Il mercato fotovoltaico, a livello globale, nei prossimi anni dovrebbe continuare a crescere. Lo si deduce da due ricerche sugli inverter, i componenti che trasformano l’energia elettrica continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in energia alternata prima di immetterla in rete. La prima ricerca è firmata da IMS Research e fotografa l’anno passato e quello in corso, la seconda da Pike Research e si spinge fino al 2017.
Secondo IMS, però, a crescere sarà molto la quantità di inverter venduti e assai meno i ricavi delle aziende. Segno che i prezzi sono diminuiti di molto. Nel 2011, ad esempio, le vendite di inverter sono cresciute del 12% raggiungendo i 27 GW di potenza complessiva.
Il mercato europeo di questi apparecchi, però, è letteralmente crollato a causa del taglio degli incentivi al fotovoltaico in Italia e, in maniera minore, in Germania. Come spiega Ash Sharma, direttore del settore fotovoltaico di IMS Research:
Il mercato europeo di questi apparecchi, però, è letteralmente crollato a causa del taglio degli incentivi al fotovoltaico in Italia e, in maniera minore, in Germania. Come spiega Ash Sharma, direttore del settore fotovoltaico di IMS Research:
La fetta europea delle vendite e dei guadagni negli inverter era di oltre l’80% nel 2010; ora prevediamo che scenda sotto il 40% nel 2016 e che i ricavi non tornino ai livelli del 2011 nei prossimi cinque anni. Questo comporta una grossa sfida per i fornitori, che sono soprattutto europei, con la maggior parte delle loro fabbriche e dei clienti in questa regione.
Nel 2012, quindi, le vendite dovrebbero crescere del 23% toccando i 32 GW totali ma i guadagni saliranno di appena il 3%, a 7 miliardi di dollari a livello globale con un calo dei prezzi degli inverter a due cifre.
Allungando lo sguardo al 2017, con la ricerca di Pike Research, leggiamo dati leggermente diversi. Secondo questo report, infatti, nei prossimi anni l’Europa continuerà a essere il mercato principale per gli inverter mantenendo una quota del 43% nel 2017. A livello mondiale, poi, i ricavi previsti da Pike Research addirittura raddoppiano in quell’anno toccando i 19 miliardi di dollari.
La differenza è presto spiegata: mentre IMS Research prende in considerazione solo gli inverter per fotovoltaico, Pike conteggia anche quelli per l’eolico, le fuel cell e le colonnine di ricarica delle auto elettriche...continua a leggere
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