Fotovoltaico in Sardegna- Le principali associazioni italiane del fotovoltaico si sono schierate in maniera piuttosto decisa contro l'introduzione, sempre più probabile, di dazi all'ingresso per i pannelli solari di produzione asiatica. Gifi, Assosolare e Aper, infatti, si sono dette a favore del libero mercato e delle regole che garantiscono la concorrenza leale tra i diversi Paesi produttori di tecnologie. Alle associazioni, invece, non piace per nulla il regolamento Ue n. 182/2013, che ha disposto la registrazione delle importazioni di moduli fotovoltaici in silicio cristallino e delle relative componenti chiave (celle e wafer) originari o provenienti dalla Cina.
Un passaggio che, da molti, è stato interpretato come il primo passo per l'introduzione di misure anti dumping a giugno, quando la Commissione Ue dovrebbe prendere le prime decisioni provvisorie sulle presunte pratiche scorrette attuate dalle aziende del solare cinesi. «Tuttavia i dazi - si legge nel comunicato diffuso dalle tre associazioni - proprio ora che gli incentivi statali si stanno esaurendo - allontanerebbero il settore da quella grid parity che per la maggior parte degli operatori appare ormai a portata di mano. Preoccupano, inoltre, i tempi e i modi di applicazione: la Commissione potrebbe infatti decidere a giugno di riscuotere tali dazi dagli importatori in maniera retroattiva sui pannelli solari registrati da inizio marzo. Inoltre, il loro ammontare definitivo, se saranno ritenuti necessari, sarà fissato solo alla conclusione dell'indagine prevista per dicembre. Riteniamo quindi che qualsiasi decisione debba avere effetto solamente a partire da quella data»...continua a leggere
Fonte: energia24club.it
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