lunedì 25 giugno 2012

Incentivi Statali: settimana decisiva per il quinto conto energia


Innova Energie Rinnovabili, Cagliari
Potrebbero essere sciolti durante il corso della settimana i nodi su Quinto Conto Energia e incentivi  statali alle energie rinnovabili elettriche. Come emerge da fonti di stampa, il capo della segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente, Sebastiano Serra, avrebbe dichiarato che deve ancora essere raggiunto l’accordo tra il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e quello dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

Su cosa si discute
Al centro dell’attività di mediazione ci sarebbe la soglia a partire dalla quale far scattare l’obbligo di iscrizione al registro che consente l’accesso agli incentivi statali. Il Ministro dell’Ambiente sarebbe intenzionato ad elevare la soglia da 12 Kw a 20 Kw. Una soluzione che renderebbe però necessario stanziare un budget più alto da destinare agli  incentivi statali e che non vede d’accordo il Ministero dello Sviluppo Economico.

Sembra quindi sfumata la possibilità di accogliere una delle richieste avanzata dalle Regioni, che durante la Conferenza Unificata avevano proposto di esentare dall’obbligo di iscrizione al registro gli impianti con una potenza fino a 100 Kw.

Allo stesso tempo, Il Ministero per lo Sviluppo Economico non sarebbe favorevole all’entrata in vigore del Quinto Conto Energia al primo ottobre, ma intenderebbe procedere subito dopo il superamento del tetto annuo degli  incentivi statali di 6 miliardi.

Non dovrebbero invece esserci intoppi per il made in Europe e per l’innalzamento del budget complessivo, che deve tenere presente l’introduzione degli  incentivi statali  alla sostituzione delle coperture di amianto con pannelli fotovoltaici.

I commenti degli operatori
In una nota congiunta, le associazioni del settore APER, Anie-GIFI e Assosolare hanno espresso preoccupazione per le notizie circolate sul mancato accoglimento delle modifiche considerate imprescindibili dalle Regioni.

Come si legge nel comunicato congiunto diramato dalle associazioni, una simile decisione significherebbe che per il Ministero dello sviluppo economico le uniche fonti plausibili sono quelle fossili, mentre le energie rinnovabili potrebbero dare un contributo all’uscita dalla crisi se iniziassero ad essere considerate come opportunità e non solo come un costo legato agli incentivi statali ...continua e leggere

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