Fonte: greenstyle.it Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, è tornato a parlare del suo grande progetto per il sud Italia: riempirlo di trivelle per l’estrazione di petrolio e gas naturale. Lo ha fatto ieri durante la presentazione a palazzo Montecitorio del “Manifesto per il Sud nella crescita dell’Italia”, redatto dalla Fondazione Mezzogiorno Europa e della Fondazione Res (Banco di Sicilia – Unicredit).
Secondo Corrado Passera lo sviluppo del sud non può prescindere dallo sviluppo degli idrocarburi, tanto che il mezzogiorno d’Italia dovrà essere “l’hub per il rifornimento del gas” del Mediterraneo e, allo stesso tempo, il paradiso delle trivelle con l’incremento della produzione di petrolio in Basilicata e Sicilia.
Partendo dall’hub del gas, che a sua volta è uno dei tasselli della (ormai vecchia e superata dai fatti) strategia energetica “a tutto gas”, bisogna dire che tale hub di fatto già c’è. Ed è persino sovradimensionato rispetto alle necessità italiane visto che, citando solo quelli con approdo in Sicilia, già oggi abbiamo due grandi gasdotti che portano metano dall’Africa in Italia:
- Transmed: Algeria-Mazara del Vallo (TP) via Tunisia, 20 miliardi di mc/anno;
- Greenstream: Libia-Gela (CL), 8 miliardi di mc/anno.
Aggiungiamo il gas che non arriva dall’Africa:
- TAG: Russia-Tarvisio (UD) via Austria: 25 miliardi di mc/anno;
- TENP: Olanda-Passo Gries (VB), via Svizzera: 15 miliardi di mc/anno.
Senza dimenticare i gasdotti non ancora realizzati, ma già approvati o in fase di approvazione:
- GALSI: Algeria-Piombino (LI), via Sardegna: 8 miliardi di mc/anno;
- TAP: Caucaso-Puglia, via Grecia e Albania: 10 miliardi di mc/anno....continua a leggere
-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-
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