La Conferenza Unificata tra Stato, Regioni e gli altri enti locali prevista da tempo per il 31 maggio non si terrà prima del 6 o 7 luglio. E, con essa, anche la decisione finale sugli incentivi alle rinnovabili elettriche e sul Quinto Conto Energia per il fotovoltaico. All’origine del rinvio, molto probabilmente, la priorità data alla gestione degli interventi in Emilia Romagna dopo il devastante terremoto.
Durante la riunione di domani si sarebbe dovuto far quadrare il cerchio sulla questione incentivi statali, che vede le Regioni su posizioni molto lontane da quelle del Governo e molto vicine a quelle delle associazioni di categoria. Il primo mira a tagliare gli incentivi statali e a ridurne la facilità di accesso, anche imponendo pesanti fardelli burocratici per gli impianti sopra i 12 kW di potenza.
Regioni, enti locali e associazioni, invece, vorrebbero che il tetto massimo di incentivi statali restasse almeno a 7 miliardi l’anno (il Governo punta a 6,5 miliardi) e non vedono di buon occhio l’obbligo dei registri per gli impianti fotovoltaici di appena 12 kW. Per quanto riguarda le altre rinnovabili elettriche, invece, il Governo viene criticato per la proposta di inserire nel decreto dei limiti di potenza incentivabile per ogni tipo di rinnovabile e l’ipotesi di introdurre delle aste per l’assegnazione delle tariffe incentivanti anche per impianti di piccola taglia....continua a leggere
Fonte: greenstyle.it
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