso prolungata; oggi infatti l'incentivo è riconosciuto per 15 anni, mentre in futuro la tariffa omnicomprensiva sarà parametrata alla vita media utile convenzionale dell'impianto che il nuovo decreto non fissa mai al di sotto dei 20 anni (a partire dalla data di entrata in esercizio), per arrivare fino a 30 anni nel caso di determinate tipologie di impianti idroelettrici....continua a leggere
-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-
Nessun commento:
Posta un commento