martedì 27 marzo 2012

Incentivi fotovoltaico 2012: continuano i tagli. A rischio lo sviluppo ecosostenibile del nostro Paese.


Fonte: ecoo.it:   Gli incentivi per il fotovoltaico 2012 continuano a rappresentare una questione che fa molto discutere. Si parla tanto di sviluppo sostenibile, si punta tanto sulla possibilità di avviare in Italia un processo economico, che non trascuri il rispetto dell’ambiente e poi non si presta la dovuta attenzione a tutti quegli investimenti e aiuti finanziari che dovrebbero invece promuovere proprio un ridotto impatto ambientale. In questo senso sarebbe fondamentale investire sulle energie rinnovabili e sull’energia solare in particolare. Invece ci si ritrova a dover avere a che fare con i tagli anche in questo settore. 

Il quinto Conto energia, su cui ancora devono essere forniti chiarimenti, prevede un dimezzamento per i sussidi destinati al fotovoltaico. Ma come si può pretendere di tagliare senza compromettere lo sviluppo ecosostenibile del nostro Paese? È veramente inconcepibile.

Eppure i dati sull’argomento sono evidenti. Con il nuovo sistema previsto dovrebbero essere autorizzati soltanto gli impianti solari che rientrano nel limite di spesa pari a 80 milioni per semestre.

È da tenere presente che 10 milioni sono comunque riservati agli impianti all’insegna dell’innovazione e altri 10 al fotovoltaico a concentrazione. Nuovi criteri che non fanno altro che tagliare, senza tenere conto che ad essere tagliati sono i fondi fondamentali per garantire la salvaguardia dell’ambiente.

Il nuovo sistema di incentivazione prevede tra l’altro la realizzazione di una graduatoria per far rientrare gli impianti fotovoltaici nel nuovo registro. Verranno privilegiati gli impianti solari installati su edifici che abbiano una certificazione energetica almeno di classe D, in secondo luogo un posto di rilievo sarà dato agli impianti in grado di sostituire le coperture, anche quelle realizzate in amianto da sostituire.

Anche gli impianti fino a 200 kW per le aziende agricole e quelli costruiti dalle amministrazioni comunali di paesi con meno di 5.000 abitanti verranno favoriti.

Tuttavia gli incentivi previsti sono più ridotti rispetti a quelli attuali. Sembra quasi che ci sia l’intenzione di privilegiare l’ottica del risparmio in un settore che invece dovrebbe essere ampiamente favorito, perché è d’importanza vitale sia per il superamento della crisi economica che per il sostegno all’ambiente.

-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari- 

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