Si è tenuta a Roma lo scorso 28 giugno la tavola rotonda, organizzata da Assolterm, intitolata “Come sarà il mercato del solare termico nel 2030? Pan, burden sharing e meccanismi degli incentivi statali”. L'incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, dell'industria e di strutture tecniche di ricerca, che hanno affrontato le tematiche cruciali che coinvolgono il settore del solare termico. La presenza di Robin Welling, presidente dell'associazione europea Estif, secondo Assolterm ha inoltre permesso di considerare le problematiche italiane nel più ampio contesto europeo.
Ecco i principali dati emersi dalla giornata di lavori: «Il mercato italiano del solare termico ha subito, nel 2011, un calo non trascurabile, che lo ha portato poco al di sotto di 400.000 metri quadri installati - spiega Assolterm - La capacità totale installata è di circa 3 milioni di m2, pari a 2,1 GWth. Il trend negativo richiede un’attenta riflessione su quali siano state le cause e quali siano le misure più idonee da mettere in atto per produrre un’inversione di tendenza». L'associazione si dice consapevole del ruolo che la crisi economica ha avuto nel calo delle installazioni del solare termico, ma ritiene che possano essere individuate altre cause ancora più determinanti. «Per quanto riguarda gli incentivi statali, il quadro è ancora incerto e frammentato», commenta Assolterm, dichiarandosi insoddisfatta della bozza del cosiddetto Conto energia termico che sta circolando in questi giorni.
«La quota che il decreto assegnerebbe al solare termico incide per il 25-35% sul costo dell’investimento: è troppo poco - dichiara Sergio D’Alessandris, presidente dell'associazione - Ci aspettiamo che il regime degli incentivi statali possa garantire un rientro di almeno il 50-55% del costo di installazione di un sistema solare termico. Visto che è difficile che un solo strumento riesca da solo ad offrire un tale sostegno, la proposta è di rendere cumulabili i vari incentivi statali attualmente presenti, fissando magari un tetto massimo del 50-55%»....continua a leggere

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