Il nuovo decreto sull'incentivazione dell'energia prodotta da impianti fotovoltaici (Dm 5 luglio 2012) prevede una riduzione generalizzata delle tariffe sino ad oggi riconosciute dal quarto conto energia.
È inoltre stabilito l'ulteriore limite di costo indicativo cumulato degli incentivi statali stabilito nella cifra complessiva di 6,7 miliardi di euro, vale a dire computando gli incentivi statali riconosciuti a tutti gli impianti fotovoltaici in attuazione di questo decreto e dei provvedimenti precedenti. Le nuove tariffe incentivanti troveranno applicazione dal 27 agosto 2012.
Le ragioni della riduzione degli incentivi rispecchiano l'intento del Governo di allineare le tariffe alla disciplina di altri Paesi europei che hanno anch'essi rivisto al ribasso gli incentivi al fotovoltaico. A ciò si aggiunga che da tempo si era manifestata l'esigenza di rendere più sostenibile l'intero sistema delle energie rinnovabili. La riduzione graduale dei costi per l'acquisto dei pannelli fotovoltaici e l'attenzione ai potenziali conflitti con altre filiere produttive – in particolare la produzione agricola alimentare - hanno influito fortemente sulla nuova disciplina.
Ulteriore e non trascurabile elemento riguarda, infine, l'incidenza negativa sulle bollette elettriche dei consumatori finali (industriali e non solo) del costo degli incentivi statali, come la componente A3, che è la voce di costo della bolletta elettrica per la remunerazione delle energie rinnovabili. Una nota dolente riguarda il tetto di spesa di questo quinto conto energia. Si tratta di una somma pari a 700 milioni di Euro – che vanno ad aggiungersi ai 6 miliardi di euro già finanziati dai meccanismi di incentivazione precedente - e non è inverosimile prevedere che si esauriranno in breve tempo.
Ulteriore e non trascurabile elemento riguarda, infine, l'incidenza negativa sulle bollette elettriche dei consumatori finali (industriali e non solo) del costo degli incentivi statali, come la componente A3, che è la voce di costo della bolletta elettrica per la remunerazione delle energie rinnovabili. Una nota dolente riguarda il tetto di spesa di questo quinto conto energia. Si tratta di una somma pari a 700 milioni di Euro – che vanno ad aggiungersi ai 6 miliardi di euro già finanziati dai meccanismi di incentivazione precedente - e non è inverosimile prevedere che si esauriranno in breve tempo.
Gli impianti fotovoltaici di più ridotte dimensioni - e, dunque, anche quelli domestici generalmente di potenza fino a 6 kW - ai sensi dell'articolo 3, comma 1 accedono direttamente alle tariffe incentivanti previste dal provvedimento, senza dover sottostare al meccanismo dei registri, già previsto nel quarto conto energia per impianti fotovoltaici di potenza superiore a 1MW che oggi, invece, interessa impianti fotovoltaici di potenza molto più ridotta...continua a leggere
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