Fonte: corriere.it Sono oltre 345 mila i pannelli solari installati in Italia secondo il contatore fotovoltaico del Gse, e dal 1° luglio sarà imposto a produttori e importatori il rilascio di una certificazione che attesti l’adesione a un sistema o consorzio che garantisca il riciclo dei moduli dei pannelli fotovoltaici arrivati a fine vita. Per questa ragione ReMedia, sistema collettivo per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), delle pile agli accumulatori esausti, ha ampliato la propria attività strutturandosi per la raccolta, il trattamento e il riciclo dei pannelli solari, compresi i moduli.
ADESIONE - «Per accedere agli incentivi fotovoltaico economici per i pannelli fotovoltaici installati dopo il 30 giugno 2012 è necessario che l’utilizzatore presenti al Gse l’attestato di adesione al sistema di riciclo rilasciato dal produttore o dall’installatore», spiega Maurizio Maggi, direttore divisione servizi professionali di ReMedia. «I pannelli solari installati prima entreranno invece in una direttiva Raee in approvazione in questo mese al Parlamento Europeo: il testo, definitivo, prevede che i pannelli fotovoltaici rientrino nell'ambito di applicazione della direttiva Raee. Non vi sono specifiche per i pannelli solari che, dunque, sono associati ai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, come i pc, le Tac, gli sportelli bancomat».
TRATTAMENTO - Da luglio dunque anche i produttori di moduli dei pannelli fotovoltaici dovranno rispettare gli adempimenti stabiliti dal decreto Raee e avranno la responsabilità del riciclaggio dei loro prodotti a fine vita. Nel 2010 sono stati 155.977 i pannelli fotovoltaici installati: il numero è più che raddoppiato rispetto al 2009, con 71.288 nuovi pannelli fotovoltaici (dati Gse, i rapporti 2011 non sono ancora stati diffusi). Nel gennaio 2012 è stata superata la soglia dei 12 GW. Al momento sono oltre 50 milioni i moduli dei pannelli fotovoltaici presenti in Italia, per un’estensione totale di 75 chilometri quadrati. La vita media di un pannello è di 20-25 anni: dunque il vetro, la plastica, il rame, gli inverter, il silicio che compongono i pannelli solari installati negli ultimi anni, non dovrebbero andare allo «scassettamento» e al riciclo per un lungo periodo. «Quando arriveranno quelli di vecchia generazione, i primi installati, oppure i pannelli solari danneggiati, siamo pronti per trattarli. Sono composti da diversi strati fusi insieme», conclude Maggi. «La fase di triturazione è quella che permette di separare il vetro dal resto dei materiali e di recuperare l’alluminio, le plastiche, i metalli per poi rivenderli alle industrie».
-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-
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