martedì 5 giugno 2012

Quinto Conto Energia: danneggia il settore fotovoltaico


-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-

«Così com’è, il Quinto Conto Energia non funziona». Lo dice forte e chiaro Valerio Natalizia, presidente di Anie-Gifi, l’associazione confindustriale che rappresenta circa 200 aziende del settore degli impianti fotovoltaici. «I contenuti riportati nella bozza di decreto del ministero dello Sviluppo Economico — aggiunge — sono destabilizzanti per il comparto, già colpito da numerose e inutili modifiche negli ultimi 18 mesi, in quanto contiene provvedimenti decisamente restrittivi per lo sviluppo del mercato. E tutto questo accade proprio ora che siamo ad un passo dalla meta: cioè, dall’indipendenza dagli incentivi statali che, si stima, dovrebbero scomparire al massimo entro 2 anni e mezzo». 

In fondo, quello che non capiscono le imprese è perché il governo — con il nuovo Quinto Conto Energia — abbia cambiato il sistema di incentivi statali nel suo complesso, invece di procedere con interventi mirati e migliorativi. A finire sotto accusa, in particolare, è la soglia di potenza installata di impianti fotovoltaici, ritenuta troppo bassa, a partire dalla quale diventa necessaria l’iscrizione al registro tenuto dal Gestore dei Servizi Elettrici (Gse). Il rischio, secondo l’associazione, sarebbe l’introduzione di una eccessiva burocratizzazione per i piccoli impianti impianti fotovoltaici. Questo potrebbe frenare lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili che, negli ultimi 5 anni, ha creato: 340mila impianti, oltre 120.000 posti di lavoro (diretti e indotti), più di 1.000 nuove imprese, un giro d’affari superiore a 15 miliardi di euro e un contributo fiscale annuo pari a 1 miliardo di euro. 

A questi valori si sommano i benefici legati alla produzione energetica da fonte fotovoltaica, che oramai ha raggiunto il 7,4% dei consumi nazionali (Fonte Terna). Un risultato reso possibile anche grazie all’attuale regime degli incentivi statali alle energie rinnovabili, che è molto più favorevole di quello previsto dal Quinto Conto energia che resterà in vigore fino a quando non si saranno raggiunti i 6 miliardi di euro di contributi  di incentivi statali nel 2012....continua a leggere

Fonte: repubblica.it

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