A Pasqua nuovo capitolo della Passione degli Italiani sempre più tartassati con gli aumenti di gas ed energia elettrica.
Fonte: italia-news.it: Da Aprile saremo tutti ancora più poveri. Oltre ai carburanti che sfiorano ormai i due euro e che probabilmente subiranno nuovi aumenti, in attesa della stangata IMU e dell'iva al 23%, aumenteranno anche i servizi base di somministrazione di gas ed energia elettrica.
Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche, tanto che l’Autorità per l’energia ha deciso di diluire un aumento record, tendente verso il 10%, in due tranche. L’obiettivo, come ha dichiarato il presidente Guido Bortoni, è quello di dare un «segnale chiaro e concreto» alla politica, perchè intervenga su un sistema di incentivazione che, con un peso pari a oltre 10,5 miliardi nel 2012, non è evidentemente sopportabile per le famiglie e per le imprese. L’invito dell’Aeeg arriva proprio in concomitanza con la messa a punto del decreto sul fotovoltaico nel quale, ha preannunciato il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, c’è la volontà di correggere le «storture» del settore.
Tornando alle tariffe, ad aprile scatteranno gli aumenti dell’1,8% per il gas (pari a un aggravio annuo di 22 euro per una famiglia media) e del 5,8% per l’energia elettrica (27 euro di maggiore spesa sempre per una famiglia media). Un rincaro, quello relativo alla luce, già piuttosto sostenuto e che si deve agli aumenti del petrolio, all’andamento della Borsa elettrica per l’emergenza freddo e ai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema. Il problema riguarda, in particolare, la spesa sostenuta per compensare l’intermittenza di alcune fonti rinnovabili (basti pensare al fotovoltaico), che ’pesa' per il 40% sull’aumento del 5,8%.
Ci sono poi gli incentivi alle rinnovabili, che nel 2012 raggiungeranno la cifra di oltre 10,5 miliardi di euro e che vengono pagati proprio in bolletta: un peso diventato sempre più insopportabile per famiglie e imprese. Per questo l’Autorità ha deciso di rinviare a maggio l’aumento relativo proprio all’aggiornamento per gli incentivi diretti (la cosiddetta componente A3): si tratta di un ulteriore aggravio che si stima possa essere di circa il 4%. La sospensione di un mese, ha spiegato il presidente dell’Autorità Guido Bortoni, «potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalità sopportabili per cittadini e imprese».
E mentre Federconsumatori parla di «altro colpo micidiale per la famiglie», è dai ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e dell’Agricoltura che si aspettano i decreti che dovranno ridisegnare il settore: il ministro Passera ha promesso che la volontà è di correggere «le storture» che avevano finora assegnato al fotovoltaico «un livello di incentivazione enormemente più alto rispetto a resto di Europa». A chiedere una revisione è anche l’Enel, secondo cui, come ha rilevato il presidente Paolo Andrea Colombo, «lo sviluppo delle rinnovabili, unito alla stagnazione della domanda, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendone a rischio la possibilità di rimanere in esercizio». In ogni caso, ha assicurato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, «non ci saranno sorprese» sul fotovoltaico, visto che, «come è noto» ci dovrà essere «una riduzione degli incentivi».Per l'esattezza gli aumenti delle tariffe saranno dell’1,8% per il gas e del 5,8% per l’energia elettrica che tradotto in euro significa mediamente quasi 50 euro di spesa in più per le famiglie all'anno.
E le brutte notizie sono solo provvisorie. In particolare per l'elettricità ci sarà un ulteriore aumento di un altro 4% previsto per Maggio. Tale aumento previsto anch'esso inizialmente per aprile è stato rinviato da un mese dal presidente dell'Autorità per l'energia Guido Bortoni sperando che tale rinvio «potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalità sopportabili per cittadini e imprese».
Nel terzo millennio insomma dipendiamo sempre più e di fatto dallo strapotere del petrolio che incide sull'energia elettrica, sul costo degli alimentari e di tutto ciò che dipende dal trasporto su gomma e nessun governo pensa seriamente di sviluppare piani alternativi ed efficienti di mobilità, piani per energie alternative, e il motore elettrico e all'idrogeno sono già nei musei con la targhetta ideale "invenzioni inutili perché non graditi ai ricchi".
Certo è che per le famiglie italiane non si apre nessuno spiraglio di miglioramento. Ogni mese che passa è un ulteriore passo nel baratro.
-Innova Energie Rinnovabili, Cagliari-
Nessun commento:
Posta un commento