venerdì 20 luglio 2012

V Conto Energia: polemiche sui tagli e sulla burocrazia per il fotovoltaico italiano


Innova Energie Rinnovabili, Cagliari

Energia solare scontata? No, grazie. In stagione di spending review, il governo Monti taglia del 30% i contributi per gli impianti fotovoltaici, con decurtazioni per gli operatori fino al 50%. In compenso, è accolta la richiesta delle Regioni: dovranno essere iscritti a un registro solo gli impianti fotovoltaici più grandi, superiori ai 20 chilowatt, contro i 12 previsti inizialmente. Confermati anche i bonus per la sostituzione dei tetti di amianto con moduli fotovoltaici fino a 50 kW (oltre all’esenzione dall’obbligo di registro per le strutture di questo tipo) e per gli impianti fotovoltaici costruiti con materiali ‘made in Ue’. Sono le nuove regole del V Conto Energia per il fotovoltaico, che scatterà dal prossimo 27 agosto, dopo mesi di attese, polemiche e addirittura proteste pubbliche.

Per i ministri Passera, Clini e Catania (responsabili rispettivamente di Sviluppo, Ambiente e Agricoltura) questo nuovo sistema di incentivi statali è “sostenibile, equo e moderno”, e comporterà una riduzione delle spese energetiche per gli italiani. Secondo i produttori, invece, è una vera e propria “legge punitiva” per l’industria fotovoltaica italiana, soprattutto a causa della riduzione delle tariffe e dell’aumento della burocrazia. Ma non è tutto: una volta superato il tetto di spesa di 6,7 miliardi di euro, i nuovi impianti fotovoltaici non avranno diritto ad alcun sussidio, e il sistema incentivante si estinguerà. Secondo alcune previsioni, questo limite può già essere raggiunto prima che il dispositivo entri in vigore. I dubbi si condensano così in timori: arrivati ormai a quota 6,1 miliardi, il nuovo V conto energia rischia di morire prima di nascere? E se non sarà così, per quanti giorni o al massimo settimane potrà restare attivo?

Certo sarà difficile da ripetere il boom che il fotovoltaico italiano ha avuto nei primi sei mesi del 2012, durante i quali si è installata una potenza pari a quella dell’intero 2011. Ma resta il timore che continui il ritmo di installazioni e di spese registrate fino allo scorso mese, quando in molti hanno cercato per vari motivi di rientrare nel Quarto Conto Energia entro la scadenza del 30 giugno. Oltre al V Conto Energia, i tre ministri hanno firmato anche il Decreto per le altre energie rinnovabili, che fissa il sistema di incentivi statali per le fonti non fotovoltaiche: eolico, biomasse, idroelettrico,geotermico e biogas. Qui la situazione sembra essere più chiara: queste fonti potranno godere delle nuove tariffe a partire dall’1 gennaio 2013, con un regime transitorio di quattro mesi. Anche il tetto massimo di spesa è aumentato rispetto alle previsioni, arrivando a quota 5,8 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto a quanto contenuto nella prima bozza del decreto)...continua a leggere

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